Avvenire di Calabria

Diocesi: Vicenza, sabato il Festival di Pastorale giovanile. Mons. Brugnotto, “occasione per attivare sinergie nuove che creano futuro”

di Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram


Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE


Sarà il Centro diocesano “A. Onisto” di Vicenza ad ospitare sabato 7 giugno, dalle 15 alle 21, il secondo Festival di Pastorale giovanile promosso dal Servizio diocesano e dedicato quest’anno al tema “Manifestare speranza”, in linea con l’accento dato da Papa Francesco al Giubileo che la Chiesa sta celebrando in questo 2025. “La prima edizione del Festival ha visto oltre 500 presenze che quest’anno speriamo di superare, soprattutto perché vorremmo che diventasse un appuntamento fisso per quanti operano con i giovani: fare rete è un modo concreto di sostenersi”, ha detto don Matteo Zorzanello, delegato per il Servizio diocesano di Pastorale giovanile. “I giovani vivono di speranza. Infatti la loro vita è alimentata dal desiderio di realizzare sogni che hanno i piedi sulla realtà”, ha spiegato il vescovo Giuliano Brugnotto. “Alcuni giovani – ha proseguito – hanno smesso di sognare e scelgono strade illusorie estranee alla sfida di affrontare la vita così come si presenta con le sue fragilità. Altri, con il loro entusiasmo e la loro creatività, manifestano speranza mediante l’assunzione di impegni concreti a favore del prossimo e della ‘casa comune’. Altri ancora hanno incontrato Gesù e si fidano di Lui, del suo Vangelo seguendo la via delle beatitudini. Ci sono giovani che si sentono pienamente inseriti nella Chiesa e la aiutano a rinnovarsi raggiungendo altri giovani e li contagiano con la gioia di una vita donata. Il Festival di Pastorale giovanile è l’occasione perché tutti coloro che operano con e per i giovani si incontrino, attivando sinergie nuove che creano futuro. Il Festival è un’ottima opportunità per tutti: ragazzi, giovani, educatori, adulti. Abbiamo davvero bisogno di sviluppare fantasia e creatività con proposte adatte alle nuove generazioni”, ha concluso il vescovo.
La seconda edizione prevede un programma ricco articolato in cinque zone con proposte rese possibili grazie anche alle diverse collaborazioni intessute dal Servizio diocesano di Pastorale giovanile. Nell’area live è prevista musica dal vivo di vari generi proposta da giovani e giovanissimi, ma anche un “poetry slam”, cioè una sfida tra poeti e poetesse che improvvisano versi in base a regole precise. L’area art, curata in collaborazione con il museo diocesano, offrirà un’opera collettiva immersiva. L’area play invece è destinata ai giochi da tavolo e al silent play proposto dalla compagnia teatrale “La piccionaia”. L’area stand sarà lo spazio delle associazioni e realtà di pastorale giovanile che desiderano proporre qualche laboratorio ai partecipanti. Infine, l’area food vedrà la presenza di alcuni truck food, che offriranno la possibilità di mangiare qualcosa. Alle 19 nell’area live è prevista la premiazione dei progetti vincitori del contest di Pastorale giovanile dalle diverse parrocchie, mentre alle 21 ci sarà la performance “Canto il mio dolore e lo incanto” di Afran, un giovane artista camerunense che ha già esposto le proprie opere alla Biennale di Venezia. Alla performance di Afran, momento culmine del Festival, seguirà un dialogo per raccontare quanto appena realizzato dall’artista.

Fonte: Agensir

Articoli Correlati

Tags: