Avvenire di Calabria

«Risulta incomprensibile che un organo civile e politico debba assumersi il ruolo di arbitro e di promotore del dialogo tra le religioni»

Consulta interreligiosa comunale, la diocesi esprime perplessità

Il nuovo organo è stato approvato ieri dal consiglio comunale della città dello stretto

Redazione Web

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«Apprendiamo dagli organi di informazione che il Consiglio Comunale di Reggio Calabria ha approvato la Consulta per il dialogo interreligioso». È quanto si legge in una nota diramata dall’Ufficio stampa della diocesi di Reggio Calabria - Bova, che prosegue «Riteniamo incomprensibile e fuori luogo l’istituzione di questa Consulta: esistono già, infatti, tra le religioni diversi luoghi di dialogo ecumenico e interreligioso che negli anni hanno prodotto un confronto costruttivo e sereno sui temi di dottrina religiosa e morale tra le diverse confessioni».

La consulta, il cui regolamento è stato approvato ieri, è stata votata all'unanimità. Secondo la diocesi reggina, però, «Risulta incomprensibile che un organo civile e politico debba assumersi il ruolo di arbitro e di promotore del dialogo tra le religioni, i cui rappresentanti, come si notava, hanno già strumenti di dialogo e di confronto, sia a livello locale, nazionale e mondiale».

«Inoltre - prosegue la nota - lo riteniamo pericoloso, perché volgendo lo sguardo al passato, tutte le volte in cui la politica e i governanti hanno voluto giocare un ruolo nel rapporto tra le religioni e tra le religioni e le persone, i risultati sociali hanno portato soltanto ad aumentare ed inasprire le differenze e il conflitto sociale. Spesso si è arrivati alla persecuzione religiosa».

«Pur rispettando i reciproci ruoli istituzionali», l'arcidiocesi «si riserva ulteriori riflessioni sul tema invitando e coinvolgendo le altre confessioni religiose del territorio».

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