Avvenire di Calabria

«Al passo di Gesù» in stile sinodale. A guidare l’inizio delle nuove attività la lettera pastorale dell’arcivescovo Fortunato Morrone

Campo Calabro, uniti sulla via della bellezza

L’intento è far crescere nei ragazzi oltre al desiderio di conoscere sempre meglio Gesù, una coscienza ambientale

di M. Venusia Aversa

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«Al passo di Gesù… sulla via della bellezza» è il leitmotiv dell’anno pastorale 2023/2024 della parrocchia Santa Maria Maddalena di Campo Calabro. Tema accolto con gioia ed entusiasmo dal consiglio pastorale parrocchiale, frutto dell’ispirazione di don Francesco Megale che l’ha condivisa con gli operatori pastorali che si sono subito messi al lavoro per organizzare gli incontri di apertura.

Campo Calabro, la comunità riprende il cammino nel segno della bellezza

Guidati dalla Lettera pastorale del vescovo Fortunato e ispirati dalla ricerca della bellezza, la comunità campese si eserciterà a camminare con vero spirito sinodale lungo i percorsi che abiteremo in questo nuovo anno pastorale. La novità iniziale è stata proprio la scelta di un luogo diverso dalla chiesa.

Per la ripartenza è stato scelto non a caso il Centro polifunzionale “G. Scopelliti” per richiamare a tutti che la Chiesa non è un luogo fisico ma è lì «dove due o tre sono riuniti» ed in mezzo a loro c’è Cristo. A questo don Francesco ha aggiunto l’importanza di accompagnare bambini e ragazzi nel percorso di fede aiutandoli a diventare anche buoni cittadini sensibili alla cura del bene comune.


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La visione del video di papa Francesco sulla cura del creato ha rafforzato questo aspetto. Dal confronto con il sindaco Sandro Repaci è emerso quanto sia importante il contributo di ciascuno per mantenere bello il territorio che si abita, un tema che la comunità intende affrontare. Su questo la parrocchia ha pensato di accogliere l’iniziativa dell’associazione Mondoverde. Aurelia Sansotta ha illustrato il progetto “L’ albero che (ci) sarà” che si propone l’obiettivo di creare dei vivai di comunità permanenti attraverso la semina e la cura di un albero nascente. Ai bambini che frequenteranno i percorsi di catechesi verrà affidato un seme o una piccola pianta di albero di cui si prenderanno cura negli anni del cammino di fede, finché non diventerà un giovane albero da porre a dimora.

Obiettivo: far crescere nei ragazzi il desiderio di una coscienza ambientale

L’intento è far crescere nei ragazzi oltre al desiderio di conoscere sempre meglio Gesù, una coscienza ambientale. Interessanti e coinvolgenti gli interventi di testimonianza di Aiep (Associazione italiana Economia e progresso) che vede il coinvolgimento in attività manuali anche di persone speciali, Asd Aspromonte Trails che ha condiviso la bellezza di camminare lungo le strade della Calabria. Il gruppo scout Agesci Campo Calabro 1, con i suoi tanti giovani, ha ricordato la bellezza di vivere momenti di condivisione, fede, fratellanza a stretto contatto con la natura.

Le realtà associative coinvolte

La Congrega Sant’Antonio da Padova ha sottolineato il profondo legame tra fede e voglia di realizzare insieme progetti condivisi, testimonianza il dono di un defibrillatore da installare al Parco Verde per rendere ancora più protetto questo spazio di comunità. Così anche è preziosa l’attività del centro Avis dove si impara il significato del donarsi agli altri. Anche l’arte della poesia non è mancata in questa apertura di anno pastorale attraverso le voci di Mimma Creaco e del cantastorie Peppe Mandica che hanno recitato per noi dei versi intensi e carichi della loro idea di bello. Sul palco a testimoniare il bello della danza, Matteo Amodeo e i suoi successi a Ballando OnTheRoad e la Royal Dance Calabria con un’esibizione che ha coinvolto tutti i presenti.


PER APPROFONDIRE: Campo Calabro, storia e devozione dal 1600 ai giorni nostri


A conclusione del pomeriggio, il gruppo Corde Libere guidato dal professor Alessandro Calcaramo direttamente dal palco dell’Ariston e reduci dalla finalissima di Sanremo Rock, hanno interpretato il brano Madonne delle Grazie coinvolgendo tutti con la loro energia e il loro entusiasmo frutto dell’amore per la musica e la passione forte per la bellezza che essa esprime. Culmine di questo inizio la celebrazione eucaristica in una chiesa colma di bambini, adulti, anziani desiderosi di riprendere le attività.

Don Francesco ha ricordato l’importanza della partecipazione alla messa domenicale: «qui incontriamo Dio, qui incontriamo il Risorto, qui impariamo a diventare dono per gli altri, da Lui che si è fatto dono di salvezza per noi. È da Cristo - ha aggiunto - che attingiamo la forza per essere testimoni dell’ Amore, la vera bellezza. Siamo amati e scelti da Dio e in Cristo dobbiamo cercare lo Spirito che ci rende il volto bello della Chiesa che cammina insieme».

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