Avvenire di Calabria

Il presidente del Consiglio comunale ha ''dedicato'' una poesia in vernacolo alla vicenda della nave ''Aquarius''

Delfino ”attacca” Salvini sui social, opposizione: «Dimissioni»

Federico Minniti

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La politica al tempo di facebook regala "crisi" istituzionali a ogni battito di clic. Il limite tra privato e pubblico, per chi riveste una carica come il presidente del Consiglio comunale è davvero labile. Lo ha capito bene, Demetrio Delfino, poco avezzo in realtà alla "selfie-mania", ma che è cascato nella tentazione di affidare al proprio profilo facebook personale delle costatazioni sulla vicenda della nave Aquarius, bloccata per diverse ore a largo delle acque internazionali tra Malta e Italia e al centro di un braccio di ferro diplomatico tra i due governi.

 
Che il Comune di Reggio Calabria fosse "dissidente" rispetto alla linea-Salvini (ecco maggiori informazioni per chi vuole approfondire), lo aveva dimostrato il Sindaco, Giuseppe Falcomatà, "aprendo" il porto reggino offrendo un contrordine (istituzionalmente non applicabile, ndr) alle direttive del Viminale.
 
Il militante Delfino ha affidato il suo disappunto a facebook, in modo goliardico attraverso un video. Un fatto che non è passato inosservato alla minoranza di Palazzo San Giorgio che ha immediatamente richiesto le dimissioni dell'esponente della sinistra reggina dalla carica di Presidente del Consiglio comunale, tra l'altro votata all'unanimità. «Troppo brutto per essere vero, ma la visione del video-messaggio facebook nel quale il Presidente del Consiglio Comunale di Reggio Calabria esterna frasi offensive e ingiuriose all’indirizzo del Ministro degli Interni Matteo Salvini, ci lascia attoniti e fortemente critici di fronte a questa trivialità e indecenza istituzionale. Siamo sconcertati - scrivono i consiglieri comunali del Centrodestra - dal tenore di queste esternazioni rilasciate da colui che ha ricevuto investitura piena e unanime ad inizio consiliatura, raccogliendo infatti il voto favorevole alla sua elezione anche dagli scranni dell’opposizione, ragione per cui non ci sentiamo più rappresentati da Delfino e dallo stesso pretendiamo, soltanto, le dimissioni immediate».
 
Non si sono fatte attendere le dichiarazioni di Demetrio Delfino a gettare acqua sul fuoco. «Le recenti e velleitarie polemiche mi vedono costretto a replicare a quella che doveva essere soltanto amara ironia riposta in un video sul mio profilo facebook privato. Una riflessione in vernacolo priva di alcuna menzione specifica o riferimenti a persone o istituzioni, posto che è risaputo e verificabile il mio rispetto per quest'ultime. Satira, quindi, che ognuno ha interpretato a modo proprio, strumentalizzando e dando valori politici o cogliendo rivendicazioni di diversa natura. Era mia intenzione, invece, demonizzare un modello quantomai lontano dai miei valori e dalla mia estrazione politica e culturale; non nascondo infatti di essere lontanissimo dall'imperante razzismo che cavalca e trova giustificazioni nel malcontento, nelle miserie umane e populismi vari».

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