Avvenire di Calabria

Vi proponiamo il racconto di uno dei cinque nuovi diaconi reggini ordinati lo scorso 29 ottobre nella Basilica Cattedrale

Dall’Information technology alle connessioni del cuore, don Saverio si racconta

Nella testimonianza del futuro presbitero emerge la ricerca di un rapporto con Dio concretizzato nel sacramento dell’Ordine

di Saverio Caccamo *

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Don Saverio Caccamo della parrocchia di San Giuseppe in Melito Porto Salvo è stato ordinato diacono lo scorso 29 ottobre nella Basilica Cattedra di Reggio Calabria, insieme ad altri quattro confratelli della comunità del Seminario arcivescovile "Pio XI", guidata dal rettore don Nino Pangallo. Gli abbiamo chiesto di raccontarci il percorso di vita che lo ha condotto a esclamare il suo «Eccomi!» davanti a Dio e alla Chiesa. Nei prossimi giorni vi proporremo le testimonianze degli altri nuovi diaconi reggini.

La testimonianza del nuovo diacono, don Saverio Caccamo

Quando Dio chiama, malgrado le ferite e le resistenze che ognuno porta in sé, si sente una forza irresistibile che porta a rispondere: «Eccomi». La vocazione al ministero presbiterale è un dono che ho ricevuto e che rimane per me un mistero, mi interrogo sempre perché proprio io sono stato scelto tra tanti e in questo lungo cammino, Dio non mi ha mai lasciato solo, confermandomi in ogni momento di crisi in questa scelta. Questa è l’esperienza che ho vissuto in prima persona e, alla vigilia della mia ordinazione diaconale, è ciò che mi riempie di gratitudine nei confronti del Signore che mi ha chiamato e della Chiesa che mi ha pazientemente e amorevolmente preparato ad abbracciare questo ministero.


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La mia vocazione nasce in parrocchia dove ho svolto il servizio di ministrante fin da piccolo ed è maturata grazie all’incontro e alla testimonianza dei parroci della mia comunità parrocchiale di San Giuseppe in Melito di Porto Salvo che sono stati fondamentali nel mio percorso di discernimento. Anche se fin da adolescente ho sentito forte la chiamata a diventare «da grande» un sacerdote, la vita mi ha portato a mettere da parte questa scelta e costruire idealmente altri progetti che mi hanno indirizzato, tra le altre cose, a formarmi e lavorare tanti anni nell’ambito della information technology. Ma il Signore è fedele alla sua parola e ha tessuto una trama nella mia vita che mi ha portato a ritornare ad ascoltare, dopo tanto tempo, la chiamata che era rimasta come sopita nel mio cuore.

Così nel 2016 ho iniziato il mio percorso di discernimento e di formazione in Seminario e, dopo sei anni di fatica e gioia, sono stato ordinato diacono, portando nel cuore sentimenti di profonda gratitudine nei confronti
di chi mi ha paternamente accompagnato in tutti questi anni.

Profonda gratitudine anche per la mia famiglia che mi ha educato alla fede e per la mia comunità parrocchiale di origine che mi ha supportato nella crescita spirituale grazie alle bellissime esperienze di preghiera e di carità che ho vissuto negli anni precedenti all’ingresso in Seminario. Proprio lì ho imparato cosa sia la diaconia, grazie all’esempio di molti, ed ora che sto cominciando ad esercitare il ministero di diacono, mi tornano alla mente i volti e gli avvenimenti che mi hanno aiutato a dire il sì definitivo al Signore.


PER APPROFONDIRE: Seminario Reggio Calabria, la ripartenza dopo il tempo estivo


Ogni giorno che passa scopro sempre di più che seguire il Signore, in tutte le forme di vita in cui Lui chiama, può costare fatica, ma è la cosa più bella che possiamo scegliere nella nostra vita.

*diacono

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