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«Ogni conflitto porta con sé morte e distruzione, provoca sofferenza alle popolazioni, minaccia la convivenza tra le nazioni». Per questo i Vescovi del Mediterraneo – riuniti a Firenze per l’incontro Mediterraneo frontiera di pace – «chiedono ad una sola voce pace», esprimendo preoccupazione e dolore per lo scenario drammatico in Ucraina e fanno «appello alla coscienza di quanti hanno responsabilità politiche perché tacciano le armi».
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Apprendiamo da Caritas italiana che don Vyacheslav Grynevych, direttore della Caritas Spes Ucraina, dopo il precipitare degli eventi e l’attacco da parte della Russia rilancia con forza un appello alla solidarietà: «In questo momento difficile, c’è un grande bisogno di unità, sostegno, abbiamo bisogno di sentire che non siamo soli».
Questa è una situazione drammatica – comunica Caritas italiana – che avrà ripercussioni non solo militari. Molti civili sono e saranno infatti sempre più coinvolti nei bombardamenti che stanno colpendo diverse città del paese. C’è inoltre molta preoccupazione per l’enorme numero di profughi che sta cercando di lasciare le proprie città e le proprie case, per trovare riparo in altre zone dell’Ucraina o nei Paesi confinanti.
Forte è il monito del vescovo della diocesi di Cassano allo Jonio, monsignor Francesco Savino, il quale afferma che «la pace è per i cristiani il frutto stagionato della Pasqua di Cristo, non la conseguenza di una mera responsabilità etica del cristiano».
«La coscienza credente - secondo monsignor Savino - è invitata a leggere i segni di questo tempo riesponendo profeticamente le ragioni della pace e annunciando, con le parole e con i fatti, il Vangelo della vita».
Proprio su sollecitazione del vescovo, la Caritas diocesana si unisce a Caritas Italiana per stare accanto alla Caritas in Ucraina ed alla popolazione tutta, attivandosi per fornire gli aiuti necessari per rispondere ai bisogni più urgenti e avviando una raccolta fondi per sostenere gli interventi di assistenza umanitaria ed emergenziale.
«In Ucraina, ora più che mai, hanno necessità di rifornimenti e attrezzature per rispondere all’attuale emergenza», si legge in una nota della diocesi di Cassano. In particolare servono: generi alimentari, prodotti per l’igiene e medicinali. Resta prioritaria anche la fornitura di acqua potabile; così come la distribuzione di materiale per garantire il riparo e il riscaldamento delle famiglie, considerate le rigide temperature invernali.
Accanto a Caritas Ucraina si sta attivando tutta la rete delle Caritas europee, in particolare le Caritas dei paesi limitrofi – Polonia, Romania e Moldavia – per accogliere tutti coloro, probabilmente migliaia di persone, in fuga dalla guerra.
PER APPROFONDIRE: Savino invita a pregare per la pace tra Russia e Ucraina
Accogliendo l’invito del Papa per la Pace in Ucraina, la diocesi di Cassano allo Jonio rinnova l'invito rivolto a tutti a rispondere «all’insensatezza della violenza», «alla follia della guerra» con «le armi di Dio», dedicando il 2 marzo, mercoledì delle ceneri, alla preghiera e al digiuno per la conversione dei cuori e per invocare il dono della pace.
Le donazioni a sostegno del popolo dell'Ucraina possono giungere, con Causale “Emergenza Ucraina”, tramite Conto Corrente Postale numero:13001870; Intestazione: Curia Vescovile di Cassano all’Jonio. Oppure Bonifico Bancario Banca INTESA SAN PAOLO S.p.A.IBAN: IT53 K030 6909 6061 0000 0002 920 Banco Posta IBAN: IT37 V076 0116 2000 0001 3001 870
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