Avvenire di Calabria

L'incentivo previsto dal decreto "Rilancio" del Governo è scattato il primo luglio e terminerà il 31 dicembre 2020

Bonus vacanze per rilanciare l’offerta made in Italy

Redazione Web

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È scattato il primo luglio e terminerà il 31 dicembre 2020, il bonus vacanze, la misura prevista del decreto Rilancio a favore delle famiglie con reddito Isee non superiore a 40mila euro. L’impegno finanziario complessivo è di circa 2,4 miliardi di euro. Un incentivo per incoraggiare il turismo made in Italy, destinata al pagamento di servizi offerti da imprese turistico–ricettive, agriturismi e bed and breakfast. La procedura è semplice: il bonus è erogato tramite Io, l’app per i servizi pubblici a cui si accede con Spid o carta d’identità digitale. Gli italiani che potranno usufruire del bonus avranno così a disposizione un codice QrCode da presentare nelle diverse strutture aderenti all’iniziativa. In tempi di coronavirus, durante cui gli italiani vivono la paura ed il dubbio di spostarsi e le piccole e medie imprese tentano in ogni modo di rialzarsi adattandosi alle nuove normative, un incentivo in più non guasta di certo. E una risposta istantanea si è registrata: il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, ha annunciato su Twitter che «in 12 ore (dal primo luglio stesso) 72.295 nuclei familiari hanno chiesto e ottenuto il bonus in pochi minuti». Un aiuto che il Governo sta cercando di offrire ad un settore fortemente segnato dalla crisi finanziaria derivante dal lockdown. Entrando nel dettaglio, se la famiglia è composta da almeno tre persone, il bonus può arrivare a 500 euro, con un limite di 300 qualora si contassero due componenti e 150 se si dovesse trattare di un single. La misura si utilizza per l’80% sotto forma di sconto per il pagamento e per il 20% come detrazione di imposta in sede di dichiarazione dei redditi. La spesa dovrà essere affrontata in un’unica soluzione per i servizi resi da una struttura ricettiva, con tanto di fattura alla mano, documento commerciale o ricevuta fiscale emessa dal fornitore, con la specifica del codice fiscale di chi intende fruire del bonus. Sempre la struttura ricettiva aderente dovrà verificare la validità del bonus, inserendo il codice univoco, il codice fiscale del cliente e l’importo del corrispettivo dovuto in una procedura web dedicata, disponibile nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle entrate. In una stagione estiva messa a dura prova dal virus, le reazioni dei contribuenti all’incentivo del Governo sono state differenti rispetto a quelle delle imprese che dovranno in questa maniera ridurre notevolmente il proprio raggio d’azione e quindi di ripresa. Per questo, molti professionisti del settore rimangono scettici nei confronti della misura, considerando le perdite che hanno dovuto subire e che subiranno in quest’anno. 

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