Avvenire di Calabria

Alle precisazioni dell'Ente di Palazzo Alvaro, non si è fatta attendere la replica dell'assessore comunale all'Istruzione

Dimensionamento scolastico, botta e risposta tra la MetroCity e il Comune di Reggio

Lucia Nucera: «La nostra proposta ricevibile, l'accorpamento delle autonomie scolastiche rischia di danneggiare il territorio»

di Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram

Il tema del dimensionamento scolastico rimane ancora al centro del dibattito politico, in attesa che i vari livelli giungano ad una determinazione secondo quanto imposto dalle linee guida ministeriali.

In riva allo Stretto la tensione continua a rimanere alta, alimentata dalla dialettica politica non solo tra esponenti di schieramenti opposti. Le acque, a quanto pare, sono agitate anche all'interno della stessa area politica. Lo dimostrano le due note diffuse nel giro di qualche ora dalla Città metropolitana e dal Comune di Reggio Calabria, amministrate dalla stessa coalizione di centro sinistra.


Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE


In particolare, dalla MetroCity si imputa il ritardo nella trasmissione della delibera con cui la giunta comunale di Palazzo San Giorgio ha presentato la sua proposta di dimensionamento scolastico per gli istituti comprensivi che ricadono sul proprio territorio di competenza. Un punto su cui nei giorni scorsi si era già espressa l'opposizione di centro destra, chiedendo le dimissioni dell'attuale assessore all'Istruzione, Lucia Nucera.

Nucera adesso costretta a dover replicare anche al "fuoco" amico, rispedendo al mittente ogni addebito.

Le accuse della MetroCity e la risposta del Comune

Nella sua nota, la Città metropolitana afferma che la delibera di Giunta sul dimensionamento scolastico per il triennio 2024/2025-2026/2027 approvata il 5 ottobre «è tardiva rispetto al termine ultimo fissato dalla Regione Calabria del 30 settembre e quindi non ricevibile, tra le altre cose non corredata dalle delibere degli Istituti Scolastici per come previsto dalle linee guida».

Del resto anche la Regione, ricorda ancora Nucera, ha concesso a monte una deroga, «decantata a mezzo stampa» che impedirebbe «di considerare irricevibile irricevibile la delibera adottata dal Comune di Reggio Calabria, in quanto trasmessa alla Città Metropolitana in tempo utile per essere esaminata e valutata nel suo contenuto prima della seduta del Consiglio Metropolitano, convocato per sabato 14 ottobre, in cui si dovrà discutere e approvare la proposta di dimensionamento da trasmettere alla Regione».

A proposito di tempismo, l'assessore all'istruzione del Comune di Reggio Calabria evidenzia come «in data 2 ottobre» la stessa città metropolitana abbia «convocato incontri con sindacati e sindaci per acquisire proposte e osservazioni sul dimensionamento». Per cui, la «dichiarata irricevibilità, oltre a porsi, per i motivi fin qui detti, in evidente contrasto con i principi di legalità che devono orientare l’azione amministrativa, lede in maniera irragionevole il rapporto di leale cooperazione tra le pubbliche amministrazioni, principio che avrebbe imposto alla Città Metropolitana (sussistendone i tempi) di prendere in considerazione le esigenze rappresentate dal Comune di Reggio Calabria con il proprio atto propositivo, giuridicamente non vincolante, e tuttavia nella sostanza recante ulteriori elementi di ponderazione, a beneficio della amministrazione destinataria di quell’atto, e titolata ad adottare la decisione finale».

La proposta di Palazzo San Giorgio

In merito alla proposta della Giunta comunale, afferma Lucia Nucera, la delibera «tiene in considerazione la posizione espressa dagli Istituti Comprensivi della città, raccolta in occasione del tavolo tecnico tenutosi presso gli uffici dell’Assessorato all’Istruzione il 15 settembre scorso (data in cui sono state anche sentite le organizzazioni sindacali di settore)».

«Le posizioni - ancora Nucera - sono state poi ufficializzate dagli stessi Istituti interessati mediante delibere adottate in seno ai Consigli di Istituto, l’ultima delle quali è giunta al Settore 11 proprio in data 5 ottobre. Le delibere, seppure non allegate, sono agli atti dell’ufficio, e sono poste alla base delle valutazioni dell’ente proponente, che se ne è reso portavoce».

Al centro del confronto, l'autonomia dell'Istituto comprensivo Galilei-Pascoli

In particolare, al centro del botta e risposta tra metrocity e comune di Reggio Calabria c'è la vicenda dell'Istituto comprensivo "Galilei-Pascoli". Il tutto parte dalla preoccupazione espressa dalla comunità scolastica circa la perdita dell'autonomia dello storico presidio scolastico della città dello Stretto.

Dal canto suo, la Città Metropolitana, nel tentativo di stemperare le preoccupazioni ha chiarito come «nessun alunno, nessun docente, nessun lavoratore, né alcuna famiglia ha motivo di temere la soppressione dell’istituto o una modifica delle proprie necessità o abitudini circa l'offerta formativa della scuola».

Il dimensionamento scolastico, strumento imposto dalla legge, continua l'ente di Palazzo Alvaro, «è infatti un atto che, rispondendo alle linee guida della Regione Calabria, in questo caso sulla necessità di ridurre di 17 unità le Dirigenze del territorio metropolitano, interessa l’accorpamento degli Istituti comprensivi, solo e soltanto da un punto di vista squisitamente amministrativo. Nulla cambierà per ciò che riguarda la frequenza degli studenti e del personale, né il dimensionamento mette in dubbio l'esistenza dell'istituto scolastico».

La "difesa" dell'assessore all'Istruzione

Per la Nucera, però, «la proposta di conservazione dell’autonomia dell’Istituto comprensivo Galilei-Pascoli trova fondamento nella specificità che caratterizza l’Istituto atteso che allo stesso afferisce la Sezione di Scuola Ospedaliera, Primaria e Secondaria di I grado, istituita all’interno del Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi-Melacrino-Morelli” di Reggio Calabria, U.O.S.D. di Oncoematologia Pediatrica e U.O.C. Pediatria, come da convenzione sottoscritta da ultimo in data 29/09/2023, con decorrenza dall’anno scolastico 2023/2024 e durata triennale. Il servizio, che ha interessato nel 2022 157 bambini di fascia di età 7/11 e 74 bambini di fascia di età 12/13»


PER APPROFONDIRE: Scuola in ospedale, la prima campanella è suonata anche in corsia


«Per via della sua straordinarietà e dell’alto valore che lo caratterizza, in termini di rilevanza costituzionale degli interessi alla cui tutela è preordinato, richiede una considerazione diversa e speciale per l’Istituto comprensivo che lo assicura, con il proprio personale docente, cui i piccoli allievi fanno capo, conformemente a quanto previsto dalle norme a tutela delle disabilità, nonché dalle stesse linee guida regionali, che indicano la presenza di alunni disabili e di BES quale criterio da tenere in conto nel processo di riorganizzazione delle istituzioni scolastiche autonome.

Dimensionamento scolastico, la posizione del Comune

«La posizione della Amministrazione - aggiunge Nucera - è stata più volte espressa nei vari tavoli di confronto, correttamente avviati dalla Città Metropolitana, le cosiddette conferenze d’ambito, ove non si è mancato di sottolineare come ben altre e più generali aspirazioni avrebbe potuto avere il Comune di Reggio Calabria, in ragione delle prerogative discendenti dall’essere territorio che ospita una minoranza linguistica, riconosciuta e tutelata ai sensi di legge».

L'accorpamento delle autonomie scolastiche, «in un territorio come il nostro», avrebbe conseguenze rilevanti a detta ancora dell'assessore. «La lontananza fisica della Dirigenza, e degli uffici amministrativi di staff, rispetto ai plessi dove i ragazzi fanno lezione, luogo che è vero cuore pulsante della scuola, inevitabilmente comporta un allontanamento degli organi apicali rispetto alle esigenze concrete del proprio territorio scolastico, e dalla capacità di farvi opportunamente fronte». Insomma, verrebbero aumentate le distanze tra istituzione scolastica e comunità servita.

Da qui l'auspicio «che la Città Metropolitana voglia farsi carico di attenzionare le soluzioni proposte dal Comune di Reggio Calabria, soprattutto alla luce del fatto che lo stesso detiene la maggiore popolazione scolastica nell’ambito territoriale di riferimento».

Articoli Correlati