Avvenire di Calabria

Il 2023 ha segnato una crescita delle richieste d’aiuto, secondo il consueto report che annualmente offre una fotografia aggiornata sullo stato dei bisogni in riva allo Stretto

Reggio Calabria, la fotografia del Centro Scalabrini: «il bisogno è ancora donna»

Nel 2023, la maggioranza degli utenti è stata femminile: le richieste di assistenza legale amministrativa per la prima volta superano le richieste per beni di prima necessità

di Francesco Chindemi

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Nel cuore di Reggio Calabria, il Centro d’ascolto diocesano “G.B. Scalabrini” si conferma baluardo di accoglienza e speranza per chi, immigrati ma anche italiani, cerca una spalla amica e nuove opportunità di vita.

Dal Centro "Scalabrini", una fotografia sullo stato dei bisogni a Reggio Calabria

Fondato dalle suore missionarie di San Carlo Borromeo (Scalabriniane) nel 1991, dal 2012 è ospitato nei locali della parrocchia dei Santi Filippo e Giacomo in Sant’Agostino, affidata dall’arcidiocesi ai missionari scalabriniani.


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Il Centro, oggi progetto condiviso tra le parrocchie della zona pastorale di Reggio Centro, continua a promuovere l’integrazione di ogni persona, secondo il carisma del Beato Giovanni Battista Scalabrini.

Crescono le richieste d'aiuto, le donne bisognose sono più degli uomini

Il 2023 ha segnato una crescita delle richieste d’aiuto, secondo il consueto report che annualmente offre una fotografia aggiornata sullo stato dei bisogni in riva allo Stretto. Con 3.737 persone assistite, sono stati superati i numeri dell’anno precedente.


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La maggioranza degli utenti è stata femminile. In tutto 2.267 le donne assistite, mentre gli uomini sono stati 1470 a conferma di una tendenza che vede, fra l’altro, l’incremento dei flussi migratori dai Paesi dell’Est Europa: giovani, mamme e nonne in età lavorativa, in genere sole o insieme ad altre donne con cui hanno rapporti di parentela o di amicizia, richiamate per la cura degli anziani a domicilio, per i lavori domestici o, si sospetta «anche per qualche attività sommersa nell’illegalità, nascosta e invisibile».

Le richieste di assistenza legale-amministrativo superano quelle per beni di prima necessità

Il Centro d’Ascolto ha risposto a una varietà di necessità, con una predominanza di richieste legate all’ambito legale-amministrativo, che hanno rappresentato il 45,1% del totale: consulenza e assistenza nella compilazione di modulistica per permessi di soggiorno, cittadinanza, ricongiungimenti familiari e forme di protezione umanitaria. Inoltre, l’assistenza ha coperto la gestione di appuntamenti con enti pubblici, la registrazione dei contratti di lavoro e la navigazione nel complesso mondo dell’informatica.


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Non da meno, il Centro ha fornito sostegno per i bisogni primari, il settore che più di tutti aveva occupato il primo posto negli anni precedenti, come l’accesso a generi alimentari e beni di consumo, che hanno interessato il 44,1% delle richieste. Sussidi specifici per l’infanzia (3,2%) e aiuti economici immediati per esigenze varie (3,3%), l’altro supporto tangibile offerto a chi si trova in condizioni di vulnerabilità, insieme al valido supporto di volontari e qualificati operatori del Centro che

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