Avvenire di Calabria

Attorno al riconoscimento delle denominazioni di origine è nata una disputa che coinvolge opinione pubblica e politica

Bergamotto di Reggio Calabria, Igp o Dop: questo è il dilemma

Nel frattempo il comune di Reggio Calabria ha avviato un progetto che prevede la realizzazione di un bergamotteto didattico a sud della città

di Francesco Chindemi

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram

Il bergamotto di Reggio Calabria, definito il principe degli agrumi, è recentemente finito al centro di una controversia legata al riconoscimento delle denominazioni di origine. Dop o Igp, questo pare essere il dilemma, per un dibattito che coinvolge produttori, consorzi di tutela e mondo della politica.

Bergamotto di Reggio Calabria, la battaglia per l'Igp

A dicembre, il bergamotto di Reggio Calabria ha ottenuto la denominazione Igp (Indicazione Geografica Protetta) e il relativo disciplinare di produzione dal Ministero dell’Agricoltura. Tuttavia, l'orientamento della Regione sembra essere più a favore della Dop (Denominazione di Origine Protetta).


Adesso siamo anche su WhatsApp, non perdere i nostri aggiornamenti: VAI AL CANALE


Alcuni produttori che fa fanno capo al Comitato promotore per il "Bergamotto di Reggio Calabria Igp e la sua tutela e valorizzazione", insieme a varie associazioni agricole, hanno organizzato, in occasione dell'ultimo consiglio regionale, due giorni fa, un sit-in a Palazzo Campanella per sensibilizzare l’opinione pubblica e i consiglieri regionali sulla questione. Hanno espresso preoccupazione per il rischio di ulteriori ritardi verso un riconoscimento, a loro dire, necessario.

I produttori del bergamotto supporters dell'Igp di Reggio Calabria al Consiglio regionale

Sulla tema è intervenuto anche il commissario regionale della Lega, Saccomanno che ha espresso perplessità riguardo allo stop da parte della Regione all'iter per il riconoscimento Igp e ha chiesto chiarezza sui motivi di tale decisione.


I NOSTRI APPROFONDIMENTI: Stai leggendo un contenuto premium creato grazie al sostegno dei nostri abbonati. Scopri anche tu come sostenerci.


Ottenuto l’Igp dal Ministero dell’Agricoltura a dicembre, «la Regione ha deciso di scrivere agli uffici ministeriali per sollecitare una interruzione dell’iter a favore invece della Dop, che prevede l’estensione del riconoscimento esistente dall’olio essenziale al frutto, presentato dal Consorzio di tutela della Dop ad agosto e però già sospeso ufficialmente dal Ministero a gennaio, vista l’avvenuta approvazione dell’Igp», hanno spiegato i produttori che hanno organizzato il presidio al Consiglio regionale.

I sostenitori del Dop: «Con questo marchio si riconoscerebbe l'inimitabilità fuori dall'area vocata di produzione»

Dal canto suo, il presidente del Consorzio del Bergamotto di Reggio Calabria, Ezio Pizzi, recentemente ha affermato alla stampa che «un riconoscimento per il frutto come Igp sarebbe dequalificante, visto che il bergamotto di Reggio Calabria è stato già riconosciuto Dop dal 2021.

Camera Bergamotto Reggio Calabria DOP
Enti, associazioni e comitati per il Dop, riuniti alla Camera di commercio di Reggio Calabria

La Camera di commercio come ente promotore ha avviato l'iter per il riconoscimento della denominazione di origine protetta che coinvolge Università Mediterranea, organizzazioni di categoria come Confagricoltura, Coldiretti, Copagri Provinciale, Stazione sperimentale, Consorzio del bergamotto e Unionberg Op.


PER APPROFONDIRE: Camera di commercio di Reggio Calabria: avviato l’iter per il riconoscimento della DOP del bergamotto fresco di Reggio Calabria


Per i sostenitori del Dop con questo marchio si garantirebbe per ora e per sempre, non solo la territorialità ma anche il rispetto dei metodi di produzione, grazie a cui si ottiene un prodotto inimitabile al di fuori dell’area vocata. Per Pizzi, «l'ambizione massima di ogni produttore di bergamotto». L'iter, tuttora in corso, potrebbe concludersi tra qualche messe e passa da Bruxelles.

Insomma, tra Dop e Igp, la querelle rischia di diventare paradossale con inevitabili conseguenze per l'intero territorio reggino che ha nel bergamotto la sua principale eccellenza. Una cosa appare chiara, tuttavia, sia da una parte che dall'altra c'è il chiaro convincimento che il bergamotto per Reggio Calabria rappresenta una risorsa preziosa, da valorizzare. Deporre le armi forse farebbe bene, sia agli uni che agli altri e, soprattutto, al bergamotto di Reggio Calabria.

Il chiarimento dell'assessore regionale all'agricoltura

L'assessore all'agricoltura Gallo, intanto, ha chiarito le scelte della Regione: «Dopo vent’anni persi in discussioni, ci siamo trovati con l’approvazione dell’Igp quando, l’Università Mediterranea ed i principali rappresentanti degli agricoltori hanno avanzato la richiesta di estendere la Dop dell’essenza al frutto. Abbiamo studiato la cosa a Bruxelles ed è fattibile», ha detto a Calabria.live.

Il rischio, approvando la Igp, per Gallo «è che, a fronte del dovuto dibattito pubblico, la lotta con i fautori della Dop si inasprisse e finisse in tribunale: questo significherebbe, ove accadesse, che Bruxelles bloccherebbe qualsiasi pratica in attesa dell’esito giudiziario (e sappiamo i tempi della giustizia civile…). Allora la scelta che può sembrare insensata, in realtà, tradisce un’autentica attenzione al territorio reggino, sia da parte mia che del Presidente Occhiuto».

Tra i due litiganti... nasce il giardino per la promozione del Bergamotto di Reggio Calabria

Sono partiti i lavori di realizzazione del “Giardino delle Esperidi” a San Giovanni di Pellaro. Il sindaco Giuseppe Falcomatà, insieme ai consiglieri comunali delegati ai Parchi e Giardini, Massimiliano Merenda, ed allo Sport, Giovanni Latella, ha fatto visita al cantiere dove un bergamotteto di proprietà dell’Ente diventerà una distesa verde in cui studiare, conoscere, approfondire o semplicemente apprezzare i colori ed i profumi di una vasta gamma di alberi d’agrume.

Oltre alle specie di bergamotto già esistenti, infatti, verranno messe a dimora una moltitudine di varietà di mandarino, limone, lime, pomelo, pompelmo, chinotto e arancio tra una fitta sequenza di siepi e piante ornamentali.

«Un’oasi verde», l’ha definita il sindaco Falcomatà riflettendo su come «l’amministrazione comunale stia continuando il percorso, intrapreso da tempo, di valorizzazione del Bergamotto di Reggio Calabria proprio in una fase in cui è forte il dibattito intorno alle tutele da assegnare al nostro “oro verde” attraverso il riconoscimento del marchio Igp o Dop».

Il bergamotteto del Comune di Reggio Calabria

«Ampliamo un bergamotteto – ha spiegato Giuseppe Falcomatà – realizzando il “Giardino delle Esperidi”, un vero e proprio parco pubblico tematico orientato alla valorizzazione delle biodiversità grazie alla creazione di un agrumeto polispecifico in cui promuovere le filiere connesse al frutto tipico reggino. In una seconda fase, lo spazio si presterà ad ospitare iniziative con finalità didattiche, sociali e culturali attraverso la rivalorizzazione di alcuni immobili da adibire a centro studi e ricerca sulla storia straordinaria del Bergamotto di Reggio Calabria o esclusivi punti ristoro».

Perché un bergamotteto didattico?

«Le piante d’agrume che verranno messe a dimora – ha proseguito il sindaco – saranno davvero di ogni tipo, seguendo una filosofia precisa che aiuterà a comprenderne l’importanza delle diversità quale fonte di assoluta ricchezza. Il “Giardino delle Esperidi” rientra fra i progetti realizzati attraverso i fondi Pon Metro - React Eu, seguiti dal consigliere Massimiliano Merenda, dal Settore Ambiente e dal dirigente Giuseppe Richichi. A loro va il mio ringraziamento».


Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE


Per il consigliere Merenda, questa attività «racchiude molteplici aspetti positivi che vanno dalla rigenerazione urbana dei luoghi, alla tutela e valorizzazione ambientale fino alla promozione e salvaguardia delle specificità agrumicole del nostro territorio». «Quest’area di San Giovanni di Pellaro – ha detto Merenda - diventerà un giardino popolato da alberi di ogni specie. Verrà creato un campo scuola, grazie al lavoro del settore Ambiente ed alla collaborazione con l’Università “Mediterranea”, dove studenti e studentesse potranno visitare e conoscere i nostri agrumi». «L’intervento – ha concluso – finanziato all’interno del React Eu, risponde appieno alle linee d’indirizzo dell’amministrazione Falcomatà che promuove e rilancia la cultura botanica mantenendo fede alla vocazione dei luoghi ed alle tradizioni incarnate dai nostri preziosi agrumi».

Articoli Correlati