
Domani in edicola: Nel ricordo di Papa Francesco, il magistero e l’eredità di un pontificato storico. Torna in edicola Avvenire di Calabria
Domani, domenica 27 aprile, torna in edicola e in parrocchia Avvenire di Calabria con un
Zambrotta e Cabrini «ci auguriamo che la Reggina torni nel massimo campionato di calcio»
«Una bellissima vetrina sportiva, con due campioni del nostro calcio, come Zambrotta e Cabrini, Campioni del Mondo e dello sport. Sono icone del nostro Paese e la loro presenza in città rafforzano quella narrazione diversa che proviamo ad offrire per riqualificare la nostra immagine in Italia e all’estero. Vorremmo far conoscere le nostre bellezze, i veri valori che possiamo trasmettere soprattutto in questo periodo in cui ci apprestiamo a concorrere per la fase finale per l’assegnazione della Città capitale della Cultura 2027. Riteniamo che anche questo sia un percorso di avvicinamento, perché il calcio, l’arte e cultura abbiano una coerenza anche nelle scelte fatte dall’amministrazione, per promuovere l’immagine della città».
Così il sindaco metropolitano di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, incontrando nell’aula magna dell’Università Mediterranea, Antonio Cabrini e Gianluca Zambrotta. Campioni del Mondo con la Nazionale Azzurra, rispettivamente nel 1982 e nel 2006. L’iniziativa rientra nella serie di incontri promossi dalla mostra “Il Calcio è Arte” attualmente esposta alla Pinacoteca Civica. A moderare la conferenza è stato il giornalista sportivo e scrittore Roberto Gotta, moltissimi gli studenti delle scuole superiori presenti.
Per Antonio Cabrini «Il calcio attuale è cambiato in maniera non dico totale, ma quasi. Dire che il calcio di una volta sia simile, o abbia lasciato qualcosa al calcio attuale, è molto difficile. Nell’arco di venti anni sono diventati due sport diversi. Per metodologie di allenamento, di strutture. Sono cambiate le società, che hanno inserito nel calcio anche il concetto di business. Per il resto è cambiato il modo di giocare, il modo allenarsi è quindi molto difficile fare un paragone con quello di vent’anni fa». «Le emozioni rimangono le stesse – ha aggiunto - il calcio è sempre uno sport e quando arrivi ad un traguardo importante, fondamentale, l’emozione è sempre la stessa quella che ti offre grandi soddisfazioni».
Gianluca Zambrotta introducendo il suo intervento ha affermato: «È un piacere essere qui oggi e vedere tanti giovani, tanti ragazzi parlare di calcio. È sempre bello descrivere e raccontare le nostre esperienze, cercare di dare qualche spunto per quella che è stata la nostra esperienza sportiva con il nostro calcio. È chiaro che ogni epoca ha una caratteristica propria e il calcio non è esente, nello sport è così. Credo che sia giusto c’è una naturale evoluzione e non ritengo opportuno fare dei paragoni».
PER APPROFONDIRE: Il Museo del Mare, dal sogno alla realtà: «Simbolo di rinascita per Reggio Calabria»
«Oggi ci siamo confrontati con Antonio Cabrini – ha evidenziato Zambrotta - uno dei ragazzi d’oro del 1982, perché oltre ad essere stati grandi professionisti, hanno una spiccata bellezza umana. Hanno dato il massimo come noi nella vittoria del mondiale del 2006, un anno particolare per il calcio italiano. Il nostro segreto – ha detto - è stato quello di essere anche noi un gruppo straordinario, prima di uomini e poi di calciatori che hanno scritto una storia indimenticabile del calcio non solo italiano ma mondiale».
Domani, domenica 27 aprile, torna in edicola e in parrocchia Avvenire di Calabria con un
Lo spettacolo è prodotto da Calabria dietro le quinte, in collaborazione con la compagnia Blu
Il presidente del Consorzio di Tutela del Bergamotto di Reggio Calabria, Ezio Pizzi, ripercorre i
Tags: CalcioReggio Calabria