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Il tema scuola continua a tenere banco in Calabria ed in particolare in riva allo Stretto. A contribuire ad alimentare il dibattitto la questione dimensionamento. Quello che ci siamo appena lasciati alle spalle è stato un weekend incandescente vissuto tra Palazzo San Giorgio e Palazzo Alvaro, sede della città metropolitana.
Il Consiglio metropolitano ha licenziato sabato 14 la proposta di dimensionamento scolastico che per la città metropolitana di Reggio Calabria prevede l'accorpamento di 17 dirigenze e quindi, di conseguenza, la perdita di altrettante autonomie scolastiche: 11 tra gli istituti comprensivi e 6 tra i le scuole secondarie di secondo grado.
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Il documento così per come è stato approvato dall'aula del consiglio metropolitano sarà proposto alla Regione Calabria che dovrà provvedere alla sua attuazione. «Adesso corre l'obbligo morale ed istituzionale di accelerare sul riordino del sistema e sull'offerta formativa dell'intero comprensorio», ha detto il sindaco facente funzioni Versace aprendo i lavori del consiglio.
Una richiesta, poi, l’ha rivolta direttamente alla Regione Calabria: «Nell’istituto comprensivo “Galilei-Pascoli” insiste la sezione ospedaliera del “Galileo Galilei” che garantisce la formazione, anche attraverso assistenza domiciliare, ai ragazzi più fragili. Gradiremmo, dunque, un’attenzione maggiore per questa realtà e la garanzia che il servizio possa proseguire senza neanche un secondo di interruzione. Bisogna tenere alta l’attenzione, infatti, quando parliamo di ospedali e assistenza domiciliare, già carente alle nostre latitudini».
La città metropolitana consta di 22 istituzioni scolastiche con meno di 600 alunni, articolate in 15 istituti comprensivi, una direzione didattica e sei istituti di secondo grado. «Per formulare le decisioni di accorpamento degli istituti di primo e secondo ciclo, abbiamo seguito il criterio territoriale. Dopo aver ascoltato i sindaci, abbiamo attivato un ulteriore confronto a carattere intercomunale. Entro i termini stabiliti, quindi, sono pervenute agli uffici della Città Metropolitana 64 delibere comunali e dieci proposte di ampliamento o modifica dell’offerta formativa», spiega il consigliere delegato all'istruzione Rudi Lizzi.
L'altra questione "calda" è legata al servizio mensa scolastica. Saltato il bando, alcuni istituti hanno deciso di garantire il servizio ma a "freddo", con la possibilità da parte dei genitori di fornire ai propri figli pasti freddi da consumare all'ora di pranzo, oppure attraverso una convezione con privati per il servizio di catering, con costi diversi naturalmente dalla mensa comunale.
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Il comune, intanto, sta procedendo a bandire un nuovo bando di gara che resterà aperto per quindici giorni, in attesa che qualche soggetto stavolta manifesti interesse ad erogare l'importante quanto atteso servizio. Nel caso in cui il bando andasse nuovamente deserto l'Ente di Palazzo San Giorgio valuterà l'eventuale proroga alla ditta uscente.
Non solo il piano di dimensionamento e la questione mensa, sullo sfondo c'è anche il nodo relativo alla sicurezza degli edifici scolastici della città di Reggio Calabria. Il tutto è nato dalle recenti verifiche effettuate nel plesso “Pythagoras”, chiuso temporaneamente con ordinanza sindacale per possibili criticità strutturali.
L’edificio scolastico dell'Istituto comprensivo "Nossyde-Pythagoras" che insiste nella zona sud della città non sarebbe però l’unica struttura al centro delle verifiche di vulnerabilità sismica affidate dall’Ente di Palazzo San Giorgio ad una società esterna. In tutto sono 7 le scuole monitorate.
Da questa vicenda emerge un dato confermato dal responsabile unico del procedimento in sede di commissione controllo e garanzia richiesta dal capogruppo di Forza Italia Milia: le ultime verifiche effettuate risalgono al 2004. Per 20 anni non ci sarebbero stati controlli.
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Tags: Reggio CalabriaScuola