Avvenire di Calabria

La sala "Perri" della città metropolitana di Reggio Calabria ha ospitato l'annuale appuntamento dedicato alla memoria del dottor Alberto Neri

A Palazzo Alvaro la consegna delle borse di studio Ail

Il sindaco e le istituzioni al fianco dei giovani premiati per il loro impegno sul tema del volontariato

di Redazione Web

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Un messaggio forte di solidarietà e cittadinanza attiva ha attraversato la sala “Perri” di Palazzo Alvaro durante la cerimonia di consegna delle borse di studio Ail, dedicate alla memoria del dottor Alberto Neri, pioniere dell’oncoematologia a Reggio Calabria.

Reggio Calabria, consegnate le borse di studio Ail: Empatia e dono di sé, le parole chiave dell’impegno giovanile

«Siate empatici e solidali». È con queste parole che il sindaco Giuseppe Falcomatà si è rivolto ai ragazzi e alle ragazze premiati nel concorso “In memoria di Alberto Neri - Essere volontario oggi: il dono di sé per l’altro”, promosso dall’Associazione italiana contro le leucemie, linfomi e mieloma (Ail) di Reggio Calabria.



Rivolgendosi direttamente ai giovani delle scuole cittadine, il primo cittadino ha sottolineato: «Dovete esserlo, perché nessuno si salva da solo». Un invito sentito a coltivare l’empatia e la disponibilità verso gli altri, valori che sono emersi con forza nei lavori presentati dai partecipanti.

La cerimonia a Palazzo Alvaro con istituzioni e familiari

Alla cerimonia erano presenti anche l’assessora comunale all’Istruzione Anna Briante, la presidente dell’Ail Giusy Sembianza, la psicoterapeuta di oncoematologia Nadia Carbone e Marinella Vincelli, moglie del compianto dottor Alberto Neri, figura centrale nella storia dell’oncoematologia reggina.


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Il sindaco ha evidenziato il valore della donazione e della solidarietà, richiamando le parole di don Italo Calabrò: «Nessuno deve essere escluso, mai; nessuno deve essere lasciato indietro». Ha ricordato come, fin da piccoli, sia fondamentale imparare a solidarizzare con chi è meno fortunato, perché la solidarietà è parte del Dna del popolo reggino.

Un’eredità di umanità da trasmettere

«Avete saputo entrare in empatia – ha aggiunto Falcomatà – perché queste cose, noi reggini, le abbiamo dentro. Serve solo che qualcuno ci aiuti a tirarle fuori. Questo qualcuno è la famiglia, è la scuola, sono le associazioni come l’Ail, che ringrazio da istituzione e da figlio, perché l’aiuto che fornisce alle famiglie è prezioso e fondamentale».

Nel suo intervento, il sindaco ha definito il volontariato come la capacità di stare vicino a chi non sta bene, essere cittadini attivi e partecipare alla vita della comunità, proprio come hanno fatto i ragazzi attraverso le loro opere meravigliose.

Il valore educativo del volontariato nelle scuole

A concludere la cerimonia, l’intervento dell’assessora Anna Briante, che ha espresso apprezzamento per l’impegno dell’Ail: «Ancora una volta l’associazione si rivolge ai giovani allievi delle scuole reggine per ribadire l’importanza di temi come la solidarietà e il volontariato».



Un evento che ha messo in luce non solo il ricordo di una figura medica esemplare, ma anche la forza e la bellezza di una gioventù capace di donarsi, interpretando con autenticità lo spirito del servizio agli altri.

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