Avvenire di Calabria

Nuovo capitolo della querelle tra le massime istituzioni dell'universo Giustizia

Caso Bombardieri, il Consiglio di Stato intima il Csm: «si adegui all’annullamento»

Anche la seconda nomina del 22 luglio 2022 è stata annullata dal supremo organo amministrativo

di Redazione Web

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La vicenda relativa alla nomina di Giovanni Bombardieri a Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria continuna a tenere banco. Il Consiglio di Stato nell'intimare il Csm ad adeguarsi all'annullamento ha nominato anche un commissario ad acta che dovrà intervenire.

Il Csm si adegui all'annullamento della nomina di Giovanni Bombardieri a Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, sancita dal Consiglio di Stato. A esigerlo sono gli stessi giudici di Palazzo Spada del Consiglio di Stato, che hanno pronunciato la seconda sentenza di ottemperanza all'annullamento disposto nel 2022, in accoglimento del ricorso proposto da Raffaele Seccia, ex Procuratore della Repubblica di Lucera (Foggia) ed attuale sostituto procuratore generale presso la Corte di cassazione.


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Con questa decisione la sezione VII, informa una nota, «ha dettato i criteri definitivi per il Csm e ha completato le statuizioni esecutive della prima sentenza di ottemperanza».

In caso di inerzia del Csm nei successivi 30 giorni, sarà il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, Fabio Pinelli, nel ruolo di commissario ad acta, a dover intervenire. Sono stati inoltre dichiarati inammissibili i ricorsi presentati contro la precedente sentenza di ottemperanza ed è stata respinta l'istanza di sospensione.

La nomina di Bombardieri a Procuratore di Reggio, venne deliberata dal Csm nel 2018. E poi confermata all'unanimità il 22 luglio del 2022 dopo l'annullamento da parte del Consiglio di Stato.


PER APPROFONDIRE: Caso Bombardieri, continua la querelle: il Csm ricorre al Consiglio di Stato


Anche questa seconda nomina è stata annullata dal supremo organo amministrativo, che ha ordinato al Csm di ripronunciarsi sulla nomina del Procuratore di Reggio Calabria. Il Csm, inoltre, ha proposto all’unanimità l’impugnazione della stessa sentenza del Consiglio di Stato anche in Cassazione sotto il profilo di un eccesso di potere giurisdizionale.

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