Avvenire di Calabria

«Purtroppo ho scoperto dati alla mano che Falcomatà ha soltanto millantato, per l’ennesima volta, un mare di falsità alla città: le carte lo sbugiardano» afferma il deputato reggino

Decreto Agosto, Cannizzaro: «Ecco l’ultima bugia di Falcomatà»

Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram

“Da componente della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati, non appena il Sindaco della Città due settimane fa ha annunciato in pompa magna la salvezza finanziaria del Comune grazie ai 200 milioni del Decreto Agosto e anche alla luce dei dubbi immediatamente sollevati dalla stampa locale, ho approfondito con gli atti Parlamentari per capirne di più. Purtroppo ho scoperto dati alla mano che Falcomatà ha soltanto millantato, per l’ennesima volta, un mare di falsità alla città: le carte lo sbugiardano”. Lo afferma, in una nota, l’on. Francesco Cannizzaro, deputato reggino di Forza Italia.

“Falcomatà ha definito ‘emendamento salva Reggio’ un articolo del decreto che in realtà non è per la nostra città, ma è un aiuto per tutti i comuni in grave deficit strutturale. L’emendamento non estingue il debito con denaro a fondo perduto, i 200 milioni non sono per Reggio ma per tutti i Comuni in pre-dissesto e ripartiti secondo un decreto ancora non emanato dal Ministero. Giova inoltre ricordare che la commissione prefettizia che ha retto il Comune di Reggio Calabria prima che Falcomatà si insediasse, ha lasciato una situazione economica certificata da Ministero e Corte dei Conti con un disavanzo pari a 110.918.410,00. Il comune guidato da Falcomatà negli anni successivi ha ricevuto anticipazioni di liquidità per sostenere il deficit strutturale pari a 258.837.831,63 oltre che un prestito regionale per servizi obbligatori pari a 64.974.388,27; quindi facendo due conti mi chiedo come si fa ad arrivare da 110 milioni agli attuali 400 milioni di disavanzò se in questi anni il Comune ha ricevuto circa 310 milioni di liquidità: una voragine di  milioni dilapidata da quest’Amministrazione non si sa come. Evidentemente Il mago Falcomatà, come Houdini, avrà fatto qualche magia sui conti del Comune? Oppure - conclude serafico Cannizzaro - c’è qualcuno che lo boicotta anche sui conti?”


La nota della coalizione di centrodestra. “Falcomatà nuovo ‘smemorato di Collegno’. Ha fatto sprofondare Reggio Calabria”

“Da amanti della commedia italiana, nello specifico dell’inarrivabile comicità di Totò, è facile ripensare al film ‘Lo smemorato di Collegno’ leggendo le ultime dichiarazioni di Giuseppe Falcomatà. Il sindaco uscente con le sue farneticazioni prova a spostare l’attenzione, preferendo sorvolare su quello che è stato il percorso e i risultati conseguiti dall’amministrazione in questi sei anni”. Lo affermano in una nota i coordinamenti per la provincia di Reggio Calabria di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia.

“A ‘metterci la faccia’ per la coalizione di centrodestra, da settimane e con determinazione, è invece Nino Minicuci, profilo di riconosciuto spessore, l’uomo ideale per spazzare via l’incapacità che ha regnato sovrana per sei anni a Palazzo San Giorgio. Una coalizione coesa e determinata, con le idee chiare e la consapevolezza che è necessario voltare pagina dopo anni bui. Con la sua esperienza e capacità di incidere immediatamente sulle criticità della macchina amministrativa, Minicuci saprà valorizzare le risorse umane presenti all’interno dell’apparato comunale e che hanno sempre lavorato con spirito di abnegazione. 

Riconosciamo nei confronti di Falcomatà il coraggio di andare in giro per una città che, assieme ad una squadra composta esclusivamente da incompetenti, ha devastato. Coraggio che però non può bastare per cancellare il nulla cosmico che l’attuale amministrazione ha rappresentato in questi anni. Piuttosto che rilasciare simili dichiarazioni, il sindaco uscente potrebbe ricordare ai suoi cittadini un solo aspetto positivo della sua lunga consiliatura. Se ci riuscisse.

Comprendiamo perfettamente le difficoltà del primo cittadino nel provare a innestare una ‘nuova memoria’ nei reggini. Nelle ultime settimane infatti si sono susseguite freneticamente inaugurazioni, dichiarazioni, frasi ad effetto e richieste di ‘secondo tempo’ alla cittadinanza. Una operosità ammirabile, da elogiare, non fosse per le motivazioni propagandistiche che ne stanno alla base. L’attuale amministrazione si affanna disperatamente a dar prova della propria esistenza nei confronti dei cittadini, che per sei anni hanno atteso invano segnali di vita.

La comicità diventa involontaria quando si legge di ‘cambiamento’, desiderio manifestato da parte di chi vorrebbe forse cambiare da se stesso, nella speranza di regalare sussulti alla cittadinanza. Cambiare è si necessario, ma per liberare Reggio Calabria dalla "prigione" del PD, rompere un sistema che ha prodotto quello che è sotto gli occhi di tutti. Anche se qui, comicamente, senza imbarazzo e sperando che qualcuno ci creda, si tenta di scaricare responsabilità su tutti gli altri. Il sindaco uscente appare ‘confuso e infelice’, parafrasando un brano di Carmen Consoli.

‘Lo smemorato di Collegno’ è ispirato ad una storia vera, il celebre caso Bruneri-Canella, che ha visto un cittadino assumere due identità differenti. Allo stesso modo, non riusciamo a capire se il sindaco uscente sia l’attore principale di un percorso fallimentare durato sei lunghi anni, oppure il protagonista del ‘cambiamento’ di cui la città necessita.

Lasciamo alla cittadinanza -si conclude la nota- il compito di ricordare all’amministrazione Falcomatà la profondità dell’abisso in cui ha fatto precipitare Reggio Calabria”.

Articoli Correlati