Avvenire di Calabria

Ferma presa di posizione dei deputati calabresi di Forza Italia che non hanno votato il disegno di legge del ministro leghista Calderoli

Autonomia differenziata legge, Occhiuto parla di «grave errore del centrodestra». E non è il solo

Dura il governatore della Regione secondo il quale «il centro destra ha commesso un grave errore e se ne accorgerà presto»

di Redazione Web

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L'approvazione del disegno di legge sull'autonomia differenziata ha suscitato un acceso dibattito politico, in particolare in Calabria.

L'autonomia differenziata è legge

La norma, che permette alle Regioni di ottenere maggiori competenze, ha ricevuto il secondo e definitivo sì alla Camera dopo una lunga maratona notturna. L'Aula di Montecitorio ha infatti licenziato il provvedimento con 172 sì, 99 voti contrari e 1 astenuto. Ora è legge.

La posizione dei deputati calabresi di Forza Italia

I deputati calabresi di Forza Italia, Francesco Cannizzaro, Giuseppe Mangialavori e Giovanni Arruzzolo, hanno espresso la loro decisione di non partecipare ai voti sugli emendamenti e sulla versione finale del disegno di legge sull'autonomia differenziata a Montecitorio. Secondo loro, il testo avrebbe necessitato di ulteriori approfondimenti e migliorie, auspicando un iter parlamentare più sereno e lineare.

«Abbiamo deciso di non partecipare ai voti sugli emendamenti e a quello finale sull’autonomia differenziata a Montecitorio – hanno dichiarato in una nota congiunta – perché a nostro avviso il testo del provvedimento avrebbe meritato un ulteriore approfondimento, imprescindibili migliorie, un iter parlamentare più sereno e lineare. Ringraziamo la squadra di governo di Forza Italia e il nostro segretario nazionale Antonio Tajani: con la loro azione il ddl Calderoli è stato in parte riscritto e reso meno indigesto per le Regioni del Sud».

Nonostante questo, ancora i deputati calabresi "azzurri", «abbiamo ritenuto insufficienti le garanzie soprattutto in merito alle materie non misurabili con i LEP, che potranno essere subito oggetto di intese tra Stato e Regioni, con probabili fughe in avanti di territori che già oggi vivono una situazione di vantaggio rispetto al Mezzogiorno. Non abbiamo votato la legge per una decisione personale, esercitando la libertà di coscienza che c’è sempre stata in Forza Italia, regalo che abbiamo ereditato dal presidente Berlusconi. L’unità del partito e quella del nostro gruppo parlamentare, saggiamente guidato da Paolo Barelli, non sono messe in alcun modo in discussione».

Francesco Cannizzaro: «La Calabria non è uno strumento»

Francesco Cannizzaro, coordinatore regionale di Forza Italia, ha chiarito ulteriormente la sua posizione, affidandola ai suoi canali social: «Sono un deputato della Calabria, rappresento il mio territorio. Esercitando questa funzione, ho deciso di non partecipare all'iter legislativo e poi al voto sull'Autonomia differenziata, pur ammettendo che il ddl Calderoli è stato "ammorbidito" grazie agli interventi del mio Partito. Non mi è venuta una febbre improvvisa, non mi è arrivata una telefonata urgente da casa. Ho deciso di non essere presente. L'ho fatto insieme agli altri deputati calabresi di Forza Italia, disertando l'Aula, mentre altri colleghi, calabresi, di altri partiti, hanno deciso di votare a favore».

Non manca una nota dolente nelle parole pronunciate dal deputato reggino: «Mi indigna (non poco) vedere la bandiera della Calabria sventolata da rappresentanti della Lega in un clima così discusso e discutibile. Noi, calabresi, meridionali, ancor prima che membri di un partito e del Governo, siamo stati coerenti, non abbiamo votato la legge per decisione personale, esercitando la libertà di coscienza che c’è sempre stata in Forza Italia e per la quale ringrazio il Segretario nazionale Antonio Tajani. Altri non lo hanno potuto fare».

«La Calabria non è uno strumento. E non è certamente quella che sventolava il nostro stemma in Parlamento». Il riferimento dell'onorevole Cannizzaro è al gesto della deputata salviniana, la cosentina Simona Loizzo, che - insieme ad altri colleghi di partito - ha sventolato la bandiera calabrese durante la votazione (nella foto,ANSA), causando indignazione tra i deputati calabresi di Forza Italia.

Il Governatore Roberto Occhiuto: «Temo che il centrodestra nazionale abbia commesso un errore, del quale presto se ne renderà conto»

Il presidente della Regione Calabria e vice coordinatore nazionale di Forza Italia, Roberto Occhiuto, ha condiviso e sostenuto la decisione dei deputati calabresi, ritenendo che il centrodestra abbia commesso un errore, del quale si renderà conto presto. «Il testo del disegno di legge sull’autonomia differenziata approvato dalla Camera è certamente migliorato - grazie soprattutto al lavoro dei ministri di Forza Italia e del segretario nazionale, Antonio Tajani - rispetto a quello proposto mesi fa dal ministro Calderoli. Per le materie più importanti non si potranno ratificare intese tra Stato e Regioni senza prima aver quantificato e finanziato i livelli essenziali delle prestazioni. Ma proprio per questa ragione è poco comprensibile il metodo usato per votare a tappe forzate - rifiutando possibili ulteriori migliorie - questo provvedimento: così facendo il ddl è sembrato una bandierina di una singola forza politica, in un clima che ha rappresentato questa norma come divisiva in Parlamento e nel Paese».


PER APPROFONDIRE: Autonomia differenziata, «È una questione sociale»


«Non so se i minimi vantaggi elettorali che il centrodestra avrà al Nord, dove presumibilmente i cittadini prima dell’autonomia avrebbero preferito avere meno tasse e meno burocrazia, compenseranno la contrarietà e le preoccupazioni che gli elettori di centrodestra hanno al Sud. Questa norma - secondo Occhiuto - andava maggiormente approfondita e la discussione doveva svolgersi in modo sereno: avremmo così avuto l’opportunità di spiegarla meglio nelle Regioni meridionali. Temo che il centrodestra nazionale abbia commesso un errore, del quale presto se ne renderà conto».

I consiglieri regionali PD della Calabria: «l’Autonomia differenziata è un errore del centrodestra e bene hanno fatto i deputati calabresi a non votare la legge»

I consiglieri regionali del PD, Francesco Iacucci e Domenico Bevacqua, hanno accolto favorevolmente la presa di posizione del Governatore della Calabria Occhiuto, ribadendo che da tempo il loro gruppo aveva sollevato perplessità simili sull'autonomia differenziata.

«Sono gravissime le ultime dichiarazioni del presidente della Calabria e vicesegretario nazionale di Forza Italia, Roberto Occhiuto, sulle scelte politiche nazionali del suo partito in riferimento all’Autonomia differenziata approvata in Parlamento. “Temo che il centrodestra nazionale abbia commesso un errore, del quale presto se ne renderà conto” ha detto il governatore condividendo la posizione dei deputati calabresi di Forza Italia, Francesco Cannizzaro, Giuseppe Mangialavori e Giovanni Arruzzolo che non hanno votato la legge».

«Una posizione che, da diverso tempo insieme a tutto il gruppo, abbiamo assunto anticipando quanto lamentato solo oggi dallo stesso presidente. Il mancato approfondimento delle conseguenze del DDL, con un’approvazione avvenuta in un clima divisivo sia in Parlamento che nel Paese, come ha spiegato Occhiuto, e che rende impossibile ratificare le intese Stato e Regioni senza prima aver definito i livelli essenziali delle prestazioni (LEP) e ancora la circostanza che questa norma è sembrata, fin dall’inizio, una bandierina di una singola forza politica».

«Praticamente - secondo gli esponenti Dem - Occhiuto si è espresso a parole nostre, sollevando perplessità sulle quali chiediamo attenzione da mesi e che sono rimaste puntualmente inascoltate. Soltanto adesso, quando il danno è fatto, il presidente Occhiuto torna sui suoi passi e dà ragione alla nostra battaglia conto l’Autonomia Differenziata, parlando di una votazione a tappe forzate».


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Per Iacucci e Bevagna la norma, dunque, rappresenta un danno per il Mezzogiorno e hanno auspicato che Occhiuto continui la battaglia insieme a loro per bloccare l'applicazione della legge. «Tuttavia, il cambio di rotta di Roberto Occhiuto ci fa ben sperare e significa che il nostro lavoro non è stato vano e che il Partito Democratico ci aveva visto lungo. In ogni caso, adesso l’Autonomia differenziata è legge e le conseguenze per il Mezzogiorno saranno delle più disastrose. Ora che anche il presidente è d’accordo sulle nostre ragioni, speriamo che possa, con coerenza, continuare la battaglia insieme a noi e bloccare l’approvazione della “legge-danno” che affossa il Mezzogiorno e che deve essere bloccata».

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