Avvenire di Calabria

«A causa della pandemia, i più vulnerabili sono ancor più privati del diritto di accesso al cibo. La comunità globale agisca»

Caritas Internationalis sulla Giornata dell’Alimentazione

Redazione Web

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In occasione della Giornata mondiale dell'alimentazione, Caritas Internationalis chiede azioni mirate per combattere l'insicurezza alimentare, relative alla salvaguardia dell'ambiente, la cessazione dei conflitti, la promozione di programmi di agricoltura sostenibile e l’identificazione di zone prioritarie di sicurezza alimentare.

Già nel maggio scorso la confederazione aveva lanciato l'allarme circa le gravi conseguenze che la pandemia e le misure di contenimento per prevenire la diffusione del Covid-19 avrebbero avuto sulla sicurezza alimentare. Oggi i dati sono allarmanti. Secondo il World Food Programme, 230 milioni di persone rischiano di morire di fame. 130 milioni in più rispetto all'anno scorso.

I più vulnerabili sono coloro che pagano il prezzo maggiormente alto, come osserva Aloysius John, segretario generale di Caritas Internationalis. «Quest'anno la Giornata mondiale dell'alimentazione è segnata dalla pandemia Covid-19 che ha fortemente aggravato l'insicurezza alimentare e ha negato l'accesso al cibo a quanti erano già poveri e altamente vulnerabili».

Caritas Internationalis serve ogni giorno centinaia di migliaia di persone che soffrono la fame perché non hanno le risorse economiche per acquistare cibo, così come migranti, rifugiati e sfollati che hanno dovuto abbandonare le proprie case e vivono nei campi di accoglienza. La confederazione promuove anche programmi di agricoltura sostenibile, al fine di rendere le persone in grado di produrre il proprio cibo, e è impegnata nel creare le condizioni per la sicurezza alimentare, affrontando cause quali il cambiamento climatico e il degrado ambientale.

«Caritas Internationalis ritiene che l'accesso al cibo sia un diritto fondamentale, un diritto che i più vulnerabili si vedono oggi ancora più negato a causa della pandemia. Siamo preoccupati per la crescente insicurezza alimentare in diverse parti del mondo e in particolare nella regione del Sahel e in quella dei Grandi Laghi. Se il nostro prossimo soffre la fame, è compito di tutti i membri della comunità globale sentirsi responsabili ed agire in modo solidale», ha aggiunto Aloysius John.

Nello spirito dell'ultima enciclica di Papa Francesco, Fratelli Tutti, Caritas Internationalis chiede una maggiore solidarietà e un più forte senso di responsabilità nei confronti dei più vulnerabili. La globalizzazione della solidarietà deve avere come priorità il considerare il “cibo per tutti” come un diritto fondamentale. Caritas Internationalis si unisce alle parole del Santo Padre ricordando altresì come lo spreco di cibo equivalga a privare gli altri del cibo di cui hanno bisogno per sopravvivere. «Lo spreco di cibo è cibo sottratto agli altri», nota John.

La confederazione crede fermamente che il fatto che l'11% della popolazione mondiale viva in condizioni di carenza di cibo sia una questione che deve essere affrontata con forte volontà politica e impegno.

Caritas Internationalis invita pertanto i leader politici a prendere le misure necessarie:

• fornire alle organizzazioni umanitarie i fondi necessari a rispondere ai bisogni immediati
• agire contro il cambiamento climatico e la salvaguardia dell'ambiente.
• promuovere l'agricoltura su piccola scala stanziando fondi per tali attività.

• fermare la guerra e i conflitti che costringono centinaia di migliaia di persone ad emigrare e aumentano l'insicurezza alimentare.

• Individuare zone prioritarie di sicurezza alimentare al fine di promuovere progetti per i più poveri.

In occasione della Giornata Mondiale dell'Alimentazione, Caritas Internationalis ha lanciato una campagna di raccolta fondi. Chiunque desideri donare può farlo al link: www.caritas.org/wfd2020]www.caritas.org/wfd2020


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