Avvenire di Calabria

In una lettera inviata ai vescovi italiani vengono indicate nuove disposizioni da adottare a partire dal primo maggio

Covid, la Cei raccomanda ai fedeli l’uso della mascherina a messa

Non sarà più necessario il Green Pass per accedere ai luoghi di lavoro per lavoratori e volontari

di Redazione Web

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Dal primo maggio, Green pass non più necessario per le attività organizzate dalle parrocchie e per l'accesso ai luoghi di lavoro. Resta raccomandato l'uso delle mascherine a messa e per le altre attività al chiuso. Lo scrive la Cei in una lettera inviata ai vescovi.

La presidenza della Conferenza episcopale italiana in una lettera inviata ai vescovi italiani raccomanda l'uso della mascherina «in tutte le attività che prevedono la partecipazione di persone in spazi al chiuso come le celebrazioni e le catechesi». Quindi, meglio continuare ad indossare i dispositivi di sicurezza anti-covid anche in chiesa.


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La lettera della Cei contiene alcune indicazioni circa l'utilizzo delle mascherine dal primo maggio e fino al 15 giugno, alla luce della nuova ordinanza emanata dal Ministero della Salute, giovedì 28 aprile.

«L’andamento dei contagi risulta costante da qualche settimana. Tale dato porta a confermare le indicazioni della Presidenza contenute nella comunicazione dello scorso 25 marzo», si legge ancora nella missiva. La Cei fa, tuttavia, presente che «resta obbligatorio l’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo Ffp2 per gli eventi aperti al pubblico che si svolgono al chiuso in locali assimilabili a sale cinematografiche, sale da concerto e sale teatrali».


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L'altro punto contenuto nel messaggio della Conferenza episcopale italiana è relativo al Green Pass. Dal primo maggio, ricorda la lettera, «non è più necessario per le attività organizzate dalle parrocchie. Parimenti non è necessario il Green Pass per l'accesso ai luoghi di lavoro dei lavoratori e dei volontari che collaborano».

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