Avvenire di Calabria

C’è una risposta di prossimità nel territorio reggino che cammina sulle gambe della solidarietà grazie al contributo alla Chiesa Cattolica

8xmille, a Reggio Calabria una firma che alimenta la speranza

Dal centro alle zone periferiche, il pasto diventa occasione di incontro e ascolto dei tanti bisogni

di Redazione Web

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C’è una risposta di prossimità nel territorio di Reggio Calabria che cammina sulle gambe della solidarietà, lontana da ogni forma di finanziamento pubblico da parte degli enti locali, è alimentata grazie alla firma dell’8xmille alla Chiesa Cattolica.

Reggio Calabria, le mense Caritas risposta d'amore grazie all'8xmille

Per chi è in povertà estrema, per la maggior parte famiglie in difficoltà economica, ma anche senzatetto ed extracomunitari, le mense per i poveri da anni rappresentano un vero e proprio punto di riferimento per tanti bisognosi che vivono il territorio, anche non cattolici. Una missione, svolta lontana dai riflettori, che ha il suo carburante proprio nella firma dell’8xmille. Un piccolo gesto capace di generare e alimentare amore.


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Le mense Caritas nate e cresciute negli anni sull’intero territorio diocesano, continuano a sostenersi su questo, oltre che dallo spirito solidale delle comunità parrocchiali che le ospitano, dei loro parroci, insieme ad altre realtà associative e al coordinamento della Caritas diocesana.

Un servizio che non va mai in vacanza

Un impegno che non va mai in vacanza, anche in questo lungo periodo, dalla Pasqua e fino al due giugno, segnato da tante festività e ponti. Le mense per i poveri continueranno ad accogliere i bisognosi del territorio. Diverse quelle realizzate negli anni e che ancora rappresentano una forte risposta di welfare sul territorio reggino. Dalla zona nord alla periferia sud, facciamo tappa al Centro d’ascolto “Italia Campagna”. Un miracolo solidale iniziato nel 1991. È la mensa per i poveri della parrocchia del Soccorso. Migliaia di pasti distribuiti ogni anno.


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Un’opera di carità enorme sostenuta esclusivamente col volontariato e l’aiuto alla Chiesa Cattolica. Oltre cento le famiglie della parrocchia che ricevono settimanalmente un aiuto concreto per far fronte alle loro difficoltà.

Pronti a donare cibo e speranza

Rimanendo nella zona sud, la “Casa del Pane”, nata presso la parrocchia di San Francesco d’Assisi, guidata dai frati francescani, è «una porta sempre aperta» per una cinquantina di poveri che qui si rivolgono ogni giorno. Ci sono tanti extracomunitari non cattolici. Ma anche italiani e molti anziani soli, oltre al cibo bisognosi di essere sfamati da una parola di conforto.

Un impegno caritativo, supportato grazie all’8xmille, che vede in prima linea anche i volontari del Centro d’accoglienza “San Gaetano Catanoso”, sempre aperto 365 giorni all’anno. L’operosità è il “marchio di fabbrica” anche delle suore alcantarine che gestiscono il Centro di ascolto della Caritas diocesana “Don Italo Calabrò” ad Archi, nella zona nord di Reggio Calabria e sostenuto grazie ai fondi alla Chiesa cattolica. Un miracolo di prossimità che non si è arreso neanche quando i morsi del Covid-19 sembravano non lasciare spazio alla solidarietà e che, insieme agli altri, continua ad alimentare insieme all’amore, anche tanta speranza.

Ecco i mille volti del welfare cattolico

C’è anche tanta Calabria tra “I mille volti dell’8xmille”, la nuova campagna di comunicazione della Conferenza Episcopale Italiana, on air dal 14 aprile con gli spot che raccontano una Chiesa in uscita, costantemente al fianco dei più fragili. Condomini solidali, doposcuola, poliambulatori, case di accoglienza, dormitori, mense, restauri di beni culturali e artistici, stanziamenti per calamità naturali o emergenze umanitarie nel mondo: sono solo alcuni esempi dell’articolata rete di aiuto messa in campo ogni anno dalla Chiesa cattolica per rispondere alle nuove povertà e a fasce di popolazione con bisogni diversi e sempre più complessi.


PER APPROFONDIRE: Reggio Calabria – Bova, una firma che fa bene a carità e cultura: ecco i progetti avviati grazie all’8xmille


Ad agire sono le mani e i cuori di professionisti e volontari grazie al supporto dell’8xmille alla Chiesa cattolica che dal 1990 realizza ogni anno migliaia di progetti, secondo tre direttrici fondamentali di spesa: culto e pastorale, sostentamento dei sacerdoti diocesani, carità in Italia e nei Paesi in via di sviluppo. Nel 2023 sono stati assegnati oltre 243 milioni di euro per interventi caritativi (di cui 150 destinati alle diocesi per la carità, 13 ad esigenze di rilievo nazionale di cui circa la metà destinati a Caritas Italiana e 80 ad interventi a favore dei Paesi più poveri).

Un vero e proprio "bilancio d'amore"

Accanto a queste voci figurano 403 milioni di euro per il sostentamento degli oltre 32 mila sacerdoti che si spendono a favore delle comunità e che sono spesso i primi motori delle opere a sostegno dei più fragili.

E oltre 352 milioni di euro per esigenze di culto e pastorale, voce che comprende anche gli interventi a tutela dei beni culturali ed ecclesiastici anche con interventi di restauro per continuare a tramandare arte e fede alle generazioni future oltreché sostenere l’indotto economico e turistico locale. L’8xmille è quindi un vero e proprio moltiplicatore di risorse e servizi che ritornano sul territorio a beneficio di tutti.


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«Il welfare cattolico – afferma il responsabile del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica, Massimo Monzio Compagnoni – si è evoluto nel corso degli ultimi decenni e ormai, oltre alla presenza fondamentale dei volontari, coinvolge anche diverse figure professionali per rispondere alla complessità delle esigenze e per spingersi oltre le forme assistenziali. Le nostre parrocchie ed i nostri servizi aprono le porte per accogliere le molteplici sfide della povertà, senza dimenticare l’importanza di operare in rete con le altre risorse presenti sul territorio».

Un semplice gesto per non lasciare indietro nessuno

Tutto questo è reso possibile da una semplice firma, quella per l’8xmille, grazie alla quale la Chiesa non lascia indietro nessuno: poveri, immigrati, disoccupati, anziani, giovani, donne sole e famiglie vulnerabili. «Se non ci fosse la Chiesa e il lavoro straordinario svolto dalla macchina del volontariato aggiunge Monzio Compagnoni - ci sarebbe un vuoto enorme».

Aiutare non costa nulla. Un piccolo gesto per una grande missione: ecco come contribuire attraverso la firma dell'8xmille

Ma come firmare per l’8xmille alla Chiesa cattolica? Innanzitutto, la firma non è una tassa e al contribuente non costa nulla. Quella dell’8×mille alla Chiesa cattolica è una firma che può essere apposta da tutti coloro che concorrono al gettito Irpef: chi presenta il 730, chi presenta il Modello Redditi, ma anche chi dispone solamente del Modello Certificazione unica, per chi possiede unicamente redditi di pensione, di lavoro dipendente o assimilati e non è obbligato a presentare la dichiarazione.

Sia nel 730 che nel Modello Redditi e nel Modello Cu bisogna firmare nel riquadro relativo alla scelta per l’8xmille dell’Irpef nella casella “Chiesa cattolica” facendo attenzione a non invadere le altre caselle per non annullare la scelta.

Nel Modello Cu bisogna firmare anche nello spazio “Firma” posto in basso nella scheda.

Per ulteriori chiarimenti su come firmare è possibile visitare il sito: https://www.8xmille.it/come-firmare/ 

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