Avvenire di Calabria

Oggi pomeriggio è stato sottoscritto un documento tra l'arcidiocesi di Reggio Calabria - Bova e il Grande ospedale metropolitano

Cure sanitarie per i poveri, siglato un protocollo tra Chiesa reggina e Gom

La Caritas diocesana si occuperà di segnalare i casi da sottoporre a visite e a cure specialistiche in ambito ospedaliero

di Redazione Web

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La Chiesa di Reggio Calabria - Bova (attraverso la Caritas diocesana) ha siglato un protocollo con il Grande ospedale metropolitano (Gom) di Reggio Calabria per la tutela delle persone fragili, bisognose di cure sanitarie.

Grazie ai propri medici volontari che svolgono servizio di prossimità su strada, la Caritas diocesana di Reggio Calabria - Bova, durante la pandemia, è diventata un punto di riferimento di prossimità sanitaria per tutto il territorio, attivando una concreta collaborazione con le istituzioni e le realtà sanitarie territoriali, a partire dall'Ospedale cittadino.


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È anche grazie a questo continuo esercizio di carità che oggi pomeriggio, mercoledì 21 dicembre, alle 16, presso la direzione sanitaria dell'Azienda ospedaliera reggina è stato siglato un protocollo d'intesa tra l'arcidiocesi reggina e il Gom di Reggio Calabria. Lo hanno sottoscritto l'arcivescovo metropolita di Reggio Calabria - Bova, monsignor Fortunato Morrone, la direttrice della Caritas diocesana, Maria Angela Ambrogio e il Commissario straordinario del Grande Ospedale Metropolitano, Gianluigi Scaffidi.

Cosa prevede il protocollo tra arcidiocesi e Gom

Il protocollo prevede, nello specifico, l'attivazione di percorsi sanitari per persone che vivono in condizioni di povertà (come i senza tetto) o di fragilità complessa, affette da malattie croniche degenerative, disabilità, malattie oncologiche e impossibilitate ad accedere autonomamente ai servizi sanitari.

I centri d'ascolto, le parrocchie e i medici di famiglia, secondo il protocollo, provvederanno a segnalare i bisognosi da sottoporre a visita o cure sanitarie che saranno presi in carico dai medici volontari della Caritas per una prima diagnosi.


PER APPROFONDIRE: Nuove povertà, quando la cura è l’ascolto


La Caritas mette a disposizione i propri sanitari volontari, il proprio studio medico di via Missori 25 e la rete dei volontari operante nei centri di ascolto e delle parrocchie. Il Gom, invece, le strutture per l'iter diagnostico-terapeutico. I referenti di questo nuovo servizio di prossimità saranno la dottoressa Annunziata Eleonora La Rocca per Caritas e la dottoressa Claudia Laghi per l'ospedale reggino.

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