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Che fine ha fatto la Casa promessa dal Comune per i senzatetto di Reggio Calabria? A chiederlo è il consigliere comunale de “La Strada”, Saverio Pazzano. La richiesta è indirizzata, in particolare, all'assessore al Welfare, Demetrio Delfino.
Nei giorni scorsi l’assessore al Welfare del comune di Reggio Calabria, Demetrio Delfino, sollecitato dal consigliere de "La Strada" Pazzano in consiglio comunale, aveva risposto che «la casa per i senza fissa dimora è stata e rimane una priorità per l'Amministrazione comunale reggina». Aggiungendo, sullo stato dell’arte, che «i lavori, già in itinere, sono stati consegnati all'impresa e presto saranno riconsegnati all'amministrazione comunale. In caso di mancata conclusione dell'intervento nei termini previsti abbiamo già individuato una soluzione alternativa in città, in zona chiesa San Paolo per ospitare, in via temporanea, le persone senza fissa dimora nel caso in cui sorgesse la necessità».
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Risposta che pare non aver soddisfatto Pazzano che puntualizza: «Delfino riporta i dati che io stesso ho riportato dopo approfondimenti in commissione, accessi agli atti, interrogazioni, sit-in. Se era così semplice, se questa era una priorità dell’Amministrazione, allora, di grazia, Delfino può dare una risposta concreta sul perché dopo 9 anni ancora non ci sia niente di concreto?».
«Dal 2020, dalle dichiarazioni in cui l’assessore al Welfare affermava che entro il 2020 la casa per i senzatetto dimora sarebbe stata disponibile, sono passati due anni», ricorda ancora l’ex candidato a Sindaco de “La Strada” che su l’emergenza “gelo” a Reggio Calabria critica ancora le parole di Delfino.
L'assessore alle politiche sociali, nel rispondere ancora a Pazzano, aveva affermato che «l’emergenza "gelo" fortunatamente non esiste, per via delle condizioni climatiche favorevoli. In tale malaugurata ipotesi, che arrivi un'ondata straordinaria di gelo nella nostra città, siamo pronti e organizzati ad accogliere i senza fissa dimora che ne avranno necessità e per il tempo necessario, non esitando un istante di fronte alle difficoltà così come abbiamo fatto ad esempio nel 2016 aprendo le porte di palazzo San Giorgio, per quella situazione appunto di emergenza straordinaria».
Sulla struttura alternativa prospettata, nella sua risposta, da Delfino, Pazzano poi aggiunge: «Apprendo dalle parole di Delfino una cosa importante: che per i senza fissa dimora si pensa ad una struttura alternativa. Insomma: esattamente ciò che chiediamo da due anni e che abbiamo chiesto in consiglio a maggio. Lì Delfino aveva detto che, se non fosse stata pronta la struttura di Pietrastorta, avrebbero pensato a delle convenzioni con dei B&B. Mi ero permesso di rilevare che lavorassero piuttosto ad una struttura alternativa. Lo hanno fatto, bene. Ma vedremo se è vero, se sarà funzionante e funzionale».
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Ma sono due i quesiti che pone ancora Pazzano: «In che condizioni è la struttura che sarebbe stata recuperata in zona San Paolo», proponendo di andare a vederla con la commissione, e «chi e come gestirà i servizi e dove sarebbe il bando o che modalità di gestione ha in mente l'amministrazione?». In attesa di risposte, assicura l'esponente de "La Strada", «sto approfondendo i dati e sto studiando ancora, perché la critica sia accompagnata da proposte concrete».
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