Avvenire di Calabria

Cambiamenti climatici: pubblicato da Comitato Onu sui diritti dell’infanzia focus speciale. Unicef, “appello urgente affinché i Paesi agiscano”

di Redazione Web

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Per la prima volta, il Comitato delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza ha pubblicato oggi un’autorevole guida agli Stati su ciò che devono fare per sostenere il diritto dei bambini a un ambiente pulito, sano e sostenibile. Di fronte all’aggravarsi della crisi climatica, il Comitato ha specificato gli obblighi previsti dalla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia. Il documento – si legge in una nota dell’Unicef – aiuta a interpretare l’impegno degli Stati ai sensi dell’Accordo di Parigi a rispettare, promuovere e considerare i loro obblighi in materia di diritti dell’infanzia quando intraprendono azioni per affrontare i cambiamenti climatici. Chiarisce inoltre che le valutazioni d’impatto sui diritti dell’infanzia devono essere effettuate per tutte le leggi, le politiche e i progetti ambientali, i regolamenti, le decisioni di bilancio o di altro tipo.

Gli Stati dovranno riferire periodicamente al Comitato delle Nazioni Unite sui progressi compiuti nella tutela dei diritti ambientali dei bambini. “I finanziamenti per il clima e le decisioni politiche continuano a trascurare i bisogni dei bambini”, ha dichiarato Paloma Escudero, consigliere speciale dell’Unicef per la difesa dei diritti dell’infanzia e l’azione per il clima. “Questa situazione deve cambiare. Il ‘Commento generale’ è un appello urgente affinché i Paesi diano priorità all’azione in tutti gli aspetti dell’infanzia colpiti dai cambiamenti climatici, come il diritto dei bambini all’istruzione, all’acqua potabile e a un ambiente sano. La crisi climatica è una crisi dei diritti dell’infanzia. Ogni governo ha l’obbligo di proteggere i diritti di tutti i bambini in ogni angolo del pianeta, in particolare di quei bambini e quelle bambine che vivono nei Paesi che hanno contribuito meno a questo problema, ma che stanno sopportando le  inondazioni più pericolose, la siccità, le tempeste e il caldo”.

Fonte: Agensir

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