Diritto alla Salute, Polistena guida la mobilitazione: il 4 maggio manifestazione in piazza
All’appuntamento hanno aderito associazioni e comitati di tutta la Calabria, insieme per rivendicare maggiore attenzione nel settore della sanità.
In Italia domenica 18 febbraio si svolgerà una raccolta fondi promossa dai vescovi e dalla Caritas in favore delle persone e comunità particolarmente colpite dalla guerra in corso in Terra Santa. Un preludio all'annuale appuntamento con la Colletta del venerdì Santo.
Per iniziativa della Conferenza episcopale italiana (Cei), domenica prossima, 18 febbraio (I di Quaresima), in tutte le chiese e parrocchie d’Italia si svolgerà una speciale raccolta fondi per coloro che in Terra Santa sono stati particolarmente colpiti e danneggiati dalla guerra che infuria dal 7 ottobre scorso.
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La Cei spiega che «le offerte raccolte, da inviare a Caritas Italiana entro il 3 maggio, renderanno possibile una progettazione unitaria degli interventi anche grazie al coordinamento con la rete delle Caritas internazionali impegnate sul campo».
La colletta nazionale coinvolgerà tutte le chiese italiane, «quale segno concreto di solidarietà e partecipazione di tutti i credenti ai bisogni, materiali e spirituali, delle popolazioni colpite dal conflitto in Terra Santa».
Le offerte raccolte, da inviare a Caritas Italiana entro il 3 maggio, renderanno possibile una progettazione unitaria degli interventi anche grazie al coordinamento con la rete delle Caritas internazionali impegnate sul campo.
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«Caritas Italiana – spiega il direttore, don Marco Pagniello – è in costante contatto con la Chiesa locale: dopo aver sostenuto, nella fase iniziale dell’emergenza, gli interventi di Caritas Gerusalemme, continua a seguire l’evolversi della situazione, accompagnando le Chiese locali nell’organizzazione delle diverse iniziative per far fronte ai bisogni dei più poveri e favorire un clima di pace e riconciliazione».
La colletta del 18 febbraio rappresenta, inoltre, «una preziosa occasione di sensibilizzazione e animazione delle comunità parrocchiali italiane. A tal fine Caritas Italiana sta predisponendo sussidi e locandine che sanno messi a disposizione delle Diocesi».
All’appuntamento hanno aderito associazioni e comitati di tutta la Calabria, insieme per rivendicare maggiore attenzione nel settore della sanità.
Il presule ai nostri microfoni ha condiviso alcuni suggerimenti. Ai sacerdoti ha detto: «Dobbiamo provare a stare dentro questo mondo digitale come testimoni, capaci di comunicare qualcosa».
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