Avvenire di Calabria

Ieri l’ultima assise del 2023, un anno segnato da tante novità per la burocrazia dell’ente e dal ritorno di Falcomatà

Comune di Reggio Calabria, dopo 52 anni va in soffitta il Piano regolatore: ecco il Psc

In attesa del varo della nuova giunta, Palazzo San Giorgio si dota del nuovo strumento di pianificazione: «moderno, aperto e partecipato»

di Redazione Web

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Si è svolto ieri, al Comune di Reggio Calabria, l’ultimo consiglio del 2023. Un anno (nell’ultimo scorcio) segnato da ritorni. Come quello di Falcomatà e degli altri amministratori coinvolti nella vicenda “Miramare” e assolti in cassazione. In occasione dell’ultima assise dell’anno che avrebbe dovuto segnare anche una ripartenza dell’azione amministrativa con il varo della nuova giunta, il sindaco Falcomatà ha richiamato ai valori del patto con gli elettori «patrimonio genetico dell'amministrazione». E ha parlato anche dei concorsi: «È stato il momento più emozionante del mio percorso politico».

Comune di Reggio Calabria, va in pensione il Piano regolatore

A caratterizzare i lavori del Consiglio comunale, l’ultimo del 2022, l’approvazione del Piano strutturale comunale che, a distanza di 52 anni, manda in soffitta il vecchio Piano regolatore generale licenziato nei primi anni ‘70. «È un giorno storico», ha detto il sindaco Giuseppe Falcomatà commentando il via libera dell’aula al documento illustrato dall’assessore alla Pianificazione, Domenico Battaglia.


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«Al termine di un iter molto lungo - ha aggiunto - siamo riusciti a dotare la città di un Psc moderno, aperto, agile, partecipato, che fissa, finalmente, delle regole precise e disegna la visione della Reggio dei prossimi 30 anni. Diciamo addio, dunque, alla cementificazione selvaggia ed entriamo nella nuova dimensione del consumo del suolo zero che l’Europa ci chiede».

«Ringrazio - ha continuato Falcomatà - tutti i protagonisti della realizzazione, concertazione e approvazione del Psc, tutti gli uffici ed i professionisti che vi hanno lavorato. In particolare, la mia più profonda gratitudine va all’ex assessora Mariangela Cama per l’opera straordinaria svolta. Da tecnica in giunta, ha messo a disposizione della città le sue competenze e capacità professionali, lo ha fatto con straordinario amore per la comunità e ci ha ricordato come le cose si possano fare bene con quell’elemento di cui, spesso, parliamo e di cui lei si fa portatrice: la gentilezza. Grazie per quello che ha fatto e per come lo ha fatto».

Piano strutturale comunale, ecco il nuovo strumento di pianificazione del Comune di Reggio Calabria

L’assessore Battaglia, nel corso dei suo intervento, ha ringraziato il sindaco Giuseppe Falcomatà che, sin dall’inizio della sindacatura, «ha dato un impulso decisivo affinché si arrivasse a questa importante giornata». «Il Psc - ha proseguito - soddisfa e raggiunge obiettivi urbanistici, ambientali, economici, culturali e paesaggistici. È uno strumento di pianificazione importantissimo che si associa al masterplan già avviato, al Dpss, al masterplan de porto, al redigendo masterplan dell'aeroporto. Tutte cornici che servono a migliorare la vivibilità della città». Sentimenti di gratitudine, infine, sono stati espressi per «i progettisti, i geologi, il settore comunale Urbanistica e Pianificazione, la dirigente Carmen Stracuzza, il rup Alberto Di Mare, gli ordini professionali, l’associazione dei costruttori, gli ex assesori Giuseppe Marino e Mariangela Cama».

Sul punto è intervenuto anche il consigliere Giuseppe Sera sottolineando come «si stia disegnando la visione della città sempre più legata, in maniera morbosa, al fronte mare». «Finiscono - ha detto - i condoni edilizi, le opere costruite, senza vincoli e permessi, lungo i greti dei torrenti o negli splendidi agrumeti del nostro territorio».

Gli altri temi al centro dei lavori

Il sindaco Giuseppe Falcomatà, intervenuto nelle fasi preliminari, è tornato a soffermarsi sulla firma dei contratti di assunzione dei 130 vincitori dei concorsi pubblici del Comune di Reggio Calabria: «È stato il momento più emozionante della mia attività politica». Quindi, rispetto ad alcune sollecitazioni della minoranza, il primo cittadino ha rivolto il pensiero «a quanti, soprattutto in questi giorni di festa, si trovano costretti in un ospedale».

«La politica - ha spiegato - dovrebbe occuparsi un po’ di più dei problemi del nostro sistema sanitario che, come ho avuto modo di constatare, ancora sono troppi e davvero insopportabili».

Falcomatà e il patto con gli elettori

Il sindaco, rivolgendosi all’aula, ha ricordato «i valori sui quali si fonda il patto con gli elettori e che, sin dal primo mandato, sono patrimonio genetico di questa amministrazione». «Il lavoro - ha sottolineato - è il primo valore e oggi vede l’assunzione di nuovi dipendenti comunali e, nel tempo, ha registrato la salvaguardia dei livelli occupazionali delle società partecipate. I conti in ordine sono il secondo stigma della nostra amministrazione. Quando diciamo che abbiamo attraversato il deserto è perché, rispetto ad una scelta molto più facile, abbiamo avuto senso di responsabilità nell’evitare che si prendessero strade irreversibili e molto più difficili per i cittadini e le imprese».


PER APPROFONDIRE: Giuseppe Falcomatà promette: «Reggio, ce la faremo»


Poi, l’ambiente: «È un altro valore che ci unisce, come lo sono la sanità pubblica e la pianificazione di scelte sostenibili che vanno oltre un ciclo politico. Il Piano strutturale approvato è frutto di una programmazione che è sempre la stessa. Gli uomini sono cambiati rispetto all’inizio di questa stagione, ma lo schema è sempre lo stesso, a testimonianza del fatto che ci si unisce su un’idea. Persone molto più autorevoli di noi, hanno detto che le idee camminano sulle gambe degli uomini che, nel corso del tempo, possono, comunque, essere diversi da quanti hanno iniziato quel percorso».

La nuova giunta? Il sindaco: «Siamo nel tempo delle scelte coraggiose»

Un altro valore comune, per il sindaco Falcomatà, è la difesa degli ultimi: «Voglio manifestare vicinanza e solidarietà agli operatori dell’Hub per la famiglia di Sbarre, recentemente oggetto di un pesante atto vandalico. Un progetto che è un punto di riferimento per il quartiere e per la città, soltanto uno dei tanti presidi sociali che l’amministrazione ha dedicato ai più fragili. Penso alla Casa per i senzatetto o quella per le donne vittime di violenza. Il pranzo del 26 dicembre ha aperto le porte di Palazzo San Giorgio alle persone che soffrono di più. Anche questo è un fatto bello. È evidente, dunque, come si debba superare questa fase e oltrepassare il muro». Citando un passo dei Promessi sposi, il sindaco ha, così, affermato che «siamo nel tempo delle scelte coraggiose. E se il coraggio non si ha, non se lo si può dare».

Ultimo Consiglio comunale del 2023, il dibattito

Nel corso dei preliminari della seduta, è intervenuto il consigliere Giuseppe Marino rimarcando l’importanza dell’assunzione dei nuovi 130 dipendenti comunali e riportando i dati che riconoscono, al Comune di Reggio Calabria, l’avanzamento della capacità di spesa sui fondi europei per oltre l’81%.


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«Soltanto negli ultimi due mesi - ha spiegato - sono stati liquidati e pagati 47 milioni di euro. Risorse che, in gran parte, rimangono nell’economia cittadina per imprese che investono nel settore dell’economia circolare, per gli enti del terzo settore, le aziende operanti nel comparto delle costruzioni, i professionisti o le famiglie in difficoltà».

Al dibattito hanno preso parte anche i consiglieri Giuseppe Sera, Franco Barreca, Giuseppe Giordano, Nino Malara ed Antonino Castorina. Insieme al Psc, sono stati approvati tutti 21 punti posti all’ordine del giorno.

Il siparietto in aula. Milia (Forza Italia) e l’agrifoglio donato al sindaco

C’è stato spazio, ieri, in Consiglio comunale, a un siparietto a mettere in scena il quale è stato il capogruppo di Forza Italia, Federico Milia. Il consigliere “azzurro” ha, infatti, regalato al sindaco Falcomatà un agrifoglio.

Più che un dono una provocazione lanciata al primo cittadino. «Un promemoria per ricordarLe di programmare il prossimo Natale in città, qualora dovesse arrivarci date le condizioni della maggioranza, nel rispetto delle tradizioni e dei cittadini, visto il flop di quello appena trascorso», ha motivato così il gesto Milia nell’avvicinarsi allo scranno più alto del Consiglio, occupato da Giuseppe Falcomatà.

«Non si può pensare di programmare il Natale nel mese di Dicembre, presentando il bando il 5 Dicembre: non è solo una questione di decoro, si tratta di immettere nel nostro tessuto socio-economico migliaia di euro, che quest’anno sono andati irrimediabilmente persi», ancora il capogruppo di Forza Italia.

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