Non c'è pace per i furbetti dei contrassegni per invalidi a Reggio Calabria. Nonostante le sanzioni elevate e le pesanti conseguenze a cui si va incontro esponendo illecitamente permessi per la sosta, in molti casi falsificati, c'è chi continua a perseverare.
Nelle ultime 24 ore la polizia locale di Reggio Calabria ha individuato e ritirato altri tre contrassegni per disabili falsificati. Il leit motiv dei furbetti è sempre lo stesso: si fotocopiano contrassegni originali di amici e parenti e si esibiscono per la sosta in barba ai diritti delle persone con disabilità sottraendo agli stessi gli spazi riservati ed eludendo anche, in caso di parcheggio su stalli blu, la relativa quota.
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La polizia locale, che già negli anni scorsi aveva avviato una mirata attività di controllo, in queste ultime settimane sta profondendo un importante sforzo operativo per stroncare questo malvezzo. E i risultati non si fanno attendere.
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Tre nelle ultime 24 ore le persone sorprese ad esporre tagliandi falsificati in pieno centro. Per loro inevitabile la denuncia all'autorità giudiziaria per uso di atto falso, e in caso di utilizzo su stalli blu, anche di truffa.
Occupare i parcheggi riservati, una mancanza di rispetto nei confronti dei disabili
L'utilizzo dei contrassegni per disabili da parte di non aventi diritto è un fenomeno sempre più diffuso anche a Reggio Calabria. Il metodo più semplice e rapido, a quanto pare, per evitare di pagare la sosta o per avere accesso in aree limitate al traffico.
Chi si ritiene più "furbo degli altri", però, non solo commette un illecito, ma si rende responsabile di una vera e propria mancanza di rispetto, di un gesto di inciviltà, nei confronti di chi, purtroppo, deve fare i conti con la disabilità.
Controlli e indagini in corso
I servizi, disposti dal Comandante della Polizia locale Zucco, si legge in una nota del Comando reggino, «continueranno senza sosta nei prossimi giorni a tutela di una delle categorie più deboli degli utenti della strada: le persone con ridotta capacità di deambulazione, private del sacrosanto diritto alla mobilità».
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I procedimenti sono ancora nella fase delle indagini preliminari e le responsabilità dovranno essere accettate con sentenza passata in giudicato. Intanto i sequestri dei contrassegni falsificati sono stati convalidati dall'autorità giudiziaria.
Cosa rischia l'automobilista che espone il contrassegno senza avene titolarità
L'accusa nei confronti dell'automobilista che espone il contrassegno senza averne il titolo è di falso e truffa. La stessa accusa rimediata da un cittadino sul viale Aldo Moro, sorpreso proprio dagli agenti della polizia locale ad occupare uno stallo riservato ai disabili, dopo aver esposto sul parabrezza un tesserino falsificato intestato ad una sua congiunta.