Avvenire di Calabria

Con la stagione estiva ormai alle porte, ecco come la Regione si prepara all’appuntamento con bagnanti, escursionisti e turisti

Calabria, «così il mare diventa risorsa per tutto l’anno»

Dalla depurazione alla destagionalizzazione, passando per investimenti in strutture ricettive e marketing digitale: l’assessore Giovanni Calabrese illustra le politiche regionali per fare del mare un motore permanente di sviluppo

di Francesco Chindemi

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Non solo spiagge e turismo stagionale: la Regione Calabria guarda al mare come a una risorsa strategica e permanente, capace di generare sviluppo, occupazione e qualità della vita. Turismo, depurazione, sostenibilità e destagionalizzazione sono i pilastri su cui si fonda la nuova visione. In vista della Giornata nazionale del Mare che si celebra l'11 aprile, a parlarne ad Avvenire di Calabria è l’assessore regionale con delega al Turismo e all’Ambiente, Giovanni Calabrese, che illustra obiettivi, scelte programmatiche e prospettive di crescita.

Assessore, in che modo il mare può diventare una risorsa permanente, non solo estiva, per lo sviluppo turistico della Calabria?

Con la programmazione della stagione balneare 2025, approvata dalla Giunta regionale lo scorso febbraio abbiamo stabilito che la durata della stagione balneare copre l’intero anno solare 2025, considerando il periodo di balneazione stagionale dal 1° maggio al 31 ottobre 2025. Vivere il mare tutte le stagioni significa valorizzarlo e salvaguardarlo consentendo la fruizione della risorsa mare e delle aree costiere in periodi più lunghi di quelli ordinariamente vocati per la balneazione.



Abbiamo la fortuna di avere un clima favorevole che ci permette di considerare l’offerta turistica non solo in estate bensì come richiama il nostro slogan “Calabria Four Seasons”. L’obiettivo è quello di incoraggiare iniziative che favoriscano forme di turismo complementare a quello esclusivamente balneare, valorizzando la risorsa mare e consentendo anche alle strutture ricettive costiere di operare anche al di fuori dei periodi di balneazione garantiti.

 La recente estensione della stagione balneare rappresenta un cambio di passo importante: quali ricadute concrete si aspetta sul territorio e sull’economia locale?

Secondo i trend più recenti del 2024, il turismo costiero in Calabria ha registrato una crescita significativa, con un alto livello di appeal tra gli italiani e un notevole interesse da parte di turisti stranieri (tedeschi, svizzeri e britannici). In particolare, in base alle ultime rilevazioni consolidate, il settore turistico in Calabria ha registrato una crescita significativa nell'occupazione.


PER APPROFONDIRE: Reggio Calabria punta sul mare, Falcomatà: «Ecco a che punto sono i progetti»


Questo è un dato importante perché tra le priorità c’è l’interesse al lavoro senza essere costretti ad emigrare e il turismo è davvero un comparto che può portare a molti sbocchi professionali soprattutto tra i giovani. A questo aggiungiamo che la Regione Calabria ha intrapreso un ampio piano strategico per incrementare la visibilità internazionale del suo territorio e consolidare il turismo come uno dei principali motori di sviluppo economico, basti pensare all’implementazione delle rotte nei tre aeroporti della regione.

La qualità delle acque e la depurazione restano un nodo cruciale: quali interventi sono previsti per garantire un mare davvero pulito lungo tutta la costa calabrese?

Nel documento programmatico della stagione balneare si stabilisce che, al di fuori del periodo di balneazione stagionale, per cui sono garantiti i presidi minimi di sicurezza da parte dei titolari delle concessioni ed i controlli di qualità delle acque da parte di Arpacal, è consentita la libera balneazione a condizione che gli esercenti dei lidi balneari predispongano una segnaletica mirata ad avvisare la popolazione sull’assenza di controlli e di presidi di sicurezza, dandone comunicazione anche ai Comuni ed alle Autorità Marittime territorialmente competenti.

Giovanni Calabrese, assessore al Turismo e all'Ambiente

Abbiamo messo in atto una serie di strategie d’intervento a tutela dell’ecosistema e a difesa del mare calabrese, come per esempio l’uso dei battelli antinquinamento che si inserisce in un più ambio sistema di monitoraggio. Il nostro obiettivo è quello di educare al rispetto dell’ambiente anche con azioni di tutela da comportamenti che contribuiscono a sporcare e contaminare il nostro bellissimo mare. Abbiamo messo in campo risorse materiali e umani per proteggerlo e custodire perché il mare rappresenta una risorsa inestimabile per l’economia turistica e per lo sviluppo di tutto il territorio della Regione Calabria. Il tutto ha avuto anche un ruolo educativo e di sensibilizzazione, abbiamo, infatti, collaborato con le comunità locali, organizzando eventi di formazione e di prevenzione dell’inquinamento marino.

Con i 50 milioni destinati alle strutture ricettive, quali tipi di progetti volete incentivare per rendere l’offerta turistica più attrattiva e sostenibile?

La nostra Regione con l’ultimo bando Turismo ha puntato molto sulla qualità e i servizi. Con una dotazione di 50 milioni di euro, sono stati previsti interventi per la creazione di nuove strutture ricettive e per il potenziamento delle esistenti, nonché un bando specifico per la qualificazione delle seconde case, che verranno trasformate in alloggi turistici certificati, rispondendo così alle esigenze di un pubblico sempre più variegato.

Altre misure di sostegno riguardano l’avviso Kaire per dare impulso al comparto turistico, attraverso l’erogazione di incentivi, alle imprese che operano nella filiera turistica, per l’assunzione, sia a tempo determinato, con una durata non inferiore a tre mesi, che a tempo indeterminato, di lavoratori disoccupati –svantaggiati, molto svantaggiati e con disabilità, residenti o domiciliati nel territorio della Regione Calabria.

Seguiranno anche altri incentivi per sostenere e promuovere la nascita di attività imprenditoriali innovative e sostenibili, privilegiando quelle iniziative suscettibili di contribuire allo sviluppo dell’economia circolare, il risparmio e l’efficientamento energetico, la tutela e la valorizzazione dell’ambiente naturale e delle risorse culturali regionali.

L’offerta turistica è attrattiva grazie anche alla strategia di marketing digitale con il bando “Destinazione Calabria”, con un budget di 47 milioni di euro, utilizzando piattaforme moderne come i social media e la pubblicità online per promuovere Calabria straordinaria sia a livello nazionale che internazionale. La Regione sta rafforzando la propria presenza sui mercati internazionali attraverso accordi con Enti stranieri e partecipando alle fiere.

La destagionalizzazione passa anche da nuove esperienze oltre la balneazione: quali proposte stanno emergendo per vivere il mare calabrese tutto l’anno?

Intendiamo favorire l’allungamento della stagione estiva anche attraverso la nascita di attività accessorie diverse dalla balneazione come, ad esempio, ristorazione, attività ludiche, sportive, elioterapiche, determinando il collegamento dell’offerta turistica di tipo balneare alle iniziative di varia natura presenti sul territorio, aventi carattere culturale, didattico, congressuale, religioso, enogastronomico, sportivo, fieristico, divulgativo, ecologico e ludico.



Si promuove così la destagionalizzazione del turismo, consentendo forme di turismo complementare a quelle classiche e stagionali, incentivando anche forme di turismo lento, tali da consentire alle strutture ricettive costiere di operare anche al di fuori dei periodi di balneazione garantiti, indicandone le relative modalità; si pensa anche attraverso azioni di marketing territoriale, con un approccio culturale sistemico che preveda la messa in rete degli ambienti naturali costieri nonché la creazione di filiere turistiche che rafforzino le relazioni tra mare ed entroterra, offrendo ad esempio la possibilità di effettuare escursioni e gite a breve e medio raggio in località di interesse storico, culturale, ambientale e paesaggistico; debba essere stimolata la promozione della gestione sostenibile dei lidi da parte dei titolari degli stabilimenti balneari, anche sotto forma di incentivi. Il mare è un attrattore per la nostra Regione e il turismo balneare da la possibilità di incentivare sicuramente il turismo e permettere di creare molte opportunità lavorative senza dover emigrare, piuttosto restando in Calabria.

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