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Si è concluso ieri il Campo del Post-Cresima del Cammino neocatecumenale della diocesi di Reggio Calabria – Bova. Per quattro giorni, ben 138 ragazzi di età compresa tra 13 e 18 anni, hanno vissuto un percorso di fede e spiritualità pensato per loro. Undici coppie di “padrini”, cioè le famiglie che ordinariamente seguono un piccolo gruppo di ragazzi del post cresima, hanno condiviso con gli adolescenti reggini questa straordinaria esperienza residenziale.
Hanno partecipato i gruppi delle parrocchie di San Luca, San Cristoforo e San Giovanni di Pellaro.
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Il Campo del Post - Cresima si è svolto nella Sila piccola, a Villaggio Mancuso, dove i partecipanti si sono radunati sabato 28 alle ore 15. Il primo atto “rivoluzionario” di questi quattro giorni di spiritualità e divertimento è stata la consegna volontaria del cellulare, gesto che ha permesso a chi lo ha voluto, di “ritirarsi” dal mondo e vivere appieno la proposta del Post - Cresima.
Il primo giorno del campo è stato contrassegnato dalla liturgia penitenziale. È stata offerta ai ragazzi la possibilità di accostarsi al sacramento della riconciliazione, grazie alla presenza di molti sacerdoti, di cui 9 arrivati dal Seminario Redemptoris Mater della arcidiocesi di Cosenza. Terminata la Liturgia penitenziale ha avuto inizio il grande gioco, continuato poi fino alla conclusione del campo: durante il primo giorno sono state costituite le squadre e sono stati disputati i primi tornei.
La giornata di domenica è stata caratterizzata dal pellegrinaggio notturno: alle 4 del mattino tutti i partecipanti si sono radunati per partire insieme. Dopo aver raggiunto il luogo di inizio del pellegrinaggio, i giovani coi loro padrini e i sacerdoti hanno camminato insieme per 6 chilometri. Poi, arrivati sulle rive del lago Passante, hanno celebrato insieme l’eucaristia domenicale.
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Nel pomeriggio, dopo un congruo tempo di riposo, è stato proposto ai ragazzi di approfondire il tema biblico portante di tutta l’esperienza residenziale: “Non Temere”. Per la meditazione è stato scelto un versetto del nuovo testamento: “Non temere Giuseppe di prendere come tua sposa Maria”. L’introduzione alla scrutatio del testo sacro è stata tenuta dal parroco di San Luca, don Bruno Cipro. La meditazione è stata arricchita dalle riflessioni dei ragazzi, molto profonde, articolate attraverso le risposte a un questionario predisposto dai padrini. Il pomeriggio, poi, si è concluso con la continuazione del grande gioco.
La mattinata di lunedì è iniziata con la preghiera delle Lodi, durante le quali alcuni padrini hanno condiviso la loro esperienza di vita con una testimonianza sulla fedeltà del Signore. Poi, nel pomeriggio, dopo la caccia al tesoro che ha concluso il grande gioco, ai ragazzi è stata proposta la consegna di un versetto biblico. Ognuno di loro ha incontrato personalmente un sacerdote o un padrino e gli è stata affidata una frase della sacra scrittura.
L’ultima notte del Campo del Post - Cresima si è tenuto il falò, momento sempre molto toccante, durante il quale i ragazzi prendono la parola per condividere la loro esperienza, offrendo la loro testimonianza.
Ieri mattina tutti i partecipanti hanno celebrato la santa messa conclusiva nella tenuta della Forestale di Villaggio Mancuso. Al termine della messa si è proceduto con la tanto attesa premiazione delle squadre vincitrici del grande gioco.
Poi, dopo il pranzo, il Campo del Post - Cresima è terminato e alle 15 i giovani partecipanti sono stati riaccompagnati a casa. Hanno fatto ritorno nelle loro famiglie arricchiti da una bellissima e arricchente esperienza di Chiesa, maturata alla luce del coraggio della fede: “Non temere” è quanto il Signore dice oggi ad ogni giovane che è chiamato a seguirlo sulla via della santità. Nessuna paura può essere così grande da scoraggiare una persona ad imitare Gesù.
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