Avvenire di Calabria

L'inaugurazione prima di Natale, già tanti i volontari impegnati nell'allestimento del centro

Campo Calabro, manca poco all’apertura dell’emporio solidale

È il secondo ad aprire sul territorio diocesano, dopo quello di Riparo

di Francesco Chindemi

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Campo Calabro, il 17 dicembre apre finalmente i battenti l'emporio solidale. Il nuovo Emporio della solidarietà “Sarèpta - in Campo per la vita”, il secondo a sorgere nel territorio della diocesi di Reggio Calabria - Bova, è un bel regalo di Natale per l’intera comunità di Campo Calabro. Operatori, cittadini e volontari, non solo di tutti i gruppi parrocchiali, ma anche di altre realtà associative non proprio vicine alla Chiesa o a titolo personale, sono già al lavoro per sistemare magazzino e scaffali di questo “speciale” Mini market che si appresta ad essere inaugurato fra poco meno di un mese, alla vigilia del Santo Natale.


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Siamo andati a “sbirciare” dietro le quinte di questo luogo in cui oltre ad alimenti di prima necessità, si dispenseranno anche amore e umanità. La sede che si sta allestendo è nei locali messi a disposizione dall’amministrazione comunale, in via Sant’Angelo 9. È un vero e proprio fermento, un andirivieni di persone che non vedono l’ora di cimentarsi in questo «nuovo servizio», a benedire il quale, il giorno dell’inaugurazione, sarà l’arcivescovo metropolita Fortunato Morrone. Il pastore, insieme alla direttrice della Caritas diocesana Mariangela Ambrogio, ha subito sostenuto l’attuazione dell’emporio Caritas di Campo Calabro. Saro Giunta è un “vecchio” parrocchiano.

Dell’Emporio, sarà uno dei cassieri. Cosa ci fa una cassa in un luogo in cui si dovrebbe donare e non acquistare? È lui stesso a spiegarlo: «L’utente avrà a disposizione un punteggio settimanale che gli consentirà di ritirare un certo numero di prodotti. Spetterà a noi scaricare i punti e consegnare quanto richiesto».

Emporio solidale, sarà un punto di riferimento per i bisognosi

A Campo Calabro vi sono una cinquantina di famiglie in stato di bisogno già censite dalla Caritas parrocchiale. Ma ve ne sono molte altre che versano in stato di necessità, soprattutto dopo la crisi provocata dalla pandemia. Concetta Siclari, delegata Caritas, racconta di questo impegno “storico”, finora svolto attraverso la distribuzione dei viveri, ma anche attraverso l’ascolto.

«L’Emporio solidale - afferma - rappresenta la Chiesa “sinodale” che si apre alle nuove povertà, risponde all’esigenza educativa della Caritas. Il coinvolgimento dell’intero tessuto sociale di Campo Calabro è una bella dimostrazione dell’attenzione che c’è verso questo nuovo progetto che si appresta a partire in modo definitivo».

L’intento - ci spiegano gli attuali operatori - è creare anche «una “rete di solidarietà” tra i produttori locali, i supermercati, le associazioni di categoria per sostenere questa attività che guarda alle povertà, sotto tutti i punti di vista». È un’iniziativa ambiziosa, ma che nasce già in un contesto sensibile alle problematiche degli ultimi. Lo è ancor di più perché non si tratta solo di donare un qualcosa di materiale, ma l’obiettivo è aiutare a recuperare la propria autonomia chi si è trovato a convivere con la povertà.


PER APPROFONDIRE: L’Emporio diocesano premiato fuori dai confini reggini


Non si tratta di mera assistenza, ma di supporto alle richieste che saranno intercettate dalla rete di solidarietà già attiva sul territorio. Il centro di ascolto parrocchiale di Campo Calabro intitolato a “Sant’Antonio” segnalerà le persone in possesso di determinati requisiti di accesso ai servizi dell’Emporio solidale. Poi si procederà con l’attribuzione di una card con un credito virtuale (il punteggio di cui sopra) che consentirà l’accesso per un determinato periodo, da uno a sei mesi al massimo. Poi, se vi saranno ancora le condizioni minime di accesso, la card potrà essere rinnovata. Oltre al sostentamento “materiale”, l’emporio promuoverà un percorso di sostegno per evitare che lo stato di disagio crei una situazione di “cronicizzazione” del disagio stesso.

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