La replica del procuratore di Reggio Calabria al collega Cantone
De Raho: «Figli tolti ai boss? I genitori ci ringraziano»
Redazione Web
17 Febbraio 2017
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Non si è fatta attendere la replica di Federico Cafiero De Raho al collega (hanno condiviso il pool anti-casalesi negli anni '90) Raffaele Cantone. Oggi sul Corriere della Sera, la tesi del procuratore di Reggio Calabria: «Bisogna scegliere la vita e non la morte. Per questo stiamo tentando di sradicare il vecchio concetto di famiglia, che sta incominciando a scricchiolare. Ora sono gli stessi genitori, dal carcere o dal degrado in cui vivono, a chiederci che ai loro figli venga data una possibilità. Di vivere». «È quel che emerge dai colloqui in carcere - spiega il capo della Dda reggina - fra i boss della camorra, della ’ndrangheta e della mafia e i loro parenti e mai come in questo momento le famiglie sono sofferenti, rimpiangono di aver compiuto delitti, vorrebbero tornare indietro, soprattutto se hanno figli in tenera età». «Facciamo un passo indietro. Ci sono realtà nelle quali la criminalità controlla capillarmente il territorio. Qui le regole mafiose coinvolgono i bambini perché in questi territori la famiglia non è più quella che la Costituzione considera un primo riferimento, il cui primo dovere è educare e far crescere i propri figli. Qui padri e madri vivono nell’illegalità e non sono in grado di esercitare le naturali potestà genitoriali in modo che i bambini crescano nella cultura e nella correttezza, cardini della nostra società civile. E in queste terre neanche la scuola è in condizione di formare i bambini né di segnalare disguidi educativi, a causa dell’ambiente circostante e delle stesse famiglie. Vi è ancora timore nell’affrontare l’argomento per paura di avere a che fare con elementi, spesso anche violenti, che non consentono di intervenire. Cosa che succede anche ai servizi sociali minorili che, per mancanza di risorse umane o per l’impossibilità di interloquire con i gruppi familiari, non conseguono risultati e scopi per cui sono stati costituiti. In questo panorama s’inseriscono i primi esperimenti del tribunale che allontanano i ragazzi dalle loro famiglie di origine». Ma Cantone non la pensa così, eppure secondo De Raho vi sono già i primi feedback positivi: «Questi esperimenti sono stati parecchi, sia in Calabria che in Campania. Tutto fila se dei genitori vanno a trovare i figli allontanati nel loro nuovo ambiente e ci ringraziano perché comprendono che non erano nelle condizioni di poter offrire loro nulla e capiscono che invece ora i ragazzi possono essere felici. Così sono sempre più numerose le famiglie che si affidano al Tribunale e che sono aiutate da Miur, Cei e Libera a cercare e trovare un ambiente diverso ispirato ai principî di una società sana e civile».
Il sociologo, già Garante per i diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Calabria, lancia l’allarme all’opinione pubblica. Un’abolizione «di fatto» secondo quando previsto dal Governo.
Il successore di Cafiero de Raho alla Dna potrebbe diventare l’attuale procuratore della repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri. Il magistrato di Gerace è tra i candidati a guidare la Procura nazionale antimafia.
L’intervento del Procuratore nazionale antimafia al webinar promosso dal centro studi intitolato al magistrato siciliano che sarà dichiarato beato: «È stato un uomo senza compromessi. Non ha mai pensato allo ”spettacolo”». All’incontro digitale hanno partecipato, tra gli altri, anche il cardinale Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, e monsignor Vincenzo Bertolone, postulatore della causa di beatificazione.
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale
Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici.L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.