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La Regione Calabria “investe” nella formazione anche oltre l’età dell’obbligo, attraverso nuove opportunità rivolte a chi intende completare il ciclo di studi e conseguire un titolo anche in età adulta. È quanto emerge dal Piano di dimensionamento scolastico recentemente approvato dalla Giunta regionale.
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L’offerta formativa, in particolare, dal prossimo anno scolastico, si arricchirà di nuovi indirizzi per adulti e corsi di alfabetizzazione linguistica per extracomunitari nelle aree dove insistono gli Sprar. Proprio su questo punto, abbiamo sentito il vice presidente della giunta regionale con delega all’Istruzione, Giusi Princi.
«La Calabria - dichiara ad Avvenire di Calabria - è una regione di frontiera, da sempre impegnata nelle politiche di accoglienza ed integrazione degli immigrati che approdano sulle nostre coste. È anche a questo aspetto della nostra terra che guarda la programmazione dell’offerta formativa scolastica per l’anno 2022 - 2023, approvata lo scorso 31 gennaio dalla giunta regionale su mia proposta». In merito ai nuovi indirizzi, continua Giusi Princi, «ho inteso dare ascolto e spazio, nel rispetto dei ruoli, alle proposte delle amministrazioni provinciali calabresi e della città metropolitana di Reggio Calabria, che io stessa ho voluto coinvolgere, d’intesa con il presidente Roberto Occhiuto».
Il lavoro, tuttavia non si arresta qui. «Stiamo preparando il terreno per una modifica più significativa che sarà frutto di una concertazione territoriale più articolata e partecipata», anticipa il vice presidente della Regione. «Tuttavia, già in questa prima fase - prosegue - ho sentito il dovere di dare risalto alle attività che proiettano il sistema scolastico verso le esigenze non solo di adolescenti e giovani, ma anche di adulti di tutte le fasce di età ed estrazioni socio-economiche, nonché di culture ed origini diverse dalle nostre».
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Presso i Centri d’istruzione per gli adulti, sono previsti corsi (anche serali) di primo livello e di alfabetizzazione della lingua italiana a servizio anche degli Sprar della Calabria. «Intendiamo, insomma, dare un’offerta formativa più inclusiva e garante di un diritto allo studio riconosciuto a tutti coloro che intendono investire sulle proprie competenze per essere protagonisti responsabili - conclude Princi - del sistema economico e produttivo regionale e quindi nazionale»
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