Avvenire di Calabria

Il libro di poesie dell'autore reggino al centro dell'iniziativa organizzata dal Centro italiano scrittori della Calabria e della parrocchia di San Giorgio al Corso

Chiesa degli artisti, presentato l’Itinerario amoroso di Antonio Zavettieri

Nel volume la bellezza e anche le difficoltà del sentimento d’amore declinato anche sotto l'aspetto spirituale

di Redazione Web

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Promossa dal Centro Internazionale Scrittori e dalla Chiesa degli artisti di Reggio Calabria, nei giorni scorsi, nella sala San Giorgio della stessa chiesa, si è svolta la presentazione del volume di poesie “Itinerario amoroso” di Antonio Zavettieri.

Alla Chiesa degli artisti presentato il libro di poesie di Zavettieri

Hanno parlato del libro: Monsignor Pasqualino Catanese, vicario generale della diocesi di Reggio Calabria – Bova; don Antonio Cannizzaro, parroco della chiesa di San Giorgio al Corso, detta anche Chiesa degli artisti di Reggio Calabria; professor Fortunato Mangiola, scrittore; Loreley Rosita Borruto, presidente del Cis della Calabria; l’autore Antonio Zavettieri.


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Poesie scelte del volume sono state lette dall’attore Pasquale (Pax) Curatola. Antonio Zavettieri nativo di Roghudi, paese grecanico della Città Metropolitana di Reggio Calabria, ma reggino di adozione, si è laureato in Filosofia presso l’Università di Messina con una tesi su “La teoria estetica di Luciano Anceschi”. Giornalista pubblicista, è componente del comitato di Redazione della Voce del Sud.

Da sempre ha mostrato interesse per gli studi umanistici e per la poesia in particolare. In età giovanile fece il suo esordio con la raccolta di poesie intitolata “Forse”. “Itinierario amoroso” è la seconda silloge. Il volume ha come filo logico l’amore che lega tutte le poesie della raccolta. In questa pubblicazione lo Zavettieri apre il suo cuore e lascia trapelare quanto gli pulsa dentro. Lo manifesta a chiare lettere nella dedica alla moglie Giovanna, dove afferma che i componimenti «dal primo all’ultimo, altro non sono che i gradini della scala che mi ha condotto a lei, approdo ideale e reale del mio itinerario amoroso».

Strutturalmente il volume è diviso in due parti. Nella prima sezione sono racchiusi gli approcci, i contatti, le iniziative, con i quali Antonio ha sperimentato la bellezza e anche le difficoltà del sentimento d’amore. Molto tempo ha impiegato l’autore e numerosi tentativi ha esperito fino a raggiungere l’amore vero, talmente vero da renderlo pubblico. Per cogliere nella sua interezza la totalità di questo legame, notiamo che siamo in un contesto cristiano, dove l’amore è sublimato dal Sacramento del matrimonio, che rende sacra l’unione tra un uomo e una donna. Comparando le due pubblicazioni, le caratteristiche di stile e di lingua evidenziano la fenomenologia dell’autore, che esterna in essi la sua complessa e variegata esperienza poetica. Leggendo i testi, appare evidente il rifiuto della poesia impostata sulla metrica, che al presente sembra aver esaurito la sua carica creativa per la maggior parte dei seguaci della musa Calliope.

Siamo nell’ambito delle composizioni a rima libera, che permette all’autore ampia possibilità di prestare maggiore attenzione alla singola parola, che viene fatta oggetto di riflessione profonda, per rendere nel migliore dei modi il messaggio che si vuole trasmettere. L’ispirazione gli sorge improvvisa, quasi un raggio di sole che penetra le nuvole. Segue un lavorio di ricerca che si ferma solo quando viene raggiunta la perfetta corrispondenza tra pensiero e scrittura. La collocazione più idonea della parola trovata concorre a creare all’interno del verso l’eufonia della poesia, che si caratterizza come armonia e mira a trasmettere una sensazione di godimento estetico e benessere generale. Antonio non fa ragionamenti, si esprime per immagini. Privilegia l’essenziale e nulla concede se non allo stretto necessario. Sappiamo essere la poesia un riflesso della mente, che alterna intuizioni elementari e pensieri multiformi.

Le poesie di Zavettieri declinate nella spiritualità

Leggendo le numerose poesie dello Zavettieri, si nota che detta complessità ha comportato un cambiamento continuo del suo modo di scrivere. Nel corso del tempo la sua espressività ha subito delle trasformazioni, che a guardarle dall’interno si chiariscono come conseguimento di un pensiero maturo, che tende a comunicare una visione positiva della vita, la quale meriterebbe a suo giudizio di essere vissuta in pienezza e in armonia con se stesso, con gli altri e anche col creato, sulla scia dell’insegnamento di Papa Francesco. Nell’agile volume di poesie di Antonio Zavettieri è presente una serie di componimenti che in pochi versi racchiudono il suo messaggio.


PER APPROFONDIRE: La parrocchia dell’Itria presenta il volumetto di Zavettieri


Sono lampi che illuminano per un istante la scena. Si citano Brillarono i tuoi occhi (pag. 24), Se il tuo cuore (pag.32), Colgo l’eternità (pag. 50), L’attimo (pag. 59), Amore vero (pag. 63), Nessun giorno (pag.73), I tuoi silenzi (pag. 80), È bello abitare (pag. 88). Da evidenziare Atomi noi siamo (pag. 75). Il componimento ha riportato alla mente le monadi di leibniziana memoria, perché rimandano ad una realtà non fisica, ma metafisica. I due protagonisti si considerano predestinati all’incontro sin dalla nascita.

Domanda: «Quando, dove e come avvenne la rivelazione del loro destino incrociato?». Antonio dà una risposta ermetica, accennando ad una nuvola, che si potrebbe interpretare come rapimento dei sensi o financo estasi mistica. Altre poesie meriterebbero analisi e svelamenti, sed de hoc satis.

Se si dovesse però dare un giudizio sintetico del lavoro di Zavettieri, verrebbe da evidenziare l’originalità della sua ispirazione. Non si rinviene traccia alcuna di imitazione più o meno camuffata. É tutta polla spontanea, come acqua sorgiva, che disseta, rinfresca e comunica una piacevole sensazione di benessere.

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