Avvenire di Calabria

Abbiamo chiesto ad alcuni stakeholders la propria opinione: questo è il turno di Giuseppe Ignazio Bognoni (Csv)

DIRITTI UMANI. Bognoni: «Dignità sia la bussola della politica»

Giuseppe Ignazio Bognoni *

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Riflettere e promuovere i diritti umani è un’importante azione a difesa della dignità di ogni uomo. Un esercizio, quindi, fortemente intriso di ordinarietà seppure trae spunto dalle lettura di documenti datati, quali il Compendio della Dottrina sociale della Chiesa. Dignità che viene ad essere spesso calpestata ad ogni latitudine, non riconosciuta, assoggettata a sistemi di poteri di diversa natura.

Si parla di tutti i diritti dell’uomo, a partire dal primo e fondamentale diritto alla vita.

Ci sono poi i diritti al cibo, all’assistenza sanitaria, alla casa, al lavoro, alla libertà di coscienza e di espressione e, lontano ancora dall’essere concesso in larga parte del mondo, il diritto alla libertà religiosa. Non possiamo nascondere il fatto che anche nei Paesi occidentali si registra la violazione di alcuni Diritti fondamentali. In Italia ci sono, ancora oggi, tante violazioni dei diritti inalienabili della persona. Lo attesta anche la relazione conclusiva della Commissione straordinaria del Senato per la tutela e la promozione dei diritti umani, presentata nell’aprile scorso. Sono diversi i fenomeni analizzati e studiati grazie al dialogo con associazioni impegnate in prima linea nelle diverse situazioni di «diseguaglianza».

Viviamo in periodo di «cambiamento d’epoca» (papa Francesco ), dove si sperimenta e si avverte un crollo di «evidenze morali» (papa Benedetto XVI) che mette in discussione l’irriducibilità dell’essere umano, nella sua integralità, sciolto da ogni nesso «tanto con il soprannaturale che con gli altri uomini». Ciò porta a un cortocircuito dei diritti che da universali, oggettivi, divengono individuali, alla mercè di «emozioni» e di «buoni sentimenti» o di un’indifferenza globalizzata.

Addirittura che la promozione di alcuni diritti possano avvenire a discapito di altri.

In questo contesto occorre una cultura della promozione e della tutela dei diritti umani, basata sul riconoscimento della dignità umana, sulla quale si può edificare la libertà, la giustizia e la pace.

Un’azione educativa, sociale e politica che aiuti a recuperare la dimensione unica di ogni uomo, consapevoli che «tutto il mondo non vale la più piccola persona umana». Per questo diventa irrinunciabile la difesa della vita, in ogni suo aspetto, dal primo istante della sua concezione fino all’ultimo passo della vecchiaia. La persona gode, infatti, di un valore e di un diritto in sé, che nessuno può attribuirle o negarle.

Voglio menzionare un altro diritto che sembra essere messo in discussione da più parti. Quello della libertà di pensiero, di coscienza. Si assiste, ai nostri giorni, ai tentativi di ridurre e di limitare questo diritto, che è fondamentale poiché «la coscienza è il nucleo più segreto dell’uomo» ( Gaudium et Spes).

Il punto di partenza è la consapevolezza, quindi, della dignità umana, è l’esistenza nell’uomo di una realtà superiore a qualsiasi realtà soggetta al tempo e lo spazio. Questo è quanto che lo sguardo di Cristo ci fa riscoprire continuamente.

* presidente del Csv “Dei Due Mari”

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