Avvenire di Calabria

L’attività di danza non è terapia ma espressione artistico–creativa

Danceability, a ritmo di inclusione

Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram

di Giovanni Battista Gangemi - Quando ho iniziato a danzare, provenivo dal fascino dell’accademia, dell’esercizio fisico, della perfezione del corpo. Ho poi scoperto la danza sotto altri aspetti, una danza che non ha bisogno di tante parole per identificare, codificare un passo, una sequenza coreografica, comunicare.
La Danceability, infatti, è una tecnica che permette a persone abili e disabili di incontrarsi per ballare insieme attraverso un percorso di ricerca che sfrutta le abilità fisiche ed espressive individuali. Si è sviluppata negli Stati Uniti utilizzando i principi della Contact improvisation, grazie all’impulso di Alito Alessi, danzatore e coreografo.
Questa danza si svolge attraverso la tecnica dell’improvvisazione, sulla relazione e la fiducia reciproca. Non è una terapia ma un’espressione artistica e creativa. Tutti possono partecipare e mettersi in gioco attraverso scelte autonome di movimento, qualunque sia il livello di esperienza o di disabilità, in particolare coloro che operano nel campo della disabilità possono acquisire nuovi metodi per un approccio relazionale diverso, utile a sradicare pregiudizi e a favorire interazioni autentiche.
La danza dei ragazzi di Agiduemila si spande nel suono e nello spazio come un incantesimo distante dagli equivoci correlati all’esercizio verbale. È tutta lì, nel corpo di chi si muove, senza possibilità di sottintesi, allusioni o malintesi. Non ci sono schemi, scomposizione e composizione analitica dei passi. Le sequenze gestuali sono uniche e irripetibili, con variazioni costanti e inaspettabili, ricche di rime poetiche.
Poesia visiva, sonora, che va oltre la sfera verbale. I corpi, talvolta sgraziati, si abbracciano e si lasciano con intensità emozionanti e coinvolgenti anche per chi li guarda.
Ogni loro scena è irruzione di luce da una porta che si chiude e si schiude all’improvviso sui segreti di una gestualità che contiene il prima, il dopo, l’attesa, le aspettative, la gioia, la stanchezza.

* insegnante di Danceability

Articoli Correlati