Avvenire di Calabria

Apprendere insieme: il nuovo progetto della Regione per i Dsa

Una iniziativa innovativa non solo per le scuole del territorio calabrese

di Redazione Web

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È stato presentato alla Cittadella di Catanzaro

“Apprendere insieme”: presentato dal presidente della Regione, Roberto Occhiuto, e dalla vicepresidente con delega all’istruzione, Giusi Princi, il progetto, dei Dipartimenti regionali tutela della salute e istruzione. Finanziato con 25 milioni di euro, prevede l’individuazione precoce di azioni di supporto in ambito dei Disturbi specifici dell’apprendimento (Dsa).


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«Questo progetto – ha affermato il presidente Occhiuto - è la sintesi di un bell’esempio di sinergia istituzionale. La Regione è, infatti, impegnata, con il Ministero, con le aziende sanitarie, con le università e con l'Ufficio scolastico regionale per affrontare il problema dei disturbi specifici di apprendimento. Molto più diffusi di quanto si pensi e, troppo spesso, sottovalutati, non solo in Calabria ma anche nel resto del Mezzogiorno e d’Italia».

Perché è importante l'individuazione precoce del problema

«Si tratta – ha aggiunto - di disturbi che generano uno stato di frustrazione psicologica in molti ragazzi, che spesso sono condotti ad abbandonare la scuola o ad avere scarsi profitti. È necessario che siano individuati e presi in carico per tempo dalla scuola, dal sistema sanitario, insieme alle famiglie, alle associazioni, per garantire loro una vita migliore. Perciò, come Regione, stiamo investendo molte risorse in questo campo. Il progetto impegna, infatti, 25 milioni di risorse previste con il nuovo Pr che, che – ha infine rimarcato Occhiuto - per la prima volta in Calabria, e fino al 2028, prevede l’attivazione di equipe dedicate. Attivate presso ogni Azienda sanitaria provinciale, costituite da psicologi, logopedisti, neuropsichiatri infantili, a servizio di ogni istituto scolastico».

La soddisfazione della vicepresidente Giusi Princi

«Un importante traguardo» lo ha definito la vicepresidente Princi, sottolineando che «in Calabria ci sono 11.300 ragazzi con disturbi specifici dell’apprendimento, di cui solo 3.600 con la certificazione della problematica». «Vengo dal mondo della scuola – ha proseguito - e ho colto il forte bisogno di realizzare questo progetto. Voglio evidenziare che per un genitore avere il rilascio del certificato, in un sistema pubblico non in grado di garantirlo, fino ad oggi ha significato spendere circa 800 euro. Pertanto, il progetto rappresenta una conquista dei Dipartimenti regionali tutela della salute e istruzione, del sistema sanitario calabrese, dell’ufficio scolastico regionale e di tutto quanto il personale amministrativo. Si stima che su una su una popolazione scolastica complessiva (6-18 anni) di 228.733 alunni, sono 11.500 gli alunni calabresi portatori di un Dsa. E solo 3.600 alunni sono in possesso di una certificazione specifica».

«Il disturbo, se non individuato e adeguatamente compensato, determina rilevanti conseguenze funzionali come, ad esempio, il raggiungimento di un livello scolastico inferiore. Ma anche l’aumento notevole di abbandono scolastico e un alto tasso di disagio psicologico. Pertanto le equipe, su richiesta dei singoli Istituti e previo consenso informato delle famiglie, interverranno nelle scuole per effettuare le diagnosi e certificarne dei disturbi, supporto alle scuole nella predisposizione del piano didattico personalizzato, riabilitazione sanitaria per gli studenti certificati».

I protagonisti del progetto e le finalità

«Tra le azioni previste - ha specificato inoltre Princi - anche la formazione del personale docente di concerto con l’Ufficio scolastico regionale e le Università. La realizzazione di un opuscolo informativo riguardo le modalità di accesso e di fruizione del servizio da distribuire nelle scuole, negli ambulatori dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, negli Enti locali, nei Centri di aggregazione giovanile, negli Oratori. Il supporto alle famiglie e loro attivo coinvolgimento e accompagnamento in tutte le fasi. L’obiettivo è di individuare precocemente, e prendere in carico, gli alunni e le alunne, dalla II classe di scuola primaria alla II classe di scuola secondaria di secondo grado, con Disturbi specifici di approfondimento (dislessia, disortografia, disgrafia, discalculia) in tutti i 360 istituti scolastici della regione Calabria».

«Finora – ha, poi, dichiarato la vicepresidente Princi - oltre all’istituzionalizzazione del progetto a all’approvazione delle linee guida regionali per l’accertamento e la gestione dei Dsa negli istituti scolastici della Regione Calabria, a supporto del progetto, nel 2023, sono stati stanziati 1.500.000 di euro e contrattualizzate 74 nuove figure dalle Aziende sanitarie provinciali. Tra cui: 15 neuropsichiatri infantili, 28 psicologi, 28 logopedisti, 3 assistenti sociali. Solo nel primo trimestre del 2023 sono stati coinvolti 300 istituti scolastici, segnalati oltre 300 studenti e oltre 260 studenti certificati».


PER APPROFONDIRE: Prof aggrediti a scuola, la solidarietà non basta: la proposta della Regione Calabria


La vicepresidente ha anche ricordato che «la Regione Calabria ha stanziato 9 milioni di euro per attivare la figura dello psicologo scolastico che avrà il compito di supportare studenti, operatori scolastici e famiglie».

Un progetto innovativo di cui la Calabria è capofila

La direttrice Iunti ha parlato di «un progetto che distingue la Calabria, anche in confronto con le altre Regioni, che realizza quello che poi è fondamentalmente l'obiettivo principale dell'Agenda 2030. Noi come ufficio scolastico ci siamo fatti solo portavoce di un progetto fortemente voluto dal presidente Occhiuto e della vicepresidente Princi, che ringrazio anche per aver messo in campo risorse importanti. Un progetto che potrà dare un aiuto concreto alla scuola, ma soprattutto alle famiglie e, in particolar modo, mette al centro lo studente, comprendendo quali sono i reali bisogni rispetto, ovviamente, alla sua situazione, consentendogli di superare le difficoltà e raggiungere i successi formativi e della sua vita».

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