Oggi e domani, 4 e 5 ottobre 2020, saranno due giornate storiche per la Città di Reggio Calabria: mai, infatti, la terra dei Bronzi non si era determinata al primo turno per l’elezione del suo primo cittadino
Chi sarà il sindaco di Reggio Calabria? Al via il ballottaggio
Redazione Web
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Oggi e domani, 4 e 5 ottobre 2020, saranno due giornate storiche per la Città di Reggio Calabria: mai, infatti, la terra dei Bronzi non si era determinata al primo turno per l’elezione del suo primo cittadino. Sarà – per la prima volta – ballottaggio tra il sindaco uscente, Giuseppe Falcomatà, e il candidato del centrodestra, Antonino Minicuci. Le urne saranno aperte dalle 7 alle 23 di oggi e dalle 7 alle 15 di domani: una doppia possibilità data agli elettori in virtù degli «adattamenti» burocratici dettati dall’emergenza Coronavirus.
Rimangono invariate, quindi, le disposizioni in termini di sicurezza pubblica, con l’obbligo di entrare nei seggi indossando la mascherina e igienizzarsi all’ingresso della propria sezione. Molto più semplice l’esplicazione del voto: essendo un ballottaggio, nella scheda blu saranno stampati soltanto i due nomi di Falcomatà e Minicuci con le liste a loro collegate. Non si può, ovviamente esprimere un voto disgiunto, per cui attenzione agli errori (in virtù dell’altissima percentuale di preferenze “distaccate” tra candidati sindaco e liste al primo turno).
Occorre, quindi, solo sbarrare il nome di una delle due proposte delle coalizioni di centrosinistra e centrodestra. Altrettanto semplificato dovrebbe essere il lavoro di presidenti di seggio e scrutatori: si parte con lo spoglio dalle 15 di domani e già attorno alle 17 si potrebbero avere dei dati abbastanza attendibili. Comunque la conclusione dello scrutinio è prevista entro la serata di lunedì. Sta per concludersi, quindi, questa lunghissima maratona elettorale iniziata ufficialmente il 24 agosto, all’indomani della presentazione ufficiale delle liste, ma che da quasi un anno sta caratterizzando l’attività politica in riva allo Stretto.
Una chiosa finale. Nessuno dei due candidati ha accolto la proposta dell’arcivescovo Giuseppe Fiorini Morosini – pubblicata sull’ultimo numero del settimanale diocesano – in cui chiedeva la presentazione delle potenziali Giunte comunali prima del secondo turno. Un’occasione persa.