
Locri, Giornata di preghiera diocesana per le vittime del naufragio di Cutro
Un momento di raccoglimento e preghiera per. Lo ha chiesto alle comunità parrocchiali il vescovo di Locri-Gerace, monsignor Francesco Oliva.
Diocesi di Locri-Gerace, le processioni restano sospese. La conferma arriva dal vescovo monsignor Francesco Oliva in una lettera indirizzata a tutta la comunità diocesana. Un chiarimento resosi necessario al fine di evitare eventuali iniziative personali. «Non potendo assicurare nello svolgimento delle processioni il rispetto delle misure precauzionali determinate dalle autorità sanitarie, civili e religiose, così come previsto dalla Legge 17 giugno 2021, n. 87 (di conversione del D.L. 22 aprile 2021, n. 52) e dalla circolare del Ministero dell’Interno del 19 maggio 2021, relativa alle norme per il contenimento della diffusione del Covid-19, ne confermo – scrive Oliva – la sospensione fino a nuovo provvedimento».
Nel rispetto della norma del distanziamento fra le persone attualmente vigente, ribadisce il presule, «diventa infatti impossibile organizzare processioni, trasferimento pubblico di immagini sacre, fiaccolate o momenti di preghiera che rischiano assembramenti. Pertanto le feste patronali si devono limitare alle sole celebrazioni liturgiche».
Un invito a non scoraggiarsi e a stare più “vicini” nella fede, arriva ancora da monsignor Oliva nonostante nella diocesi di Locri-Gerace le processioni restino sospese. «In questo tempo di pandemia – ancora le sue parole – proviamo a vivere i momenti di festa con sobrietà, privilegiando gesti significativi di carità soprattutto verso coloro che, a causa della pandemia e della precarietà del lavoro, vivono situazioni di grave disagio. Sappiamo bene che la carità è la migliore destinazione dell’obolo della vedova. Lasciamoci guidare da prudenza, consapevolezza e responsabilità. La prudenza ci aiuta a prenderci cura di noi stessi e degli altri».
Il vescovo di Locri-Gerace fa appello alla consapevolezza rispetto alla pandemia che «allontana da noi l’ingenuità di pensare che tutto sia finito» e alla responsabilità che «c’invita a fare passi concreti per superare sospetti e paure che ci isolano gli uni dagli altri e per abbracciare uno stile di vita solidale e rispettoso verso quanti sono in difficoltà, evitando sprechi e condividendo quanto possiamo».
«Confido – conclude Oliva – nel senso di responsabilità dei parroci, dei Comitati, delle Confraternite, delle Associazioni e di quanti a vario titolo promuovono la religiosità popolare di attenersi scrupolosamente alle suddette disposizioni. Si tratta per tutti di un concreto esercizio di carità e per chi ha responsabilità verso altri di un preciso dovere. La Beata Vergine Maria e i nostri Santi Patroni intercedano per noi, affinché presto possiamo ritornare e incontrarci, liberi dai vincoli della pandemia e arricchiti da autentiche esperienze di solidarietà e comunione. Il Signore ci protegga tutti e doni guarigione, coraggio e speranza a chi è malato e a chi se ne prende cura».
Un momento di raccoglimento e preghiera per. Lo ha chiesto alle comunità parrocchiali il vescovo di Locri-Gerace, monsignor Francesco Oliva.
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