Il 12 giugno del 2021 l’arcivescovo Fortunato faceva il suo ingresso nella diocesi di Reggio Calabria - Bova
Reggio Calabria, quattro anni con il vescovo Morrone: ascolto, sinodalità e Vangelo vissuto
Dall’ascolto del territorio all’attenzione per giovani, detenuti e famiglie: un episcopato segnato da dialogo, carità e formazione. Nella lettera pastorale, l’invito a una Chiesa evangelicamente generativa
di Redazione Web
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La diocesi di Reggio Calabria-Bova celebra oggi il quarto anniversario dall'insediamento dell'arcivescovo Morrone. Era il 12 giugno 2021 quando l’arcidiocesi dello Stretto accolse il vescovo Fortunato, nominato qualche mese prima (il 20 marzo) guida e pastore della Chiesa di fondazione paolina da papa Francesco.
Reggio Calabria, quattro anni fa l'arcivescovo Morrone si insediava alla guida della diocesi
Esattamente quattro anni fa, la Chiesa reggina celebrava l'importante avvenimento, preceduto dall'ordinazione episcopale ricevuta dallo stesso Morrone sette giorni prima, a Crotone, presso la chiesa parrocchiale "Maria Madre della Chiesa".
Nella Basilica Cattedrale, queste furono le prime parole pronunciate dall'allora neo arcivescovo nel ricevere l'abbraccio e l'affetto della comunità reggina: «Aiutatemi a non spadroneggiare sulla vostra fede, ma a essere autentico servitore e collaboratore della vostra unica gioia, Cristo Gesù». Da allora è iniziato un nuovo cammino vissuto intensamente insieme al Popolo Santo di Dio.
Quattro anni di episcopato: i temi affrontati
L'inizio dell'episcopato in riva allo Stretto dell'arcivescovo Morrone è stato segnato subito da un primo significativo momento: è coinciso, infatti, con l'avvio del cammino sinodale. In questo contesto, il presule ha promosso dialogo e ascolto all'interno della comunità diocesana, coinvolgendo tutte le componenti ecclesiali e il laicato.
La sua cura e attenzione per i giovani e la crescita sana del territorio hanno contribuito alla nascita di progetti dai grandi risvolti sociali e comunitari come "Job in Progress", l'Hub-Porto o il protocollo d'intesa per la casa circondariale di Reggio Calabria per la formazione dei detenuti in prospettiva del loro reinserimento sociale.
La Carità, il ruolo delle donne, così come il coinvolgimento del laicato chiamato a svolgere un ruolo attivo al servizio non solo della comunità diocesana, ma anche cittadina, sono le altre "grandi questioni" affrontate nel corso di questi primi quattro anni di episcopato.
La lettera pastorale: "Al passo di Gesù"
Questi, così come altri temi, sono finiti tra le linee programmatiche della prima Lettera pastorale dell'arcivescovo Morrone dal titolo "Al passo di Gesù". Una lettera incentrata sulla sinodalità, così come lo stesso presule ha spiegato nell'introduzione rivolgendosi all'intera comunità diocesana: «Carissimi, lo Spirito Santo, che ha ispirato papa Francesco ad avviare un sinodo sulla sinodalità per scuoterci dal nostro torpore e riposizionarci nel seguire Gesù, ci sollecita a procedere nel lavoro evangelico intrapreso, a non aver paura delle inevitabili difficoltà, di nuovi interrogativi e istanze inedite che sorgono all’interno di questo nostro mondo in continua e veloce trasformazione».
Una lettera pastorale che è anche un invito al rinnovamento, partendo dal passato ma con uno sguardo proiettato al presente e al futuro: «Per essere evangelicamente generativi dobbiamo avere il coraggio, dopo aver insieme individuato consuetudini infeconde, di svecchiare la nostra mentalità, le nostre strutture e prassi pastorali, per dedicare più energie alla causa del Vangelo a vantaggio di tutti, specialmente di chi ne ignora la bellezza», scrive non a caso.
Il valore dei Sacramenti e della Liturgia nella vita di ogni giorno, una «Creatività pastorale» vissuta «in chiave missionaria», insieme alla «sfida della fede» seguendo la «via tracciata da Gesù». Ma anche un invito alla «corresponsabilità per rigenerare» e a «una rinnovata presenza laicale», insieme alla «presenza qualificata delle donne», sono solo alcuni dei punti nodali del documento dell'arcivescovo in cui sono contenute anche «alcune linee di impegno per la nostra pastorale».
La novità "bella": la visita pastorale
Un altro momento significativo di questi primi quattro anni di guida della diocesi, indissolubilmente legato al cammino sinodale e alla lettera pastorale, è stato la prima Visita pastorale iniziata nel 2024. Un'occasione per monsignor Morrone di incontrare direttamente le comunità ecclesiali del vasto territorio della diocesi di Reggio Calabria-Bova, mettersi in ascolto e incoraggiare un comune cammino di fede e comunitario.Il vescovo Fortunato l'ha definita un'opportunità per «ripensare creativamente la nostra presenza».
La Scuola Biblica Paolina: sui passi di Paolo, al passo di Gesù
Tra le iniziative più significative avviate nell’ultimo anno pastorale, spicca l’istituzione della Scuola Biblica Paolina, inaugurata nel settembre 2024. Voluta fortemente dall’arcivescovo Morrone, la Scuola si inserisce nel cammino sinodale come spazio di formazione aperto a tutti, incentrato sull’approfondimento della figura di San Paolo, apostolo delle genti e fondatore della Chiesa reggina.
Il percorso – significativamente intitolato «Sui passi di Paolo, al passo di Gesù» – ha previsto nel primo anno incontri mensili fino a maggio 2025, alternando lezioni in presenza e online. È un’iniziativa che intende rispondere al bisogno di radicamento spirituale e di maturazione della fede nella quotidianità, attraverso lo studio della Parola e la rilettura in chiave attuale del messaggio paolino.
Ecco la puntata di oggi del percorso Podcast intrapreso dall’arcivescovo di Reggio Calabria – Bova, monsignor Fortunato Morrone.
Da questa pagina è possibile ascoltare il Podcast senza installare alcuna App sul proprio smartphone.
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