Avvenire di Calabria

La comunità diocesana ricorda l'anniversario della nomina del proprio vescovo a guida e pastore della Chiesa locale

Cassano Jonio, otto anni fa la nomina di Savino

A ricordare l'evento con una lettera indirizza al presule è il vicario generale, monsignor Francesco Di Chiara

di Redazione Web

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La comunità diocesana di Cassano Jonio in festa per l'anniversario della nomina del suo vescovo, monsignor Francesco Savino.

Il vescovo, monsignor Francesco Savino, vicepresidente della Conferenza episcopale italiana, festeggia oggi l'ottavo anniversario dalla nomina a Pastore della Chiesa di Cassano Jonio.

Un evento a ricordare il quale è una missiva della diocesi diffusa dal vicario generale, monsignor Francesco Di Chiara. «Otto anni fa, come oggi, il nostro Papa ci ha fatto il prezioso dono», si legge nella missiva indirizzata allo stesso Savino: «Un nome che poteva essere quello di un presbitero qualunque, ma che lo Spirito Santo ha ispirato perché sapeva quanto ne avevamo bisogno».


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La «memoria dell’annuncio della sua nomina», si legge ancora nella lettera, «è, ancora, un momento di giubilo per tutti noi. Senza saperlo eravamo, così come ha scritto nel suo primo messaggio, già nel Suo cuore e lei, Eccellenza, si è incardinato, sin da subito, nel nostro».

Anniversario nomina vescovo Savino: tempo di Grazia

Un anniversario, «seppur di nomina, come questo è sempre tempo di bilanci e valutazioni. Per questi ci sarà, sempre, tempo. Quel che conta - ancora la lettera a firma del vicario generale di Cassano Jonio - è riscoprire fortemente la funzione teologica e il ruolo determinante del servizio episcopale nella Chiesa, come ricorda l’assioma di Sant’Ignazio di Antiochia: “Nulla senza il Vescovo”».


PER APPROFONDIRE: La commozione di monsignor Savino sulle bare di Cutro: «Umanità sconfitta» [VIDEO]


Monsignor Francesco Di Chiara nel far proprio il paragrafo della lettera episcopale di Savino in occasione della Quaresima 2023 dove parla di “Testimoni “ordinari” della risurrezione”, aggiunge: «La Resurrezione è un fatto storico, ma i fatti, i ministri per renderla concreta e viva ogni giorno diventano necessari. Con lei abbiamo imparato a spronarci e a guardarci dentro poiché il Vescovo è colui che sa rendere attuale tutto quanto è accaduto a Gesù e soprattutto sa, insieme con la Chiesa, farsi testimone della sua Resurrezione. Il Vescovo non è un testimone isolato ma vive ed opera insieme con la Chiesa».

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