Avvenire di Calabria

Carceri: una situazione drammatica nel report di Antigone

Cresce il numero di giovani reclusi negli Istituti penali per minorenni

di Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram

Sovraffollamento e suicidi sono le emergenze da affrontare nell’immediato

Carceri sempre più affollate e dove avvengono sempre più suicidi. È in sintesi, la fotografia del sistema penitenziario italiano scattata da Nodo alla gola, il XX rapporto dell’associazione Antigone sulle condizioni di detenzione, presentato questa settimana.


Adesso siamo anche su WhatsApp, non perdere i nostri aggiornamenti: VAI AL CANALE


«La situazione delle carceri italiane, che emerge da un lavoro di monitoraggio che nel 2023 ci ha portato a visitare 99 istituti presenti in Italia, è drammatica», ha spiegato Patrizio Gonnella, presidente di Antigone – riporta l’agenzia Sir. «Da tempo chiediamo che il tema venga posto al centro dell'agenda politica e si affrontino i tanti problemi che stanno deflagrando in maniera evidente».

Il sovraffollamento nelle carceri italiane

In tutti gli Istituti dove sono avvenuti suicidi nell'ultimo anno e mezzo si registra una situazione più o meno grave di sovraffollamento. Al 31 marzo 2024 sono 61.049 le persone detenute, a fronte di una capienza ufficiale di 51.178 posti. Per quanto riguarda il tasso di crescita, nell’ultimo anno questo è stato in media di 331 unità al mese. Da considerare sostiene Antigone, che «a questo aumento della popolazione detenuta non corrisponde un aumento del numero dei reati. Dal 1° gennaio al 31 luglio 2023 erano stati commessi in Italia 1.228.454 delitti, il 5,5% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente».

Al 31 dicembre 2023 nelle 31 Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza (Rems che hanno sostituito gli ospedali psichiatrici giudiziari, ndr Sir)) erano ricoverati 577 pazienti incapaci o semi incapaci di intendere e volere. Numero di poco inferiore alla capienza massima dei posti che si aggira intorno ai 600. Di questi 63 erano donne (l’11%) e 144 stranieri (il 25%). Per gli stranieri si tratta di un incremento rispetto al 2022 (131 pazienti), nonché rispetto ai 104 dell’anno 2021 e ai 79 nel 2020.

Giovani e madri detenute

Alla fine del febbraio 2024 erano 523 i giovani reclusi nei 17 Istituti penali per minorenni (Ipm) d’Italia. Una cifra che sta rapidamente crescendo. Solo due mesi prima, alla fine del 2023, si attestava sulle 496 unità. Alla fine del 2022 le carceri minorili italiane ospitavano 381 ragazzi. L’aumento, in un anno, è stato superiore al 30%. «Negli ultimi dieci anni – si legge nel report - non si era mai raggiunto il numero di ingressi in Ipm registrato nel 2023, pari a 1.143. Un aumento legato anche all’’effetto del dl Caivano’».


PER APPROFONDIRE: Infanzia violata, il procuratore Di Palma: «Tante le vittime silenziose»


Stabile il dato percentuale relativo alle donne detenute nelle carceri italiane: 2.619, il 4,3% dei presenti. Una quota che negli ultimi decenni ha visto solo piccole oscillazioni. Complessivamente, tra Icam e sezioni nido di carceri ordinarie, 19 donne vivono attualmente in carcere con i loro 22 bambini.

Articoli Correlati