Avvenire di Calabria

A Palazzo Piacentini "debutta" Farm – Formazione Augmented Reality e Musei dedicato ai nuovi linguaggi di comunicazione

Beni culturali, la realtà aumentata entra al Museo archeologico di Reggio Calabria

Sempre oggi prende il via "Agorà: L’archeologia di Reggio in piazza”, il laboratorio sperimentale allestito che consentirà al pubblico di assistere a una serie di attività scientifiche

di Redazione Web

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La Realtà Aumentata per il patrimonio archeologico e culturale del territorio calabrese "entra" al Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria, in occasione di una doppia iniziativa. 

La realtà aumentata arriva a Reggio Calabria. Lo fa con Living Camera Srl, agenzia di comunicazione e produzioni video e cinematografiche, che comunica l’apertura della sezione Academy con l’avvio del corso di formazione gratuito Farm – Formazione Augmented Reality e Musei dedicato ai nuovi linguaggi di comunicazione.


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"L'ingresso" oggi, in occasione dell’evento “Agorà – L’archeologia di Reggio in piazza”. Una laboratorio sperimentale allestito in Piazza Paolo Orsi che consentirà al pubblico di assistere a una serie di attività scientifiche solitamente riservate agli studiosi.

Realtà aumentata per le opere del Museo

Il Corso di formazione Farm è promosso dal Ministero della Cultura e finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU attraverso i fondi Pnrr “Transizione digitale organismi culturali e creativi”, in partenariato con il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.

Il corso è aperto a 10 giovani discenti, i quali saranno impegnati da febbraio a luglio 2024, in masterclass e lezioni frontali su tematiche quali cinema, regia, montaggio video, grafica, marketing e nella costruzione di contenuti in Realtà Aumentata per il patrimonio archeologico e culturale del territorio calabrese. 


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Per il percorso formativo verrà aperta una call di candidatura che inizia oggi e terminerà il 16 febbraio 2024, sarà possibile candidarsi all’indirizzo mail info@livingcamera. it. La realtà aumentata è un’esperienza interattiva che potenzia il mondo reale con informazioni aggiuntive, senza intaccare l’ambiente in cui opera. Nel caso del progetto Farm la realtà aumentata entra nel Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria (MArRC) andando a interagire con alcune delle opere presenti: grazie all’utilizzo dei devices personali i visitatori potranno usufruire di una visita dinamica, potranno migliorare la conoscenza di alcune opere arricchite di ulteriori contenuti grazie alle elaborazioni digitali.

Il percorso Agorà: un laboratorio "aperto" che "sfrutta" le nuove tecnologie

Nella Agorà/piazza Paolo Orsi del MArRC sarà, inoltre, possibile osservare in diretta una équipe di ricercatori della Scuola Superiore Meridionale di Napoli, guidata dal professor Carlo Rescigno, impegnati nella digitalizzazione delle terrecotte architettoniche provenienti dagli scavi urbani di Reggio Calabria, ovvero l’area sacra Griso-Laboccetta, via XXIV maggio e piazza Italia. Il primo di una serie di “laboratori aperti”, calendarizzati fino all’arrivo della primavera, che vedranno puntare i riflettori su reperti mai esposti prima e teams di studio e ricerca in azione.

Un momento di incontri e novità, come nelle migliori Agorà, che vedrà protagonista al museo anche l’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, con l’inaugurazione della Mostra “Intrecci. Trame preziose tra Reghion e Reggio” curata dal Direttore dell’Accademia, prof. Piero Sacchetti, da Filippo Malice, docente titolare della Cattedra di Scultura e Coordinatore della Scuola di Sculturaee, e dall’architetto Claudia Ventura, responsabile dell’Ufficio Tecnico del Museo. 

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