Avvenire di Calabria

Diocesi: mons. Anselmi (Rimini), “visita ad limina sarà un abbraccio caloroso al Papa Francesco per fargli sentire tutto il nostro affetto”

di Redazione Web

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In vista dell’imminente “visita ad limina apostolorum” che vedrà recarsi a Roma i tredici vescovi dell’Emilia-Romagna (dal 26 febbraio al 2 marzo) sotto la guida del presidente della Conferenza episcopale regionale, l’arcivescovo mons. Giacomo Morandi, il vescovo di Rimini, mons. Nicolò Anselmi, ha affidato alla comunità cristiana riminese le aspettative per l’incontro che avverrà con Papa Francesco e le riflessioni sul suo servizio episcopale nella diocesi di Rimini dal suo insediamento sino ad oggi.

“Penso sia una grande occasione per la nostra comunità cristiana e per me stesso – le parole di mons. Anselmi – di rileggere lo stato della nostra diocesi e anche per ricevere consigli e indirizzi da parte di chi ha una visione della Chiesa universale più ampia della mia e della nostra. Al Papa sta sicuramente a cuore il tema della sinodalità: il Pontefice ci chiede di lavorare insieme e con i laici, di esercitare corresponsabilità in vista della missione. Vorrà avere notizie sullo stato di salute di questo cammino sinodale nelle diocesi e sullo slancio missionario. Penso sia questo l’argomento centrale”. Una particolare sottolineatura è quella relativa al ruolo dei laici, sempre più importante. “Abbiamo pensato di invitare i laici all’udienza generale in piazza San Pietro, quale testimonianza di vicinanza al Papa e motivo di incoraggiamento per lui e per noi – prosegue il vescovo di Rimini –. Sui media tante volte il Papa è non compreso e anche frange della comunità cristiana lo criticano apertamente. Questa visita vuole essere un abbraccio caloroso per sostenere Papa Francesco e fargli sentire tutto il nostro affetto”.

Infine, le riflessioni di mons. Anselmi si concentrano sul proprio percorso e la propria presenza a Rimini: “I documenti da presentare alle varie Congregazioni mi hanno fatto apprezzare una volta di più la vivacità della nostra Chiesa riminese. Chiedo a tutti il massimo impegno per fare le cose insieme, anche se questo stile può apparentemente causare dei rallentamenti o far rinunciare a qualche progetto che abbiamo in testa: sono sicuro che lo Spirito Santo renderà profonde e belle tutte le cose nate e attraversate da questo spirito di profonda unità”.



Fonte: Agensir

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