
L’amicizia è vita, ti rende leggero, sicuro, ti fa stare bene
L’amicizia non è solo un rapporto di dare e ricevere, ma è anche un incontro
Un’intensa esperienza di fede, riflessione e condivisione ha caratterizzato i tre giorni di esercizi spirituali per i giovani della Diocesi di Reggio Calabria - Bova, organizzati dall’Ufficio della Pastorale.
Guidati dai responsabili suor Giuliana Longo e don Vincenzo Attisano, i giovani partecipanti hanno vissuto un percorso di crescita spirituale e approfondimento della Parola di Dio. L’evento, svoltosi presso il “Soggiorno San Paolo” a Cucullaro, Comune di Santo Stefano in Aspromonte, ha rappresentato un’occasione preziosa per tanti ragazzi desiderosi di interrogarsi sulla propria fede e lasciarsi illuminare dalla speranza cristiana.
A condurre il cammino spirituale è stato lo scrittore e teologo Paolo Curtaz, giunto dalla sua Valle d’Aosta per offrire ai giovani una guida profonda e autentica. Il tema scelto per gli esercizi spirituali, “Sperare o Sognare?”, ha stimolato i partecipanti a interrogarsi sul significato autentico della speranza cristiana. Non un semplice desiderio vago o un’illusione, ma una realtà viva, radicata nella relazione con Dio. Le giornate sono state scandite da momenti di ascolto della Parola, meditazione silenziosa e riflessione comunitaria, con il costante invito a mettersi in discussione e a lasciarsi trasformare dall’incontro con Cristo.
Paolo Curtaz ha posto ai ragazzi una domanda essenziale: «Qual è l’idea di Dio che abbiamo? È la proiezione di qualcosa in cui credere o non credere, oppure è il Dio vivo che ci interpella?». Questo interrogativo ha segnato l’inizio di un percorso di introspezione e ricerca, durante il quale i giovani hanno esplorato passi evangelici fondamentali per comprendere che attraverso la Scrittura, si può arrivare alla piena conoscenza dell’amore di Dio per se.
PER APPROFONDIRE: A Cucullaro Paolo Curtaz incontra i giovani: sognate, è un vostro diritto
Un amore che, come ha sottolineato Curtaz, «è declinato al futuro, proiettato in avanti, e ci rende consapevoli di essere «agapetoi», amati da Dio. Un amore che non chiede sforzo, ma che trasforma il cuore, rendendolo capace di amare a sua volta». Accanto ai momenti di raccoglimento e meditazione, l’esperienza è stata arricchita da spazi di condivisione e convivialità. Gli esercizi spirituali non sono stati solo un’occasione per approfondire la propria fede, ma anche per stringere legami, rafforzare il senso di appartenenza alla comunità e scoprire la bellezza della fraternità cristiana.
I giovani hanno avuto l’opportunità di confrontarsi tra loro, di raccontarsi e di ascoltare esperienze di vita e di fede diverse, scoprendo che il cammino spirituale non è mai solitario, ma si costruisce insieme, nella Chiesa e attraverso la relazione con gli altri. Gli esercizi spirituali hanno segnato un’importante tappa nel percorso della Pastorale Giovanile della Diocesi di Reggio Calabria-Bova, un esperimento fortemente voluto dagli organizzatori nella speranza di arricchire i giovani con nuove esperienze di fede. Per molti è stato un punto di partenza, un’occasione per rinnovare il proprio impegno di fede e per scoprire nuove prospettive spirituali.
Ma il cammino non si ferma qui. Il prossimo grande appuntamento è il Giubileo 2025, un evento che la Chiesa universale vive come occasione di grazia e rinnovamento. La Pastorale Giovanile guarda con entusiasmo a questa meta, invitando tutti i giovani a prepararsi con cuore aperto e disponibile. Essere pellegrini di speranza significa scegliere ogni giorno di costruire un mondo più giusto e fraterno, testimoniando con la propria vita la bellezza della fede. Gli esercizi spirituali hanno tracciato una strada, ora spetta ai giovani percorrerla con coraggio, fiducia e amore.
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