Avvenire di Calabria

Il 25 marzo è il Dantedì, giornata dedicata al Sommo Poeta che continua a parlare al cuore delle giovani generazioni

Dante, maestro di parole e di vita: «guida i giovani alla verità»

La poetessa Ilda Tripodi: «La sua visione del mondo è ancora attuale»

di Francesco Chindemi

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Oggi si celebra il Dantedì, giornata nazionale dedicata al padre della lingua italiana. La data non è casuale: per gli studiosi coincide con l’inizio del viaggio dantesco In questa pagina vengono proposte diverse riflessioni sul messaggio del poeta, riletto in chiave moderna con un’attenzione particolare al suo valore per le giovani generazioni.

Dantedì, la poetessa Ilda Tripodi: «La visione del mondo del Sommo Poeta è ancora attuale»

«Dante ha realizzato l’unità d’Italia prima di Garibaldi e Vittorio Emanuele II, senza soldati ma con la potenza della poesia», afferma Ilda Tripodi, giornalista, docente e poetessa, evidenziando come il Sommo Poeta sia ancora straordinariamente attuale. «Divina Commedia può affascinare i giovani di oggi, spiega, soprattutto se letta nella sua lingua originale, lontano da retorica e riverenza intellettuale».



«Il viaggio dantesco non è solo un cammino nell’aldilà, ma un’allegoria della crescita personale, in cui errori e paure si trasfor-mano in consapevolezza e speranza. La sua critica a corruzione e ingiustizie sociali risuona forte in un mondo segnato da crisi politiche ed etiche», ancora Tripodi che fa parte anche della Società Dante Alighieri.

Quale lezione possiamo trarre dal viaggio di Dante per affrontare le sfide del nostro tempo?

Il viaggio di Dante ci consegna molteplici metafore della vita, una aderente alla attualità potrebbe essere la parten-za dal caos e dallo smarrimento (Inferno), passando attraverso la fatica del miglioramento (Purgatorio) per giungere alla luce della consapevolezza e della verità (Paradiso). Questa struttura può essere letta come un insegnamento per affrontare le sfide moderne: non bisogna arrendersi davanti agli ostacoli, ma cercare di superarli con impegno, comprensione e speranza. È bello poter affermare , poi, che Dante ci ricorda che la conoscenza, l’amicizia (come quella con Virgilio e Beatrice) e la fede (in senso ampio) sono strumenti per superare le difficoltà. In un mondo segnato dall’incertezza e dalla complessità, il suo viaggio ispira, infatti, resilienza, perseveranza e speranza.

Esistono riferimenti o connessioni tra Dante e la Calabria?

Nella “Divina Commedia”, Dante menziona tre luoghi della Calabria: Cosenza, Catona di Reggio Calabria e, indirettamente, Scilla e poi la presenza della nostra regione in quest’opera è testimoniata da tanti vocaboli come accattare, affruntare, allumare. Ma credo che la cosa più prestigiosa da ricordare è che, nel XII canto del Paradiso, Dante presenta la figura del calabrese Gioacchino da Fiore.


PER APPROFONDIRE: Vinti o vincitori? Ecco perché Dante parla agli adolescenti


Il pensiero filosofico di da Fiore fu uno dei baluardi della formazione culturale del giovane Dante tanto che il filosofo Alois Dempf nel 1929 affermò che Dante scrisse la “Divina Commedia” come un’apocalisse gioachimita. Basterebbe, infatti, pensare alla struttura del Paradiso e al simbolo trinitario dei tre cerchi iridescenti per comprendere che Dante era un conoscitore e ammiratore delle idee e delle raffigurazioni simboliche di Gioacchino da Fiore.

In un’epoca segnata da comunicazione veloce e social media, il linguaggio dantesco può ancora insegnarci qualcosa?

Dante sapeva che le parole hanno un potere enorme: possono condannare o salvare, creare bellezza o distruzione. In un’epoca di fake news e comunicazione superficiale, in cui spesso le comunicazioni sono ridotte a messaggi rapidi, Dante ci ricorda che il linguaggio può essere un mezzo per elevare il pensiero, non solo per informare ma anche e soprattutto per trasformare.

Se Dante potesse parlare ai ragazzi del nostro tempo, quali parole userebbe per spronarli?

Probabilmente direbbe: «Preparate gli zaini, usciamo a guardare e riguardare le stelle. Non temete lo smarrimento, perché solo chi ha il coraggio di perdersi può trovare la vera strada. Affrontate le vostre paure, cercate la conoscenza, lottate contro l’ingiustizia e non accontentatevi e arrendetevi mai. Ogni viaggio ha le sue difficoltà, ma la luce della verità è sempre alla fine del cammino. Siate protagonisti della vostra storia, perché il mondo ha bisogno di anime forti e illuminate».

(Nella foto Dante 2.0 secondo l'Intelligenza artificiale: volto giovane per un messaggio eterno)

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