Avvenire di Calabria

Corte costituzionale, «decisione non chiara e di natura politica»

Magistratura Indipendente critica con la Consulta per la decisione sul suicidio assistito e auspica un veloce intervento del Parlamento

Redazione Web

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Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di Magistratura indipendente in merito alla sentenza della Corte costituzionale. 

Pur nel rispetto del ruolo e delle prerogative della Corte costituzionale e in attesa della lettura delle motivazioni della pronuncia deliberata il 25 settembre 2019 sulle questioni sollevate sull’articolo 580 c.p., riguardanti la punibilità dell’aiuto al suicidio, Magistratura Indipendente rappresenta le sue preoccupazioni per una decisione che, oltre ad apparire non chiara nei suoi presupposti - richiamando disposizioni vigenti in tema di consenso informato, cure palliative e sedazione profonda che tutt’altra funzione rivestono -, finisce per attribuire al medico il compito di assecondare una possibile volontà di morte del malato, medicalizzando il suicidio assistito.
Al giudice, inoltre, si rimette il compito di stabilire se sussistano o meno le cause di non punibilità della condotta di aiuto al suicidio, ampliando a dismisura la discrezionalità nella valutazione del caso concreto in difetto di parametri normativi di riferimento. Si tratta, all’evidenza, di scelte di natura politica che sarebbero spettate al Parlamento, il cui intervento peraltro la Consulta considera “indispensabile”, pur avendo con tale pronuncia definito i confini della liceità della condotta.
Magistratura Indipendente auspica che il Parlamento intervenga per regolamentare una materia così cruciale, che coinvolge i fondamenti della nostra Costituzione, tesa ad assicurare il diritto alla vita e la dignità della persona.


Magistratura Indipendente

Il Presidente Nazionale Maria Grazia Arena

Il Segretario Paola D’Ovidio

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