Avvenire di Calabria

La regione in cui sono presenti più enti in condizione di dissesto finanziario è la Calabria seguita dalla Sicilia.

Economia politica, oltre trenta enti calabresi a rischio dissesto finanziario

Il Governo prova a dare una mano agli Enti locali in crisi col decreto legge Omnibus per anticipazione liquidità

di Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram

La regione in cui sono presenti più enti in condizione di dissesto finanziario è la Calabria seguita dalla Sicilia. Il Governo prova a dare una mano agli Enti locali in crisi col decreto legge Omnibus.

Quali sono gli enti calabresi a rischio dissesto finanziario?

La regione in cui sono presenti più enti in condizione di dissesto finanziario è la Calabria (37) seguita da Sicilia (30) e Campania (9). Non ne risultano alla data di rilevazione in Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Emilia-Romagna.


Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE


Anche gli enti locali sono obbligati a seguire particolari regole per la stabilità dei propri conti pubblici e può capitare che l’ente non riesca più a mantenere una situazione sostenibile. Nei casi più gravi si parla di dissesto finanziario. Si tratta di una procedura che viene messa in atto quando l’ente locale non è più in grado di svolgere le proprie funzioni ed erogare servizi indispensabili, oltre ad avere difficoltà nell’assolvere ai debiti. Questa procedura è definita dall’articolo 244 del testo unico degli enti locali (Tuel).

Dopo la deliberazione dello stato di dissesto, è necessario stabilire la condizione dell’ente. Viene redatta una relazione dettagliata che viene poi presentata al ministero degli interni e alla corte dei conti a cui fa riferimento il territorio (Tuel, articolo 246). In seguito, viene nominato un organo straordinario per la liquidazione che si occupa di rilevare la massa attiva e quella passiva dell’ente (Tuel, articoli 252-256).

Questo organo è composto da commissari. In seguito a queste procedure viene redatto un altro documento, il bilancio stabilmente riequilibrato, in cui le singole voci di spesa sono bilanciate e coprono tutti i servizi necessari. Durante i cinque o i tre anni successivi all’approvazione di questo documento, si procede al risanamento dell’ente.


PER APPROFONDIRE: Mediterranea, al via il Master in “Politiche di sviluppo, Economia Circolare, Innovazione”


Nel decreto legge Omnibus si prevede la possibilità di attribuire delle risorse agli enti locali che hanno deliberato il dissesto finanziario dal 1° gennaio 2018, e che hanno aderito alla procedura semplificata o transattiva per la liquidazione dei debiti, di ottenere un’anticipazione di liquidità a valere sulle risorse del fondo di rotazione per un ammontare complessivo di 300 milioni di euro.

Articoli Correlati