Avvenire di Calabria

L'istituzione di due Aree protette e di un Parco marino rientra tra le grandi novità introdotte dal Consiglio regionale della Calabria

Dopo 32 anni, la Regione Calabria interviene a tutela delle Aree protette

Un provvedimento legislativo che prova a recuperare un gap di oltre tre decenni di disattenzione verso la tematica ambientale

di Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram

L'istituzione di due Aree protette e di un Parco marino rientra tra le grandi novità introdotte dal Consiglio regionale della Calabria. Un provvedimento legislativo che prova a recuperare un gap di oltre tre decenni di disattenzione verso la tematica ambientale.

Aree protette in Calabria, ecco le nuove leggi dal Consiglio regionale

In diciotto mesi di Legislatura, il Consiglio regionale ha riservato al tema dell’ambiente e segnatamente delle Aree protette e della biodiversità (“la varietà e variabilità degli organismi viventi e dei sistemi ecologici in cui essi vivono”, così definisce la biodiversità la Convenzione Onu del 1992) un’attenzione incessante, sistematica e produttiva.

Approvando, nella seduta del 15 maggio, una vera e propria legge - quadro: “Norme in materia di Aree protette e sistema regionale della biodiversità”, che riforma la normativa risalente al 1991.

Una legge innovativa, che consta di oltre 80 articoli e che consentirà alla Calabria di stare al passo con i tempi, agendo con una visione d’insieme e il cui l’obiettivo è la protezione dei beni ambientali di una regione che vanta il 30 per cento della biodiversità d’Europa e per patrimonio boschivo è la quarta d’Italia.


I NOSTRI APPROFONDIMENTI: Stai leggendo un contenuto premium creato grazie al sostegno dei nostri abbonati. Scopri anche tu come sostenerci.


Il presidente dell’Assemblea regionale,  Filippo Mancuso, ha ringraziato i consiglieri Caputo e Montuoro, proponenti la legge, e il presidente della Commissione Ambiente Raso nonché il Dipartimento Ambiente della Regione, “per l’impegno dispiegato su un tema che ci vede in linea con le sensibilità che si registrano in tutto l’Occidente, per fronteggiare il riscaldamento globale e coerenti con l’obiettivo della transizione ecologica, per la quale l’Europa mette a disposizione dell’Italia col Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza circa 70 miliardi di euro”.

Di recente, il Governo ha dato il via libera anche alla legge regionale sul ‘Cammini’ naturalistici, storici e spirituali che la Regione - tra le poche in Italia - ancora non aveva. E che costituisce “un valido strumento di cooperazione, dialogo interculturale e promozione dei principi fondanti l’Europa, mettendo anche in pratica i valori del Consiglio d’Europa: diritti umani e  diversità culturale, recuperando alla fruizione diffusa le vie di comunicazione che nell’antichità hanno storicamente collegato luoghi e comunità per una finalità collettiva”.

Anche questo provvedimento legislativo va nella direzione di valorizzare il patrimonio ambientale della Calabria, aprendo nuove possibilità di sviluppo sostenibile.

La legge sui ‘Cammini’, che tende a favorire anche il rilancio delle progettualità delle aree interne, è parte integrante degli altri provvedimenti approvati (o che a breve dovranno esserlo) sul tema ambientale.


Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE


In ossequio agli articoli 9 e 32 della Costituzione e alla normativa dell'Unione Europea, con al centro lo strumento ‘Rete Natura 2000’, il Consiglio regionale ha finora approvato:

 - la legge che istituisce la Riserva Naturale foce del fiume Mesima (d’iniziativa del consigliere Laghi), pregevole perché punta a riqualificare delle aree che sono state particolarmente penalizzate da condizioni ambientali e socioe-conomiche che si sono degradate;

la legge che istituisce la Riserva naturale del Vergari, d’iniziativa dei consiglieri Montuoro e Raso, che ha la peculiarità di accorpare diversi gradienti altitudinali e quindi tre caratteristiche fitoclimatiche differenti;

la legge che ha istituito il Parco marino della ‘Secca di Amendolara’, d’iniziativa della consigliera Strafaceche punta alla tutela ambientale dell’area con un valore pedagogico nel rispetto del mare

la legge sulle Piante officinali (“Disciplina delle attività di coltivazione, raccolta, trasformazione e commercializzazione delle piante officinali”, d’iniziativa dell’assessore Gallo e della consigliera Gentile), che darà anche impulso alle tante iniziative imprenditoriali nel settore, tutelando la biodiversità con norme sul corretto utilizzo del territorio.

 “L’azione legislativa che abbiamo messo in campo su questo specifico settore - assicura il presidente Mancuso - è tutt’altro che esaurita; infatti, le Commissioni sono chiamate a confrontarsi su altri progetti di legge in materia. La Calabria conta un enorme patrimonio etnobotanico legato a tradizioni che, a volte, caratterizzano inequivocabilmente intere aree del territorio regionale. Abbiamo l’intenzione di rafforzare il sistema delle aree protette e di finanziare metodologie di tutela degli habitat e delle specie, in un’ottica di turismo naturalistico che sprigioni ricchezza generale e fiducia nel futuro per le nuove generazioni”.


PER APPROFONDIRE: Giornata Biodiversità, i Carabinieri forestali impegnati sul fronte educativo


Le riserve del Mesima e del Vergari e il Parco marino dell'Amendolara

Il Consiglio regionale  ha istituito due Riserve naturali, quella della foce del fiume Mesima e del Vergari, e il Parco marino della Secca di Amendolara.. La Riserva della foce del fiume Mesima, nata con la legge n. 47 del 16 dicembre 2022, abbraccia le province di Vibo Valentia e di Reggio Calabria, prefiggendosi la salvaguardia dell’ambiente fluviale, impreziosito dalla presenza di eccezionali specie animali e vegetali, con la finalità del recupero urbanistico, sociale e culturale dell’intera area urbana che comprende i comuni di Nicotera, San Ferdinando e Rosarno.

L’istituzione dell’area protetta, oltre a positivi risvolti ambientali, potrebbe essere un volano per il rilancio turistico attorno alla foce del Mesima. La Riserva del Vergari, istituita con la legge n. 15 del 18 aprile 2023, è localizzata attorno al centro urbano di Mesoraca, alla frazione Filippa e alla frazione montana del Villaggio Fratta. L’area, silana e presilana, attraversata dal fiume Vergari si contraddistingue per la compresenza di ben tre zone fitoclimatiche (Lauretum, Castanetum e Fagetum), seppure accomunati da elementi naturalistici di grande valenza ecologica e paesaggistica.

Con la legge n. 46 del 16 dicembre 2022 è stato invece istituito il parco marino della ‘Secca di Amendolara’, che si affianca ai cinque già esistenti nel territorio calabrese. La ‘secca’ si trova a largo della foce del fiume Crati e, probabilmente, corrisponde ai resti di un’antica isola sommersa per erosione. L’area si caratterizza per un’elevata presenza della posidonia oceanica, la cui presenza assicura un ruolo ecologico molto importante nel contenimento dei fenomeni erosivi della fascia costiera. Alcuni studi hanno accertato la presenza dello scampo, del gambero rosso, del moscardino rosso, del corallo rosso e nero. Il parco marino, da poco istituito, contiene uno dei pochi seamount del Mediterraneo, vere e proprie montagne sottomarine su fondale piatto, che generano condizioni oceanografiche, fisiche e biologiche del tutto peculiari. 

I cammini e le piante officinali

Il territorio calabrese è ricco di splendidi contesti paesaggistici e naturalistici, veri e propri scrigni ambientali. Il Consiglio regionale  è intervenuto in più di una circostanza con l'intento che di perseguire uno sviluppo eco-sostenibile. Esempio ne è la legge n. 14 del 14 aprile 2023 sulle piante officiali, con cui è stata introdotta una regolamentazione  del settore finora assente. In particolar modo sulla raccolta spontanea, che si affianca a quella organizzata, che interessa numerose specie.

A titolo esemplificativo: la liquirizia, l’alloro, l’origano, il finocchio selvatico, la ginestra, il mirto, l’anice selvatico e l’elicriso. Il nuovo impianto regolatorio tende all’obiettivo di conservare la biodiversità, introducendo norme per un uso corretto del territorio, sia per favorire lo sviluppo economico e produttivo ‘facendo sistema’. Infatti, oltre a incentivare la formazione di coloro che operano in questo ambito, vengono coinvolti diversi soggetti istituzionali che, ciascuno con le proprie competenze, possono dare il proprio contributo allo sviluppo di tale filiera produttiva: dall’Arsac alle università, dagli ordini professionali alle organizzazioni rappresentative di categoria.

Altro prezioso filone è quello dei ‘Cammini’ naturalistici che il Consiglio regionale ha disciplinato con la legge n. 12 del 15 marzo 2023. Un impianto di norme che mira a  sviluppare l’offerta culturale, enogastronomica e di accoglienza turistica calabrese, la promozione della produzione agricola, la valorizzazione degli agriturismi tramite attività di sviluppo sostenibile dal momento che specificamente i "Cammini" e, in particolare, quelli religiosi che rappresentano un’occasione  straordinaria per conoscere una regione dai mille volti e dalle mille anime, anche linguistiche.

Articoli Correlati