Avvenire di Calabria

Si tratta di don Umberto Lauro, don Pietro Sergi e don Leone Stelitano che si uniranno al "collegio dei saggi"

Reggio Calabria, i nuovi canonici della Cattedrale hanno preso possesso

Morrone: «La loro saggezza è un dono di Dio: attraverso questi piccoli segni, il Signore rivela la sua presenza»

di Redazione Web

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L'evento solenne si è svolto nella Basilica Cattedrale di Reggio Calabria - Bova. Ieri sera, infatti, si è tenuta la presa di possesso canonico dei tre nuovi Canonici del Capitolo metropolitano, nominati recentemente dall’arcivescovo Fortunato Morrone.

I nuovi canonici del Capitolo della Cattedrale di Reggio Calabria iniziano il loro servizio

Si tratta di monsignor Pietro Sergi, vicario episcopale per la Cultura e sottosegretario della Conferenza episcopale Calabra, monsignor Umberto Lauro, già parroco del Sacro Cuore a Reggio Calabria per oltre 40 anni, e monsignor Leone Stelitano, vicario foraneo della Zona pastorale di Bova.


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Durante la celebrazione eucaristica, monsignor Fortunato Morrone, arcivescovo metropolita di Reggio Calabria - Bova e presidente della Conferenza episcopale calabra, ha spiegato come la Chiesa reggina «è in festa per tre nuovi canonici della Cattedrale: così il "collegio di saggi" si arricchisce. La loro saggezza è un dono di Dio: attraverso questi piccoli segni, il Signore rivela la sua presenza».

«Questa Cattedrale è veramente bella e accogliente, chi entra qui si sente subito a casa: "Ecco la Chiesa che riflette la bellezza di Dio"; - ha aggiunto l'arcivescovo Morrone - quando ci lasciamo toccare dalla luce di Dio, allora ciascuno di noi risplende di luce riflessa».

Nella sua omelia l'arcivescovo metropolita ha detto: «Il nostro è un Dio che ci ama da morire e ci dice: "Io ho bisogno di te". Vogliamo essere edificati sul Signore affinché la nostra vita sia edificante, costruttiva, benedicente. Come Maria, siamo tutti chiamati ad essere grembo di Dio».

Ha concluso il presule: «Allora perché i canonici? Un tempo era "il senato del vescovo", coloro che aiutavano il pastore a prendere alcune decisioni. Con il Concilio Vaticano II, il loro ruolo rafforza il valore spirituale della Cattedrale. Non è un premio, è una responsabilità più grande per essere "casa di Dio"».


PER APPROFONDIRE: Nuove nomine di Morrone, provvedimenti per parrocchie e uffici di Curia


La presa di possesso canonico dei Canonici è avvenuta anche attraverso un segno visibile: la consegna e l’imposizione della mozzetta violacea da parte dell’arcivescovo metropolita. Alla celebrazione eucaristica erano presenti i fedeli delle parrocchie cittadine del Sacro Cuore e San Giovanni in Archi e le comunità di Palizzi e Bova, quest'ultime accompagnate anche dai rispettivi sindaci.

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