
Gioco d’azzardo e dipendenze, la sfida di una legge nazionale
L’ultima manovra prevede nuovi fondi, ma serve fare ancora di più
Anche nel Sud Italia arrivano eroina e cocaina low– cost, un’emergenza già segnalata negli anni scorsi ma che finora aveva riguardato isole di degrado come il cosiddetto Bosco di Rogoredo a Milano. Dosi a 2 o 3 euro che si sono diffuse in realtà frequentate da disperati, come il Parco della Marinella a Napoli. La storia del parco napoletano è stata pubblicata nelle settimane scorse da Antonio Averaimo sul portale web di Avvenire.
Il parco della Marinella sorge accanto al porto di Napoli, nel cuore della città. Le grandi piazze di spaccio di Scampia sono lontane. Qui però si può trovare eroina, cocaina e ‘speedball’, un micidiale mix tra le due droghe, a prezzi stracciati. La ‘roba’ è disponibile per tutti, a costi ultrabassi e senza distinzioni. Spesso le figure dello spacciatore e del tossicodipendente coincidono. E poi tanto, tanto alcol. L’Asl è stata costretta a distribuire siringhe per impedire la trasmissione delle malattie legate alle dipendenze.
La Marinella doveva essere uno spazio verde destinato alle famiglie e ai loro bambini, invece è popolato da baracche di fortuna e da immondizia, frequentato e abitato da clochard e tossicodipendenti. Anche in questo caso le due figure spesso coincidono. Proprio come a Rogoredo, i più sono stranieri. Ma anche qui non mancano i giovani italiani finiti nella rete delle dipendenze da alcol e droghe. L’8 febbraio c’è stato l’ennesimo sgombero disposto dalla polizia municipale e dalle altre forze dell’ordine. È l’ultimo di una lunga serie: via le baracche, via l’immondizia, il parco deve essere ripulito per poter diventare quello di cui si parla da almeno 15 anni. Cioè un luogo di relax e divertimento per i cittadini napoletani. Peccato che anche l’ultimo sgombero rischi di diventare l’ennesimo di una lunga serie di interventi andati a vuoto. Le baracche, infatti, sono tornate. E con loro anche lo spaccio e il consumo di droga. Dopo l’ultima operazione, i vigili urbani di Napoli stanno cercando di monitorare la situazione. Ma, di fronte allo stallo dei lavori per la nuova Marinella, che dura da anni ormai, non è semplice aver ragione del degrado. «Questa situazione nasce da un contenzioso sui lavori del parco – spiega il comandante della polizia municipale di Napoli, Ciro Esposito – Le lungaggini burocratiche hanno fatto sì che si venisse a creare questa baraccopoli».
Ma Esposito assicura: «La presenza delle forze dell’ordine aiuterà a limitare il fenomeno». Mentre la polizia municipale si impegna a ristabilire l’ordine con le ruspe, qui vive una umanità derelitta ostaggio della droga e dell’alcol. La sera arrivano i volontari delle associazioni napoletane, come gli Angeli di strada di via Villanova. Portano latte caldo e panini, vestiti e coperte, scarpe, ai disperati della Marinella.
L’ultima manovra prevede nuovi fondi, ma serve fare ancora di più
Il 14 aprile del 1981 alcuni killer della Nuova Camorra Organizzata assassinavano Giuseppe Salvia, vicedirettore
La Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia (Safat) della Pontificia Facoltà Teologia dell’Italia
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