Avvenire di Calabria

Dal 4 all'8 marzo presso l'Hotel "Presenze" di Barritteri si è rinnovato il tradizionale appuntamento all'insegna della meditazione e della preghiera. Era presenta anche l'arcivescovo Morrone

Con padre Della Corte, concluso il percorso degli Esercizi spirituali del clero reggino

Dall’annuncio più antico nei vangeli «convertitevi e credete al Vangelo» al «cominciò a sentire paura e provare angoscia» nel Getsemani, il cammino affrontato con il noto biblista

di Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram

Venerdì scorso presso l'Hotel "Presenze" di Barritteri, si è concluso il ritiro del clero reggino che ha partecipato agli esercizi spirituali insieme all'arcivescovo, monsignor Fortunato Morrone. A guidarli, il noto biblista padre Ernesto Della Corte.

A Barritteri gli Esercizi spirituali del Clero reggino

Dall’annuncio più antico nei vangeli «convertitevi e credete al Vangelo» al «cominciò a sentire paura e provare angoscia» nel Getsemani. Questo il percorso degli Esercizi spirituali del Clero reggino, vissuti a Barritteri dal 4 all’8 marzo e guidati da padre Ernesto Della Corte.


Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE


Il religioso ha fatto attraversare tutto il Vangelo secondo Marco invitando a seguire le orme di Gesù per diventare fraternità. Illustrando esegeticamente ed esperienzialmente i vari episodi, ha messo in luce gli aspetti relazionali che il Signore ha vissuto e proposto ai suoi discepoli.

Padre Ernesto Della Corte guida gli Esercizi spirituali durante il ritiro del clero reggino

Il lebbroso, il paralitico, l’uomo dalla mano paralizzata, la “nuova” famiglia di Gesù, le parabole e l’esperienza della tempesta, gli esorcismi, il “vangelo delle donne”: l’emorroissa, la figlia di Giairo, la donna siro-fenicia, la donna dell’unzione col profumo di nardo; e poi ancora: l’uomo sordo/balbuziente, il cieco di Betsaida, l’abbraccio dei bambini, l’incontro col giovane ricco hanno permesso di conoscere in tutta la loro profondità i sentimenti e gli atteggiamenti umani di Gesù attraverso i quali la divinità si è compiaciuta di manifestarsi, nel desiderio/missione del Figlio di far conoscere l’amore salvifico del Padre.


PER APPROFONDIRE: Reggio – Bova, formazione e spiritualità del clero: ecco le date


Il modo competente e semplice di porgere i contenuti ha coinvolto tutti. Il suo consistente profilo culturale non ha impedito a padre Ernesto di regalare ai presenti ampie condivisioni del suo vissuto: il suo ateo “punto di partenza”, l’esperienza del dolore e della malattia, la guarigione/chiamata, i suoi studi e il suo vasto ministero a servizio della Parola.

Il «grazie» dell'arcivescovo Morrone e del clero reggino

Cordiali ringraziamenti, sentiti ed espressi dall’arcivescovo Morrone e da tutti, hanno naturalmente preso forma nell’augurio di poter in futuro usufruire ancora della sua competenza/ testimonianza: le occasioni certamente non mancheranno.

I sacerdoti reggini in ritiro con l'arcivescovo Morrone

Accanto alla Liturgia celebrata, per tutto il tempo degli Esercizi si è potuta sperimentare anche la “celebrazione” della fraternità sacerdotale, culminata nella collatio dell’ultima sera in cui tutti i presenti hanno avuto la possibilità di esprimersi e di testimoniare, attraverso le risonanze della Parola accolta, la rinnovata gioia di essere stati scelti dal Signore.


Adesso siamo anche su WhatsApp, non perdere i nostri aggiornamenti: VAI AL CANALE


Unanime il desiderio non soltanto di ripetere esperienze di questo genere, ma soprattutto di portare nel proprio vissuto quotidiano la relazione fraterna col Signore e in presbiterio, che in questi giorni hanno ripreso vitalità e sapore.

Articoli Correlati