Avvenire di Calabria

La sponda veronese del lago ha ospitato un tempo di fraternità tra i diversi gruppi “Animatema” d’Italia

Animatema, i giovani cosentini in trasferta sul Garda

Grande entusiasmo dai ragazzi partiti dalla Calabria. Si tratta di giovani delle diocesi di Cosenza e Cassano

di Zaira Sorrenti

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Animatema, i giovani cosentini in trasferta sul Garda. La sponda veronese del lago ha ospitato un tempo di fraternità tra i diversi gruppi “Animatema” d’Italia. Grande entusiasmo dai ragazzi partiti dalla Calabria. Si tratta di giovani delle diocesi di Cosenza e Cassano.

Animatema, incontro sul Garda

Convocati da tutta Italia, dopo la lunga pausa imposta dall’emergenza epidemiologica, per ripartire vivendo un’esperienza essenzialmente di fraternità. È l’invito che Animatema di Famiglia (Ufficio Famiglia Cei) ha rivolto ai giovani delle diocesi italiane, come ogni anno chiamate a formarsi per poter meglio servire i piccoli. Due le diocesi calabresi che hanno risposto: l’arcidiocesi di Cosenza-Bisignano e la diocesi di Cassano all’Jonio. In entrambe Animatema di Famiglia è una realtà ben strutturata che svolge un importante lavoro di collaborazione e ausilio all’interno dei rispettivi uffici della Pastorale familiare diocesani.


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L'esperienza

Il corso si è svolto in un paesino del veronese, Castelletto di Brenzone, sulla riva Nord- Orientale del Lago di Garda; e, su un battello che lo attraversava, i partecipanti sono stati guidati da fra Marco Vianelli, direttore dell’Ufficio della Pastorale familiare nazionale, e poi da suor Antonella Piccirilli e dal resto del team dei formatori, in un viaggio alla scoperta di sé, guidati dal brano della pesca miracolosa, raccontato dall’evangelista Luca.

Tra i partecipanti calabresi, educatrici veterane, come le sorelle Guarnaccia, da tempo presenti non solo in diocesi ma anche agli eventi nazionali: «Un’enorme grazia essere stata chiamata, ancora una volta a partecipare al percorso di Animatema», spiega Anna; «c’è stato molto lavoro su noi stessi - necessario dopo quasi due anni di pandemia- accanto alla Parola di Dio, per poterla maturare nell’esperienza e nella propria vita, per poterla trasmettere in maniera viva ai ragazzi » ammette Cristina.


PER APPROFONDIRE: Animatema di famiglia, i giovani cosentini sui passi di don Mottola


Alle loro parole si aggiunge Miriam che spiega: «Immergersi nel Vangelo e identificarsi nei discepoli di Gesù, “sulla barca in mezzo al lago”, ha davvero smosso il cuore e le coscienze. Si è così rafforzato il legame, tra noi animatori, tra noi e la natura, tra noi e Dio, tra noi e la nostra terra». Dello stesso parere è Giulia Donato che si è sentita rapita, trasportata nella pagina del Vangelo: «è stato come essere sulla barca, accanto a Pietro. Ma anche l’attività seguita alla lectio è stata bellissima: ci ha fatto prendere consapevolezza del nostro corpo che spesso viene messo da parte nella vita spirituale e, invece, ci dice tante cose»

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